Rizzo: "Si chiuda lo scontro e si apra il confronto, un Patto per Messina"

Rizzo: “Si chiuda lo scontro e si apra il confronto, un Patto per Messina”

Rizzo: “Si chiuda lo scontro e si apra il confronto, un Patto per Messina”

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lunedì 01 Ottobre 2018 - 15:40

La reazione di Rizzo (LiberaMe) al comizio di De Luca e l'auspicio di "un contraddittorio vero tra Amministrazione e Consiglio, che vada oltre le rispettive posizioni politiche ed avvii un dibattito serio sulla reale situazione finanziaria del Comune e delle partecipate"

"Il Sindaco chiuda definitivamente la campagna elettorale ed apra una volta per tutte la fase del confronto". A sostenerlo è il consigliere di LiberaMe Massimo Rizzo. Auspica "un contraddittorio vero, che vada oltre le rispettive posizioni politiche ed avvii un dibattito serio sulla reale situazione finanziaria del Comune e delle sue partecipate. Lo stato dei conti rappresenta la madre di tutte le questioni, e va risolutamente affrontata con competenza e serietà.

Riizzo sostiene che "quello attuale è un Consiglio comunale maturo, pronto allo sfida sui tempi, consapevole del proprio ruolo ed in attesa di poter essere messo in condizione di iniziare una nuova fase di rilancio della nostra comunità. I consiglieri, però, per diventare protagonisti del futuro dell’ente comunale, unitamente all’Amministrazione e nel rispetto dei diversi ruoli, devono essere consapevoli. Tale consapevolezza non può non prendere le mosse dalla conoscenza degli atti e dei documenti che già il Sindaco possiede, assumendo sin d’ora l’impegno di un esame delle carte approfondito, rapido ma rigido, severo e responsabile".

"Si chiuda la fase degli attacchi, spesso ingenerosi ed indiscriminati al Consiglio – tuona il consigliere di LiberaMe – e si lanci un patto per Messina, sottoscritto da amministrazione e da quei consiglieri che hanno a cuore le sorti della città. Il primo cittadino smetta di agitare lo spettro delle dimissioni, ingenerose per quei consiglieri che hanno già dimostrato di sapere lavorare per l’interesse collettivo e soprattutto per Messina che non merita una nuova e drammatica fase di commissariamento".

Secondo Rizzo "non si tratta di costruire una maggioranza del sindaco: non siamo interessati. Vi è, piuttosto, la necessità di individuare, con consapevolezza e maturità, un percorso di priorità finalizzato al risanamento finanziario dell’ente, attraverso un confronto anche aspro sulle misure da adottare. Lo si faccia senza pregiudizi, anche oltre i rispettivi schieramenti, in un momento di studio ed analisi che preceda il confronto nell’aula consiliare, in una sorta di ritiro di studio che rappresenti una giornata di approfondimento per determinare le misure necessarie a garantire il futuro finanziario della nostra città".

In conclusione Rizzo dice che "solo consiglieri resi consapevoli in tempi ragionevoli possono dimostrare di essere responsabili. Tempi straordinari impongono misure straordinarie: si abbia il coraggio di individuarle assieme, in ruoli istituzionali e politici diversi ma accomunati dall’obiettivo di rilanciare Messina. Si chiuda lo scontro e si apra il confronto: quello reale, quello per Messina".

2 commenti

  1. filippo lo conti 1 Ottobre 2018 15:51

    Non che non ci avesse provato pure l’Unto di Fiumedinisi… quello originale, non la caricatura catramata attualmente dimorante a Palazzo Zanca!Dove non era riuscito neanche Gesù Cristo, ha potuto Cateno‘O Sarracino, stabilendol’abolizione della povertà a Messina (per lui e i suoi sodali invece per gli altri pirloni……tiè!!!)per decreto. E non sappiamo se siano previste severe sanzioni, per i trasgressori che dovessero ostinarsi a restare poveri; per boicottare la benemerita opera della Giunta del Popolo. Da oggi dunque è stabilito a norma di legge che la povertà non esiste più. Poi vabbé! Le parole, come la scelta dei simboli, sarebbero anche importanti.. E
    pare che al “Ducetto del Nisi” non gli riesca proprio di affrancarsi da
    questa p

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  2. Convincete i cittadini e sentite i cittadini di cosa ne pensano .Fate capire a tutti Noi cosa sta succedendo tra Voi e il Sindaco.Il Sindaco non rappresenta la maggioranza dei cittadini appena il 65,3% del 39,23% dei votanti del ballottaggio in poche parole l’80% dei cittadini non lo vogliono.Non vi fate minacciate e sopratutto non pensate alla poltrona,secondo DeLuca è il vostro tallone di Achille.

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