I punti interrogativi sul nuovo consiglio comunale: troppi dati non coincidono

I punti interrogativi sul nuovo consiglio comunale: troppi dati non coincidono

Redazione

I punti interrogativi sul nuovo consiglio comunale: troppi dati non coincidono

lunedì 23 Giugno 2008 - 10:41

I risultati pubblicati dal sito del Comune sono diversi da quelli che vengono fuori dalle verifiche del seggio centrale: tra gli esempi Saglimbeni (Pd) e Carreri (Risorgimento messinese). Prime indiscrezioni sul toto-assessori

Qualche giorno fa avevamo scritto che -l’unica certezza è che non ci sono certezze-. Bene, oggi siamo costretti a ripetere più o meno la stessa frase, relativamente alla composizione finale del nuovo consiglio comunale. Ieri, infatti, il sito del Comune ha pubblicato i risultati relativi a tutte le 254 sezioni, delineando così i quaranticinque -ipotetici- eletti. Ipotetici perché, come abbiamo potuto verificare anche stamani a Palazzo Zanca, i dati presenti sul sito molto spesso, per non dire quasi in tutti i casi, non coincidono né con quelli che stanno pian piano venendo fuori dalle verifiche del seggio centrale, né con quelli che i singoli candidati hanno raccolto autonomamente con l’ausilio di rappresentanti di lista.

Così per avere un quadro completo e realmente definitivo e ufficiale bisognerà attendere la conclusione dei lavori del seggio centrale, insediatosi mercoledì scorso e presieduto dal magistrato Ferdinando Licata. Questa mattina risultavano ancora una sessantina le sezioni verificate, dunque è presumibile prevedere che si giungerà a 254 non prima della fine di questa settimana.

Ma quali sono i seggi maggiormente in bilico? Oggi abbiamo fatto un piccolo sondaggio tra i candidati che, chi costantemente chi ogni tanto, fanno capolino a Palazzo Zanca in cerca di notizie. La prima novità riguarderebbe il sesto seggio del Pd, che secondo il sito del Comune andrebbe a Domenico Bonanno ma che invece, secondo i dati in possesso degli stessi diretti interessati, toccherebbe a Paolo Saglimbeni, il quale avrebbe raccolto ben 124 voti in più di quanti risultano su internet (829 contro 705). Una discrasia importante, che rende bene l’idea di quanto parziali siano da considerare i dati del sito. Un altro caso riguardarebbe Risorgimento Messinese, la lista in appoggio a Fabio D’Amore che ha conquistato due scranni in consiglio. Secondo il portale del Comune in testa ci sarebbe Francesco Berenato con 508 voti, seguito da Salvatore Serra con 501. Ma anche qui i dati in possesso delle segreterie direbbero altro, addebitando circa un centinaio di voti in più a Serra e soprattutto mettendo in bilico il secondo seggio, per il quale rientrerebbe in gioco Nino Carreri, al quale risultano oltre 500 voti, contro i 378 pubblicati su internet.

Un bel caos, che riguarda più o meno tutti, seppur in quantità meno rilevanti. Se, infatti, i sei voti in più che Nicola Barbalace (Popolari Riformisti Socialisti) rivendica rispetto a quelli del Comune non cambiano la sostanza delle cose (il seggio, infatti, è comunque suo), i cinque voti di scarto tra Carmelo Conti e Nicolò Cannavò nella lista Forza Azzurri rendono estremamente in bilico il secondo seggio della formazione in appoggio al neo sindaco Buzzanca. Stesso discorso per la lista Ricostruire Messina, dove il seggio è uno solo ma Antonio Barone risulta in vantaggio sull’ex assessore Arturo Alonci di appena sette voti. E’ chiaro che in casi del genere la certezza si avrà solo alla conclusione dei lavori del seggio centrale.

Differenze si riscontrano, infine, anche nella lista del Pdl, dove ad esempio a Nello Pergolizzi risultano almeno sessanta voti in più rispetto a quelli pubblicati dal sito, passando da 660 a 720, il che lo porterebbe dall’attuale dodicesima posizione alla decima o undicesima. Qui il problema sembrerebbe comunque relativo, perché i seggi scattati per il Pdl sono dieci, ma tra questi ci sarebbero almeno quattro eletti che dovrebbero -liberare- altrettanti posti, andando a ricoprire altri incarichi. Assessorati in vista, infatti, per il primo degli eletti Pio Amadeo (che potrebbe tornare a Palazzo dei Leoni), Orazio Miloro (per lui si parla del Bilancio ma qualcuno sussurra anche la direzione generale del Comune), Giovanna Crifò e Pippo Capurro. Stesso discorso per l’Udc, al quale dovrebbe spettare un posto in giunta (Mario Rizzo?) e forse la vicesindacatura (Carmelo Santalco), mentre per quanto riguarda l’Mpa Pippo Previti, assessore designato, potrebbe anche essere il prossimo presidente del consiglio comunale.

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