I sindacati dei pensionati scendono in campo per frenare i prezzi e le tasse

I sindacati dei pensionati scendono in campo per frenare i prezzi e le tasse

Redazione

I sindacati dei pensionati scendono in campo per frenare i prezzi e le tasse

martedì 08 Gennaio 2008 - 14:58

“Pane, pasta, latte – tanto per parlare solo di alcuni generi di prima necessità – sono aumentati, nell’arco di qualche mese, di circa il 15%, l’importo delle pensioni dell’ 1,6. Può reggere il tenore di vita dei pensionati a fronte di questo confronto devastante?-

Parte da questo interrogativo la decisione dei sindacati dei pensionati di scendere in campo con delle iniziative per tentare di porre un freno ai continui aumenti che rendono ogni giorno più difficile la vita per tutti e soprattutto per i pensionati che “contemporaneamente devono fare i conti con una sanità “organizzata- in maniera da costringere alla visita o agli esami specialistici a pagamento e che condanna a pagare ticket su tutto e minaccia, con i tagli in programma alla sanità pubblica, una forte contrazione dei presidi sanitari sul territorio mentre le convenzioni con i privati sono i più numerosi di tutta l’Italia-.

Per SPI CGIL, F.N.P. CISL, UILP UIL a questa situazione già difficile si aggiunge il fatto che “i Distretti sanitari e i comuni spesso non spendono o spendono male le risorse disponibili con ciò fornendo servizi insufficienti e qualitativamente inadeguati-. E “di converso gli Enti Locali hanno scoperto il facile ricorso (raccolte rifiuti, ICI, addizionali) a tariffe, tasse ed imposte varie (che si aggiungono agli aumenti di luce, gas, etc.) che stendono al tappeto le famiglie povere e disagiate-.

La situazione esaminata dai sindacati dei pensionati dimostra che nella provincia peloritana la percentuale della popolazione anziana è fra le più alte di tutta l’Italia ( il 25%) ed i pensionati al minimo o con pensioni basse sono i 2/3. “Sono tutte persone che vengono inesorabilmente sospinte al di sotto della soglia della povertà e spesso nell’ultima settimana del mese avranno difficoltà a mettere qualcosa a tavola. Tanto per non parlare di coloro che vanno alle mense dei poveri o – capita purtroppo sempre più spesso – rovistano nei cassonetti della spazzatura-.

Il sindacato dei pensionati di CGIL,CISL e UIL ha elaborato una piattaforma di obiettivi irrinunciabili: difesa della sanità pubblica rispetto ai tagli indiscriminati e lotta agli sprechi e agli aumenti speculativi dei prezzi. Si comincia con una conferenza stampa di denuncia e con una riunione unitaria di tutta la dirigenza dei tre sindacati per definire la strategia da attuare.

“L’apertura della vertenza con tutti i comuni comporterà confronti con i sindaci che saranno accompagnati da assemblee locali nelle quali saranno discussi con tutti i cittadini i problemi, le esigenze e le proposte da portare avanti. Sostanzialmente i sindacati dei pensionati, nell’approssimarsi della stesura dei bilanci preventivi comunali, intendono chiedere ai sindaci di aumentare la quota d’investimenti per la protezione sociale ( che determina lavoro per i giovani e tutela per gli anziani) privilegiando i servizi essenziali (assistenza domiciliare , segretariato sociale, centri di aggregazione, interventi a favore dei non autosufficienti e dei diversamente abili), di contenere e differenziare le tasse rapportandole ai redditi, di effettuare un rigoroso controllo sui prezzi, di fare fronte comune nei confronti della Regione a tutela della sanità pubblica-.

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