La proposta. “Formare” in tempo i lavoratori del Ponte sullo Stretto. Franco Providenti scrive all'assesore Centorrino

La proposta. “Formare” in tempo i lavoratori del Ponte sullo Stretto. Franco Providenti scrive all’assesore Centorrino

La proposta. “Formare” in tempo i lavoratori del Ponte sullo Stretto. Franco Providenti scrive all’assesore Centorrino

venerdì 12 Novembre 2010 - 11:56

Secondo l'ex-sindaco è necessario che la città, ma sopratutto le sue maestraenze, si facciano trovare pronte e -formate- nel caso in cui si proceda all'apertura dei cantieri per la realizzazione della grande opera

Di seguito vi proponiamo la lettera/riflessione che Franco Providenti indirizza all’assessore regionale alla formazione Mario Centorrino. Secondo l’ex-primo cittadino, nell’ottica della possibile realizzazione dell’attraversamento stabile sullo Stretto, si renderebbe necessaria l’attivazione di corsi di formazione per quanti protrebbero essere chiamati a coprire almeno una parte dei 4.457 posti di lavoro che, secondo i calcoli di Eurolink, verrebbero -creati- con i cantieri del Ponte. Providenti, infatti, partendo dal presupposto che nessuno terrà conto del dissenso dei messinesi rispetto alla costruzione della grande opera, considera necessario giocare d’anticipo cercando per lo meno di poter usufruire dei vantaggi occupazionali che dovrebbero scaturirne. «Se poi il Ponte non si farà – conclude – avremo comunque formato lavoratori che troveranno facilmente possibilità di lavoro»

Per la costruzione del Ponte serviranno 4.457 unità lavorative Tra le figure previste spiccano saldatori, carpentieri, minatori, muratori e meccanici. Tremilacinque unità impegnate nelle opere di collegamento, 844 nel montaggio delle torri e 508 nei lavori dell’impalcato. Sono le prime cifre ufficiali che dovrebbero essere inserite nel progetto definitivo del Ponte in corso di redazione da parte del General Contractor. In totale quattromilaquattrocentocinquantasette lavoratori impiegati direttamente, senza tener conto ovviamente di tutte le altre opere connesse e dell’indotto.

Ancora non sappiamo con esattezza se il Ponte si farà, ma sappiamo per certo che la decisione finale in merito non dipenderà dai cittadini di Messina, che inutilmente si continuano a dividere fra favorevoli e contrari al ponte. La decisione di fare o meno il Ponte sarà presa a Roma a Bruxelles o in altri luoghi per interessi politici e di potentati economici certamente prevalenti rispetto agli interessi della piccola, anche se bella città di Messina. Non c’è da illudersi. Nessuno prenderà in considerazione il dissenso di una parte dei cittadini di Messina. La sola cosa seria che possiamo fare consiste nel condizionare i lavori e la loro attuazione con richieste puntuali che difendano gli interessi della città e dei cittadini.

La prima cosa da chiedere con forza e determinazione che i lavoratori, i tecnici, i professionisti che saranno impegnati nell’opera siano in modo assolutamente prevalente cittadfini di questa città. E’ ovvio però che per poter essere credibili la città non deve presentaresi all’appuntamento del tutto impreparata nel caso in cui il Ponte alla fine si faccia davvero. Che senso avrebbe scandalizzarsi se poi tutte le maestranze venissero da fuori? Proprio per questo motivo, mi rivolgo direttamente all’amico Mario Centorrino Assessore alla formazione professionale.

Caro Mario, credo sia venuto proprio il tuo momento. Eurolink ha indicato quali sono le esigenze lavorative e gli importanti numeri relativi alle possibili assunzioni, adesso credo vada effettuata una scelta politica forte e necessaria, anche se dirompente. E’necessario indirizzare tutte le scuole di formazione esistenti a Messina e provincia (e forse anche in altre province)verso le tipologie lavorative indicate dalle imprese addette alla costruzione del ponte. Capisco che ciò urta con notevoli problemi di clientele politiche. Ma se non si fa questa scelta si butteranno a mare ancora centinaia di milioni della Regione, mentre perderemo ancora una volta una irrepetibile occasione di offrire lavoro vero a una gran quantità di cittadini. Ti prego non pensare alla politica, e resisti con determinazione a chi vuol ancora giocare in modo spartitorio ed irreale sul lavoro dei nostri cittadini e sulla loro vita. Ti trovi in un posto chiave, fai valere la tua correttezza morale e la necessità che siano finanziate solo le scuole che accetteranno di formare lavoratori secondo le richieste e le caratteristiche indicate dai costruttori del ponte. Se poi il Ponte non si farà, avremo comunque formato lavoratori che troveranno facilmente possibilità di lavoro.

Grazie.Un caro saluto

Franco Providenti

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