Provincia: tra rimpasto, dismissione delle partecipate e patto di stabilità

Provincia: tra rimpasto, dismissione delle partecipate e patto di stabilità

Provincia: tra rimpasto, dismissione delle partecipate e patto di stabilità

mercoledì 12 Gennaio 2011 - 00:34

Agli assessori dell’Mpa non è ancora arrivata la formale comunicazione che di fatto li escluderebbe dalla giunta. Oggi il consiglio chiederà l’audizione di un componente della Corte dei Conti per vederci chiaro sull’iter avviato dall’Amministrazione. Intanto per il 2011 si prevede un anno di austerity

Le decisioni sono già state prese la scorsa settimana ma a palazzo dei Leoni si attende ancora l’ufficialità. Ad oggi infatti, a nessuno degli assessori che verranno esclusi dalla giunta Ricevuto è stata ancora recapitata la formale comunicazione con la quale di fatto sarà sancito l’avvio del rimpasto all’interno dell’esecutivo. Tale atto sarà destinato ai due esponenti dell’Mpa, Daniela Bruno e Gaetano Duca (mentre Petrella ed Amadeo dovrebbero rassegnare le dimissioni). Come è stato più volte chiarito la decisione di “fare fuori” i due autonomisti è stata presa dai vertici locali del PdL alla luce delle spaccature politiche venutesi a creare a Roma e a Palermo tra il partito di Berlusconi e quello di Lombardo. Una frattura “gonfiata” dall’ammissione del governatore siciliano, che ha rivelato direttamente al premier di volere rimanere nel terzo polo. Nei giorni scorsi a Messina si è tenuta una riunione interna al movimento alla presenza del deputato nazionale Carmelo Lo Monte. Alcuni consiglieri provinciali hanno dichiarato di essere già pronti a fare opposizione, mentre in altre amministrazioni locali le cose potrebbero a breve cambiare.

Rimpasto ma non solo alla Provincia. Ieri, ad esempio, il clima è stato vivace anche in terza commissione, dove si è tornato a parlare di interventi sulle strade. Particolarmente energico l’intervento di Rosy Danzino Bonomo (Mpa), che ha chiesto all’assessore ai Lavori Pubblici Lino Monea certezze sulle opere da realizzare nella zona sud di Messina e in particolar modo nelle zone colpite dall’alluvione del 2009, sottolineando come lo “scarico” di competenze stia finendo con il penalizzare i cittadini. Alcuni addirittura costretti a transitare dalle fiumare per raggiungere le proprie abitazioni. Pressappoco per lo stesso argomento il capogruppo del PdL Angelo Passaniti, dopo l’imbarazzante scatto di ira nel corso della conferenza stampa di fine anno del presidente Ricevuto, ha attaccato il dirigente Pippo Celi, secondo il consigliere troppo arrogante nello svolgimento del proprio ruolo.

Ovviamente clima frizzante anche in seconda commissione (Bilancio), convocata alla presenza dell’assessore Antonino Terranova per discutere di Patto di Stabilità e Partecipate. Per quanto riguarda quest’ultimo argomento, oggi il consiglio chiederà a Ricevuto di sollecitare l’audizione di un componente della sezione di Palermo della Corte dei Conti. Ciò al fine di chiedere lumi rispetto all’avvio dell’Iter di dismissione “promosso” dall’Amministrazione ma immediatamente bocciato dalle commissioni consiliari, per vizi formali e sostanziali (vedi correlati in basso). L’assessore al ramo Michele Bisignano ha inviato nei giorni scorsi la proposta di delibera alla stessa Corte dei Conti per attestare l’avvenuto avvio del procedimento prima del 31 dicembre 2010. Ma tra i consiglieri permangono forti dubbi sulla delibera unica riguardante l’addio a 13 società per azioni e alla taglio di competenze del consiglio in merito ai mantenimenti. E c’è anche chi, come Pippo Rao del Pd, si chiede: «Ma la bocciatura di una dismissione, non equivale ad un mantenimento?»

Capitolo finale riservato al patto di stabilità. Dopo mesi di “dieta ferrea” i conti sembrano finalmente quadrare, ma si prevede un 2011 all’insegna dell’assoluta austerity. Dovrebbero infatti mancare risorse importanti, come ad esempio 5 milioni di euro provenienti dal governo centrale e altre risorse regionali. Per questo dovranno essere abbondantemente ridotte le somme impegnate per spese correnti. A breve ai vari dipartimenti sarà inviata una nota con il rinnovato invito a limitare gli impegni alle sole spese necessarie o dovute per legge. (ER)

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