Il presidente del consiglio: «Io inadeguato? Per storia personale sono diverso da alcuni consiglieri»
Pippo Previti (nella foto) non ci sta e respinge le accuse che, per l’ennesima volta, gli sono piovute da alcuni dei consiglieri comunali. E se fino a ieri si trattava di esponenti dell’opposizione o di singole voci del centrodestra, oggi a prendere posizione contro la gestione dell’aula da parte dell’ufficio di presidenza è stato buona parte del Pdl, a partire dal suo capogruppo.
«Sono inadeguato? E’ certo che per storia personale, estrazione e formazione ho un modo di pensare diverso da alcuni consiglieri. Voglio dare voce ai lavoratori, fermo restando che gli insulti non vengono accettati. Io oggi ho fatto parlare il sindacalista e poi ho difeso l’aula con i mezzi democratici che avevo a disposizione, non potevo certo interromperlo. Dopo i lavori prevedevano l’intervento di un ultimo sindacalista e le repliche dei consiglieri. I capigruppo, invece, hanno deciso di interrompere la seduta».
«Ho l’impressione – conclude Previti – che ogni occasione sia buona per attaccare me e l’ufficio di presidenza. Pensiamo, piuttosto, ai veri problemi della città, che sono certamente altri».