Scontro sulle poltrone..con il botta e risposta tra Pistorio e Cuffaro

Scontro sulle poltrone..con il botta e risposta tra Pistorio e Cuffaro

Scontro sulle poltrone..con il botta e risposta tra Pistorio e Cuffaro

giovedì 19 Novembre 2009 - 22:58

Ultime dichiarazione di Toto' Cuffaro : ''Noi siamo all'opposizione''

Continua lo scontro tra Mpa e Udc e al momento sembra difficile ipotizzare una riconciliazione che servirebbe a portare la ricostituzione della maggioranza alla Regione.

A surriscaldare sempre di più gli animi è stato il botta e risposta tra l’ex governatore, Salvatore Cuffaro, e il senatore dell’Mpa, Giovanni Pistorio, confrontatisi a toni duri sulla lottizzazione delle poltrone di sottogoverno.

Cuffaro, tramite lettera aperta – di quelle che difficilmente resteranno senza conseguenze – risponde al sen. Giovanni Pistorio, braccio destro del Presidente Raffaele Lombardo, e svela le nomine ratificate dal Presidente, facendo nomi, cognomi, incarico, e schieramento politico. Insomma, Cuffaro- dopo l’indigesta mangiata di cannoli – ora vomita tutto.

Nella missiva che ha provocato la reazione di Cuffaro, Pistorio attaccava l’ex governatore che affermando che lo stesso nel rivendicare i successi del suo governo “definiva una Sicilia surreale”, spiegando anche che le scelte di Lombardo, invece, “non hanno avuto la premeditata volontà di modificare i preesistenti assetti di potere”.

«Io avrò descritto e creduto in una Sicilia surreale, come dice di me Pistorio – scrive in risposta Cuffaro – ma lui secondo me vive nell’iperuranio. Provo a farlo tornare sulla terra. Su dieci Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) ben 9 sono commissariati. Piuttosto che procedere alle nomine dei consigli di amministrazione su indicazione delle province e degli altri enti interessati, come stabilisce la legge, il presidente Lombardo preferisce proseguire con questo regime di -amministrazione controllata- dai suoi uomini. Perfino peggiore è la situazione degli undici consorzi di bonifica. Il primo atto del mio successore è stato l’azzeramento dei vertici.

A un anno e mezzo di distanza rimangono, anche questi, commissariati con uomini vicini al presidente della Regione».

«Su 17 manager delle aziende sanitarie e ospedaliere siciliane, 13 sono facilmente attribuibili per vicinanza politico-partitica al duo Massimo Russo, assessore alla Sanità, e Raffaele Lombardo, stesso discorso per i 34 direttori amministrativi e sanitari. Per completare l’opera nella loro riforma della sanità – sottolinea l’ex governatore – Lombardo e Russo hanno poi decuplicato i dirigenti amministrativi che fra l’altro sono diventati addirittura 53, e anche questi per il 70 per cento riferibili direttamente o indirettamente a loro». «A onor del vero – aggiunge Cuffaro – dal momento che tutte le suddette nomine sono opera esclusiva di Lombardo, la sigla Mpa, sarebbe più giusto trasformarla in Mpal, ovvero: Movimento per l’autonomia Lombardesca, che meglio specifica la vera paternità e il vero ed esclusivo referente di tutti quanti i nominati».

Pistorio contrattacca: «Se qualcuno ancora ricercava le ragioni dell’insofferenza del senatore Cuffaro, con questa sua fluviale esternazione egli ha rimosso ogni residuo dubbio: le nomine e i posti di comando, non più sotto il suo controllo, sono il motivo vero della sua contrapposizione al governo della Regione. In verità con lo spoils-system che l’amico Cuffaro ha praticato abbondantemente, il giudizio sugli uomini impiegati nelle istituzioni si misura dai risultati: se per quelli della sua gestione il giudizio unanime, se ne faccia una ragione, non è da annoverare tra quelli memorabili quanto a efficienza e produttività, si attenda di vedere all’opera quelli nominati per verificarne in seguito i risultati».

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