Ponte sullo Stretto: per il ministro Matteoli si farà. Lombardo applaude, pollice giù da Realacci e ambientalisti

Ponte sullo Stretto: per il ministro Matteoli si farà. Lombardo applaude, pollice giù da Realacci e ambientalisti

Redazione

Ponte sullo Stretto: per il ministro Matteoli si farà. Lombardo applaude, pollice giù da Realacci e ambientalisti

lunedì 12 Maggio 2008 - 10:52

Il rappresentante di An: -Lavoriamo pure sulle opere collegate-. Il leader dell'Mpa: -Vigileremo affinché non venga meno il principio della legalità-. Il ministro del governo ombra: -Sperpero di denaro-

Mentre si sta per chiudere il cerchio sulle nomine di sottosegretari, alcuni ministeri cominciano già a progettare le proprie attività in vista del quinquennio che verrà. Uno di questi è senza dubbio quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, che riparte dalla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e che quindi ci riguarda da vicino. In neoministro Altero Matteoli ha ribadito la necessità di mantenere la promessa presa in campagna elettorale, ma ribadendo che non -avrebbe senso realizzare il collegamento tra le due sponde, se in Sicilia e in Calabria non ci fossero le opere compensative adeguate. Bisognerà lavorare su questo fronte-. La priorità dunque, per il rappresentante di An, non è solo la struttura principale, ma anche l’Alta velocità che dovrà arrivare verso il sud del Paese.

Matteoli ha poi richiesto una mano a Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione normativa, che potrebbe rendere meno complicato l’avvio di queste infrastrutture collegate, delegificando e ridando vigore alla -legge Obiettivo-, messa a punto da Pietro Lunardi. Dopo l’annuncio della ripresa dei lavori sorride Impregilo, che ha ripreso quota in borsa. Ora bisognerà capire cosa fare della -Stretto di Messina-, concessionaria dello Stato per la realizzazione dell’opera e -salvata- da Antonio Di Pietro. La società non è stata sciolta principalmente per evitare il pagamento di penali e danni, nonostante la sospensione dei lavori.

Intanto, dopo le dichiarazioni di Matteoli, soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. -L’aver confermato l’importanza strategica per tutto il paese della realizzazione del Ponte sullo stretto, denota un atteggiamento ben diverso da quello assunto dal dall’ex ministro Bianchi, che non perse tempo per dichiararne l’irrealizzabilità e l’assoluta inutilità – ha spiegato il leader dell’Mpa. Il voto dei siciliani del 13 e 14 aprile è stato anche un referendum sul Ponte. Quanto a timori su infiltrazioni della criminalità, vigileremo su piccole e grandi opere affinché non venga mai meno il principio della legalità-.

Pollice giù invece da Legambiente e Wwf, che hanno sottolineato come per modernizzare il sistema dei trasporti siciliano non serve il ponte sullo Stretto. Anzi. In più, secondo gli ambientalisti, -i costi altissimi del ponte assorbiranno tutte le risorse che sarebbe, invece, indispensabile utilizzare per affrontare la vera emergenza trasporti dell’intero Paese: la mobilità urbana, il pendolarismo e l’ammodernamento delle linee ferroviarie del Sud. Aspetto economico preso in considerazione anche dal ministro per l’Ambiente del governo ombra del Pd, Ermete Realacci: -Non è una priorità per quell’area ed è uno sperpero di denaro pubblico. Ciò che viene riferito sul project financing non risponde al vero. Per quel progetto serve una enorme quantità di fondi pubblici che sarebbe meglio impiegare per potenziare le reti di trasporti siciliane e calabresi che ancora non sono all’altezza di un paese moderno-.

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