Servizi sociali, De Luca: «Ora il sindaco discuta con noi e non nei salotti buoni». La Cgil: «Una vittoria della città». Pd: «Adesso il disegno di Buzzanca?»

Servizi sociali, De Luca: «Ora il sindaco discuta con noi e non nei salotti buoni». La Cgil: «Una vittoria della città». Pd: «Adesso il disegno di Buzzanca?»

Redazione

Servizi sociali, De Luca: «Ora il sindaco discuta con noi e non nei salotti buoni». La Cgil: «Una vittoria della città». Pd: «Adesso il disegno di Buzzanca?»

mercoledì 11 Febbraio 2009 - 13:36

Il deputato auotonomista dell'Mpa: «Va bene ogni soluzione, no ad intermediari societari, seppur di -nobili origini-». Oceano: «Chiuso un carrozzone clientelare»

Il day after a Palazzo Zanca è fatto di occhiaie e barbe incolte per le -ore piccole- fatte stanotte dal consiglio comunale per sciogliere l’Istituzione per i Servizi sociali. Qualcuno è visibilmente soddisfatto, qualcun altro è polemico e agita lo spettro del rischio occupazionale, altri ancora manifestano perplessità sul fatto che ieri si sia revocata la delibera che esitava lo statuto dell’ente, e non quella della sua costituzione, ma su questo aspetto sono diversi i dubbi (d’altronde ieri stesso in aula più di un consigliere aveva criticato la forma della delibera di Burrascano).

A mostrare evidente soddisfazione è il deputato regionale dell’Mpa Cateno De Luca, riferimento dell’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti, che fa una capatina al Comune. «E’ doveroso – afferma – un ringraziamento a quei consiglieri comunali che con senso di responsabilità hanno garantito la loro presenza, cancellando una delle più grandi vergogne della città di Messina». E il futuro? «Va bene qualunque soluzione che tenga conto del personale che opera attualmente, che non aggravi di ulteriori costi il Comune e che non introduca intermediari societari, anche se di -nobili origini-». Pare chiaro il riferimento all’ipotesi Croce Rossa ventilata dallo stesso De Luca come insistente voce di corridoio.

«Nulla vieta – prosegue il deputato regionale – che il servizio continui ad essere gestito dall’assessorato, mentre siamo contrari a spalmarlo su più dipartimenti perché siamo per evitare le possibili lottizzazioni». Non manca una piccola frecciatina al sindaco Buzzanca: «Quando si deciderà a discutere con noi, e non nei salotti buoni della città, dell’idea che ha dei servizi sociali, se essa rispetterà i principi di cui ho parlato non ci sarà alcun pregiudizio. In caso contrario ne prenderemo atto e valuteremo le conseguenze».

Positiva anche la reazione della Cgil. Così il segretario generale Lillo Oceano: «Un inutile carrozzone che ha moltiplicato le spese per poltrone e consulenti ma non ha né migliorato né incrementato i servizi sociali per i cittadini. La Cgil ne ha sempre chiesto l’abolizione e oggi possiamo dire che è una vittoria per la città».

Adesso, però, ci vogliono «fatti, non parole», da qui la sollecitazione all’assessore Aliberti di convocare subito un Tavolo di lavoro con le Organizzazioni sindacali per la ridefinizione dei servizi, la loro riorganizzazione nella garanzia dell’occupazione e dei lavoratori. «Per la nostra città – spiega Oceano- questa è un’occasione importante per riorganizzare i servizi in modo funzionale ottimizzando le risorse finanziarie. In questi ultimi anni parlare di servizi sociali significava parlare di poltrone, clientele, affidamenti, affari. I servizi sociali sono altro, sono l’assistenza agli anziani, i centri per i giovani, il supporto ai disabili e alle persone non autosufficienti, gli asili nido».

Oceano sottolinea anche la necessità di intervenire per dare garanzie ai lavoratori del settore che troppo spesso in questi ultimi anni sono dovuti scendere in piazza per ottenere il pagamento delle retribuzioni e certezze occupazionali. «Occorre ora intervenire rapidamente per dare risposte ai bisogni dei cittadini e a quelli dei lavoratori ristrutturando i servizi in modo da valorizzare competenze e professionalità, garantire i livelli occupazionali e dare certezze e egolarità nel pagamento delle retribuzioni perché troppo spesso in questi anni i lavoratori hanno dovuto scontare le conseguenze del circuito cooperative/ comune/istituzione».

Soddisfazione espressa anche dalla segreteria cittadina del Pd. «Il superamento dell’Istituzione era una scelta che la città si aspettava ormai da tempo – commenta il segretario cittadino Giuseppe Grioli – e che il Consiglio Comunale ha assunto pressoché ad unanimità anche nonostante i tentennamenti di Buzzanca, che non ha tracciato un disegno chiaro circa le intenzioni dell’Amministrazione in questo campo».

«Il Consiglio Comunale, con il concorso decisivo dei consiglieri del PD – sottolinea Enrico Pistorino responsabile welfare del PD – che fino a tarda notte hanno mantenuto il numero legale per consentire l’approvazione della delibera di scioglimento, si è assunto direttamente la responsabilità di compiere una scelta che politicamente spettava all’Amministrazione Buzzanca, che invece ha lasciato libertà di voto. Sono stati proprio i Consiglieri del PD a far rilevare l’assenza di una programmazione da parte della Giunta in merito al futuro della gestione dei servizi sociali. La soppressione dell’Istituzione è solo il primo atto cui deve seguire necessariamente una riorganizzazione dei servizi per garantire alle fasce di utenti, standard degni di una città metropolitana». «Il Partito Democratico – conclude il segretario Grioli – volendo rappresentare una opposizione intransigente, come dimostrato sul caso Scoglio, sul project financing dei cimiteri e sullo scioglimento dell’Istituzione, ma anche costruttiva nelle questioni di merito, nelle prossime settimane illustrerà la propria idea di politiche sociali avanzando una proposta che metta al centro i bisogni dei cittadini e renda efficienti i servizi in favore di utenti che in questo settore rappresentano strati sociali deboli della popolazione che vanno tutelati e difesi».

(nelle foto Dino Sturiale: De Luca e Buzzanca; Oceano)

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