"Messina non è una città a misura di anziano. Strutture inesistenti"

“Messina non è una città a misura di anziano. Strutture inesistenti”

Carmelo Caspanello

“Messina non è una città a misura di anziano. Strutture inesistenti”

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martedì 06 Novembre 2018 - 14:23

Il consigliere Gioveni interroga sindaco e assessore ai Servizi sociali affinché considerino le esigenze dei nonnini nella nuova mappatura dei bisogni"

“Messina non può essere definita una città a misura di anziano: fatta eccezione per il servizio di assistenza domiciliare (da rivedere!) e per il centro sociale di villa Dante (per altro da sempre in condizioni di degrado e abbandono), non sembrano esistere delle strutture dove i nostri nonni possano trascorrere delle ore spensierate, socializzando fra loro e godendo di attività ludico-ricreative”. Ad evidenziarlo è il consigliere comunale Libero Gioveni, il quale ha presentato sul tema una interrogazione al sindaco, Cateno De Luca e all’assessore ai Servizi sociali, Alessandra Calafiore”. La questione viene sollevata in un periodo in cui “a seguito di quanto stabilito nel Salva Messina, si procederà finalmente ad una nuova mappatura dei bisogni per capire quali e quanti siano i servizi da mantenere, da ridimensionare ma anche da introdurre”.

Gioveni fa notare che “in particolare nei villaggi, tali Centri sociali, eccezion fatta per qualche circolo ricreativo gestito da privati che però sono per lo più rivolti ai ragazzi, rappresentano davvero una chimera, nonostante la crescente domanda da parte di questa fragile categoria di cittadini, spesso abbandonati al loro destino. Per esempio – incalza – fino a qualche anno fa, a piazza Casa Pia, esisteva un centro dove gli anziani della zona erano soliti ritrovarsi per condividere dei momenti di spensieratezza, ma tale centro, a seguito del trasferimento degli uffici del centro regionale per l’impiego, fu smantellato”.

Ma tante altre sono le zone in cui centinaia di anziani vorrebbero ritrovarsi in delle strutture accoglienti che possano rappresentare per loro dei punti di riferimento e, perché no, anche dei luoghi in cui sentirsi utili e apprezzati, coinvolgendoli in iniziative di carattere sociale.

Gioveni chiede al sindaco e all’assessore “se vi sia, da parte dell’Amministrazione, la volontà politica di dedicare più attenzione ai numerosissimi anziani della città, quasi del tutto privi di spazi, strutture e momenti ad essi dedicati, considerando questo servizio nella nuova mappatura dei bisogni”. Viene altresì chiesto gli amministratori “intendano valutare la concreta possibilità di offrire agli anziani nuove forme di assistenza ludico-ricreativa in delle strutture facenti parte del patrimonio immobiliare dell’Ente”.

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