Raccolta differenziata dei rifiuti : Messina saldamente in coda

Raccolta differenziata dei rifiuti : Messina saldamente in coda

Raccolta differenziata dei rifiuti : Messina saldamente in coda

lunedì 26 Ottobre 2009 - 14:11

Secondo l'ultimo rapporto di Legambiente la città dello Stretto, col suo 3,1%, è appena sopra Palermo e Catania

Ultima novità dai dati della XVI edizione di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia : la città di Messina è saldamente in coda alla speciale classifica sulla raccolta differenziale dei rifiuti, anche se strettamente contrastata dagli altri otto capoluoghi di provincia siciliani. Con il 3,1 % battiamo, sia pure sul filo di lana, Catania (3,5%) e Palermo (4,3%).

Ciò malgrado riesce difficile capire come a Messina possa essere raccolto in maniera differenziata il 3,1 % dei rifiuti, atteso che nessuna direttiva è mai stata data alla cittadinanza per farlo, e ciò malgrado da anni i cassonetti della spazzatura siano di due tipi, ossia quelli di tipo tradizionale e quelli di tipo innovativo. Insomma, non è dato sapere chi complotta per farci perdere questo primato. Certamente non il sindaco, che ha dichiarato in televisione, non molti mesi addietro, che la raccolta differenziata, a Messina, non veniva fatta in alcun modo.

C’era anche qualche caro amico che pensava che la raccolta differenziata fosse più cara da fare perché migliore ed è rimasto stupito quando ha realizzato che, al contrario, la raccolta differenziata è un modo di risparmiare denari per la pubblica amministrazione. Infatti le parti separate dei rifiuti (cartone, plastica, vetro, etc.), invece di essere conferite a discarica pagandone i relativi costi, vengono venduti a terzi, che se li vengono pure a prendere.

Cercando di non fare della facile dietrologia, qualcuno a cui la raccolta differenziata non piace è facile trovarlo : i soggetti che trasportano dietro compenso i rifiuti alle discariche ed i gestori privati di queste ultime. Insomma, la raccolta differenziata è un risparmio per l’amministrazione pubblica a spese loro o quasi.

Alla gestione di questa attività sono preposti gli A.T.O., acronimo di Ambito Territoriale Ottimale. In soldoni il territorio della nostra regione è stato suddiviso in 29 parti ed a capo di ognuna di esse, per lo smaltimento dei rifiuti, è stato posto un Ente pubblico, ampiamente dotato di Consigli di Amministrazione, Collegi di Revisori dei Conti, consulenti esterni e chi ne ha, più ne metta. Questo sistema, ideato dall’Amministrazione Cuffaro, oggi è in crisi perché il Governatore Raffaele Lombardo ha deciso di mettere fine a questo Paese di Bengodi, dove parenti, amici, amici degli amici e, massimamente, politici trombati si trovano a loro agio, ricavandone idoneo sostentamento. La cosa, però, non sta correndo liscia : la riforma è in attesa di definizione e, soprattutto, di attuazione.

Anche da questo rispetto, sempre cercando di evitare la facile dietrologia, non è difficile trovare a chi questa riforma non piace : basta dare un’occhiata ai C.d.A. degli A.T.O., ai loro Collegi Sindacali, alla lista dei loro consulenti, etc..

Ed il cittadino, in tutto questo ? Innanzitutto può pagare le salate bollette di TARSU o di TIA (servono sempre a pagare questo servizio ; la seconda sta subentrando alla prima ed è diversamente strutturata). Inoltre, se messinese, si gode l’ultimo posto in classifica : almeno in questo siamo i primi.

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