Servizi sociali, oggi confronto tecnico sul Cissa

Servizi sociali, oggi confronto tecnico sul Cissa

Redazione

Servizi sociali, oggi confronto tecnico sul Cissa

mercoledì 14 Maggio 2008 - 14:26

Con i sindacati si è incontrato l'esperto commissariale Salvatore Vernaci. Assente la “triplice-

Un confronto tecnico sulle prospettive operative del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.), per gestire gli interventi socio – assistenziali, si è svolto stamani a palazzo Zanca tra l’esperto commissariale Salvatore Vernaci, la commissione tecnica di consulenza e di gestione dell’Istituzione, composta da Giovanni Calarco e Giovanna Cucinotta, il sindaco di Scaletta Zanclea, Mario Briguglio, ed alcuni rappresentanti di associazioni ed organismi di settore. Nel corso dell’incontro, presenti Salvatore Mercadante (Ugl); Maria Grazia Barrilà (R.D.B.); Fortunata Lucà, rappresentante dell’associazione Parco dello Stretto; Basilio Caputo (RDB-CUB); Giuseppina Giacoppo, (RDB); Maria Celeste Celi, presidente CIRS; Enza Trovato, direttrice “Pro Senectute-; Antonino De Domenico, presidente della fondazione “Città del Ragazzo-; Carmelo Garofalo, IPAB Casa Pia e Giovanni Rovito, IPAB Conservatori Riuniti, sono stati infatti illustrati i contenuti della delibera recentemente esitata dal commissario regionale, Gaspare Sinatra, per la costituzione del C.I.S.S.A.. Il Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali, ha lo scopo di gestire in forma associata, anche con realtà private, gli interventi socio-assistenziali e sociali di competenza dei Comuni del distretto socio sanitario e della A.U.S.L., in tutto il territorio del Consorzio, garantendo l’integrazione tra le diverse funzioni e l’ottimizzazione degli interventi secondo criteri di efficienza.

