Servizi sociali, tre bandi e appalti rimodulati. E a Casa Serena le criticità si moltiplicano

Servizi sociali, tre bandi e appalti rimodulati. E a Casa Serena le criticità si moltiplicano

Servizi sociali, tre bandi e appalti rimodulati. E a Casa Serena le criticità si moltiplicano

lunedì 09 Marzo 2009 - 13:41

L'ipotesi Croce Rossa sembra tramontata. L'assistenza domiciliare agli anziani verrà riunita in un unico lotto. Sulla casa di riposo pesante relazione di Capurro, Tamà e Ansaldo

La quadratura del cerchio sui servizi sociali sembra essere stata trovata. E come sempre si tratta di una soluzione a metà tra l’ipotesi bando unico, difficilmente realizzabile per la contingenza dei tempi, e la situazione attuale, con bandi diversificati per i diversi servizi. La soluzione di mezzo è la seguente: appalto unificato per l’assistenza domiciliare, attualmente divisa in tre tronconi, zona nord, centro e zona sud, con l’aggiunta, ancora da valutare, di Casa Serena; due bandi per i servizi rimanenti, ovvero assistenza ai portatori di handicap, telesoccorso, aiuto domestico, trasporto alunni portatori di handicap e asili nido. Il dirigente Antonio Cama è al lavoro da giorni per predisporre i bandi in tempo utile, ovvero entro la fine di questa settimana. Sembra dunque tramontata definitivamente l’ipotesi Croce Rossa, la quale non è stata certo una fantasia della stampa, tanto che i pareri legali sulla percorribilità o meno di questa idea sono stati chiesti e qualcuno, probabilmente, non ha dato esito favorevole.

CASA SERENA: «IMPIANTI INADEGUATI AI PIU’ COMUNI ED ELEMENTARI CRITERI DI CIVILTA’ E SICUREZZA»

A proposito di Servizi sociali, particolarmente bollente è la relazione che hanno redatto i consiglieri comunali Pippo Capurro, Sebastiano Tamà e Pippo Ansaldo sull’ispezione da loro effettuata la settimana scorsa a Casa Serena. La cifra impegnata attualmente per la struttura e i servizi lì svolti, affidati alla cooperativa Azione Sociale, supera i 3 milioni di euro. Servizi che sarebbero scaduti il 28 febbraio 2008, e da allora vengono effettuati in regime di proroga (ne sono state concesse quattro, l’ultima delle quali il primo febbraio scorso).

La prima criticità riscontrata dai consiglieri riguarda il rapporto uno a uno tra utenti e ospiti: 104 unità lavorative per 107 ospiti anziani. Nonostante ciò, il servizio notturno viene svolto da appena otto unità più una riferita fuori organico previsto. «E’ auspicabile – scrivono Capurro, Tamà e Ansaldo – che nelle ore notturne venga garantita una maggiore presenza di personale, prevedendo ad esempio anche due figure a supporto, quali un ausiliario ai servizi tutelari e un ausiliario ai servizi generali». Peraltro in servizio sono state considerate presenti 44 unità con turno mattutino e 26 per il pomeriggio, con la carenza di altro personale giustificato -per malattia-.

E ancora: «La Casa prevede la possibilità di ospitare, a turno, massimo cinque ospiti ed in atto, invece, risulta presente, da oltre tre anni, un intero nucleo familiare composto da quattro bambini e i due genitori dei quali il padre sembra essere agli arresti domiciliari». Inoltre «sono stati visitati i quattro piani che compongono, in una architettura ampia e dispersiva, i locali dello stabile, notando accanto ad alcuni spazi decorosi e vivbili la gran parte, invece, di ambienti con i segni del tempo e dell’incuria che tradiscono una scarsa e superficiale attenzione negli anni al decoro e alla sicurezza per i fruitori». Diversi impianti e servizi igienici risultano, secondo i tre consiglieri, «inadeguati ai più comuni ed elementari criteri di civiltà e ancor più di sicurezza. All’Ente erogante spetta la normale manutenzione della struttura, ma allo stato attuale non risultano attuate opere riconducibili ad un siffatto impegno».

Non a caso nel 2007 un controllo dell’Ausl 5 riscontrò diversi deficit strutturali e gravi inadempienze, mentre ci sarebe un progetto di ristrutturazione e riqualificazione di Casa Serena in attesa di valutazione economico-finanziaria. Capurro, Tamà e Ansaldo hanno chiesto oggi, nel corso della X commissione consiliare presieduta da Roberto Sparso, di convocare una seduta straordinaria alla presenza anche dell’assessore alle Politiche sociali, del dirigente e del sindaco, «per rendere un servizio che trasformi le parole e gli intenti in fatti concreti e misurabili, che cambino volto alla grave emergenza sociale trasformandola da un problema in una opportunità di riscatto sia per chi eroga i servizi sia, e soprattutto, per chi nel silenzio assordante del suo disagio lo aspetta per migliorare la qualità della sua vita».

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