Un commento

  1. Salvatore Vernaci 27 Agosto 2013 16:46

    CHE COSA ERA IL CISSA E COSA SAREBBE STATO PER MESSINA ED I MESSINESI.- Il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (CISSA) progettato e programmato con esperti del settore e che il Commissario Straordinario del Comune dott. Gaspare Sinatra aveva pienamente condiviso e deliberato la sua istituzione, con delibera consiliare n. 28/C del 30 aprile 2008, prevedeva che i Servizi Sociali dovevano essere pensati, programmati e gestiti in Consorzio, costituito dai 15 Comuni del Distretto.26 – dalla Provincia regionale di Messina; dall’ASP, dalle IPAB esistenti sul territorio, da Enti no profit. –
    L’AUSL di Messina aveva definito il CISSA “la forma più evoluta e più strutturata di gestione associata”. Dopo la delibera commissariale fu costituito formalmente il CISSA a cui parteciparono: Il Comune di Messina, in persona del Commissario, l’IPAB “Conservatori e Scandurra Riuniti, in persona del Commissario Giovanni Rovito; l’IPAB Casa Pia, in persona del Presidente Carmelo Garofalo. Avevano già dato la propria formale adesione al Consorzio: a) il Comune di Scaletta Zanclea, che aveva messo a disposizione un asilo nido con tutta la struttura, arredamento e personale specializzato ed un centro diurno per gli anziani. b) Il Comune di Alì, che aveva messo a disposizione diverse sue strutture, fra le quali un Centro per anziani, Il Comune di Fiumedinisi.-
    L’I.P.A.B. ““CONSERVATORI E SCANDURRA RIUNITI metteva a disposizione del Consorzio: a) la propria struttura di Via S. Cuore di Gesù is. 251, dove avrebbero dovuto essere subito avviati: un asilo nido comunale, a piano terra, ed, ai piani superiori, un Centro per disabili “Dopo di noi” , cioè una casa per le persone disabili quando sarebbe venuto a mancare il sostegno familiare ed una sezione staccata dell’OASI Maria SS. di Troina di Padre Luigi Ferlauto, il quale aveva visionato, personalmente, i locali, e li aveva riscontrati idonei e pronto a riceversi in comodato d’uso il locale e realizzare il Centro. b) la struttura “Casa Scandurra” dove avrebbe dovuto essere realizzato un Centro di assistenza per ammalati terminali, e già una cooperativa messinese, dedita al volontariato, specializzata in questo settore, aveva offerto la sua disponibilità.
    L’IPAB Casa Pia, metteva a disposizione del Consorzio le sostanze ( fondi economici consistenti) e la struttura per realizzarvi, al centro della Città, una Casa albergo per anziani.
    Il Comune di Messina metteva a disposizione del CISSA le sue strutture sociali (Casa Serena, Centri di aggregazione, asili nido, locali e risorse umane dell’ex Istituzione di Via F. Bisazza, strutture dei CAG, ecc…) ed inoltre i seguenti immobili: a) Centro Polifunzionale San Filippo, dove si sarebbe dovuto aprire immediatamente: a) un asilo nido, già programmato ed affidato in via sperimentale ad una cooperativa, pronta ad addossarsi il carico anche dell’arredamento b) un Centro diurno integrato per malati di Alzheimer e del morbo di Parkinson, già visionato e ritenuto perfettamente idoneo dai Sanitari e dai Responsabili provinciali degli ammalati di Alzheimer e del morbo di ParKinson c) Istituto Marino, già restaurato e funzionale, che avrebbe dovuto costituire la Città del Bambino con le seguenti destinazioni- Un Centro per ragazze madri e donne in difficoltà ;- Un asilo nido;- Spazi e centri estivi per bambini (Colonie), divisi per fasce d’età;- Spazi neutri per incontri genitori separati e bambini – Spazi protetti per incontri genitori e bambini vittime di maltrattamento e abuso.- Anche la Fam. Bosurgi, la donatrice dell’Istituto Marino si era dimostrata interessata e pronta a sostenere, anche economicamente, l’iniziativa.
    La Fondazione Città del Ragazzo, avrebbe messo a disposizione i propri spazi e strutture, per realizzare due centri: una casa di riposo per anziani ed una casa per ammalati terminali.- In tutte le Frazioni del Comune e nei 14 Comuni del D26 doveva entrare immediatamente in funzione il Segretariato Sociali, con Assistenti sociali in loco, ecc..
    I servizi che il CISSSA avrebbe dovuto gestire erano i seguenti:
    – Assistenza minori – Assistenza disabili – Assistenza anziani – Assistenza economica – Assistenza locativa – Comunità alloggio – Case Famiglia- Centri di aggregazione giovanile – Centri diurni – Centri di riabilitazione – – Residenze sociali assistite – Telesoccorso e telecontrollo – Assistenza domiciliare integrata – Assegni di Cura per ammalati psichiatrici e per anziani cronici non autosufficienti (un sussidio terapeutico alternativo al ricovero) – Consultori Familiari – Case protette – Dipendenze: Attività di prevenzione e di reinserimento – – Altri servizi socio-sanitari.-
    Era stata redatta, senza l’intervento delle OO.SS., anche la pianta organica del CISSA, costituita dal personale degli enti addetti ai Servizi Sociali, dal personale specializzato impegnato in servizi appaltati dagli Enti, da personale contrattista degli Enti consorziati In sostanza sarebbe stato stabilizzato il personale precario ed istituzionalizzato il personale delle Cooperative che transitavano direttamente nel CISSA. Non sarebbe costato nulla al Comune perché le figure specializzate e qualificate previste , in atto prestavano servizio nelle Cooperative, erano pagate dalle Cooperative ma con finanza derivata (appalti) dai Comuni e, quindi, non avrebbero costituito alcuna maggiore spesa.
    Questa delibera n. 28/C,del 30 aprile 2008 , istitutiva del CISSA, con tutte le innovazioni sopra elencate, incomprensibilmente, veniva revocata, con delibera consiliare n. 4/C del 10 febbraio 2009

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