Svincoli, il Comune faccia la sua parte e proceda con urgenza

Svincoli, il Comune faccia la sua parte e proceda con urgenza

Redazione

Svincoli, il Comune faccia la sua parte e proceda con urgenza

sabato 04 Ottobre 2008 - 09:47

Lo chiede la VI commissione di Palazzo Zanca, che venerdì 10 incontrerà Buzzanca. Anche i sindacati attendono risposte dal prefetto. Ecco come, dopo 21 anni, si inizia a intravedere la fine del tunnel

Sarebbero stati necessari 28 mesi, invece sono passati 21 anni e siamo ancora al 30 per cento dei lavori. Questi sono i numeri crudi e per questo sconfortanti relativi alla più grande delle incompiute messinesi, quella degli svincoli di Giostra e Annunziata. Grazie all’azione del prefetto Francesco Alecci e del suo vice Adriana Cogode sembra che si sia finalmente imboccata la strada giusta, ma ancora siamo lontani del traguardo e questa vicenda, fatta di imprese inadempienti, buste sparite nel nulla e varianti -forzate-, ci ha insegnato che non ci si può mai sbilanciare e cantare vittoria prima del dovuto.

Lo scorso agosto un importante, diremmo fondamentale obiettivo è stato conseguito: sbloccare lo stucchevole quanto paradossale empasse relativo all’appalto del I e II lotto, riaggiudicato definitivamente all’impresa -Geom. Ricciardello Costruzioni s.r.l- (riammessa dal Cga dopo l’iniziale esclusione dalla gara). Quest’ultima ha l’arduo compito di far dimenticare la Gepco Salc e la cordata Aia-Demoter-Cordioli, che hanno trascinato lavori realizzabili in poco più di due anni per oltre due decenni. La Ricciardello, ditta che ha sede legale a Roma che ha uffici e sede amministrativa in Sicilia (a Naso e a Brolo), sembra offrire le dovute garanzie, da questo punto di vista, ed è una delle imprese che hanno contribuito al completamento dell’A20 Messina-Palermo. Proprio la Ricciardello, infatti, realizzerà lo svincolo secondo i crismi previsti dal progetto originario, ovvero con gli impalcati in cemento armato e non in acciaio, come invece voleva la variante che ha rappresentato l’autentico pomo della discordia intorno al quale l’amministrazione e la cordata messinese Aia-Demoter-Cordioli hanno dibattuto praticamente per tre anni. Ora, nonostante la regia dell’intera opera spetti alla prefettura (responsabile unico del procedimento l’ing. Mario Pizzino), anche il Comune deve fare la sua parte, adempiendo ad alcuni passaggi burocratici e contabili.

Ed è proprio su questo punto che ieri la VI Commissione consiliare, presieduta dal consigliere Mpa Antonio Restuccia, ha deciso di convocare un incontro con il sindaco Giuseppe Buzzanca, venerdì 10, per approfondire e conoscere lo stato procedurale per l’appalto del I e III lotto degli svincoli autostradali. La Commissione «intende incentivare l’Amministrazione comunale a svolgere tutte le ulteriori procedure con urgenza, al fine di dotare la città di una importante infrastruttura necessaria a migliorare la mobilità urbana verso la zona nord della città». Anche i sindacati sono sul chi va là, perché parallelamente alla vicenda prettamente burocratica è andato consumandosi, negli anni, un vero e proprio stillicidio per i lavoratori. Per loro, come spiega Santino Barbera della Filca Cisl, vige la clausola di salvaguardia, ma per alcuni (circa una ventina) a dicembre scadrà la disoccupazione. «Abbiamo richiesto agli inizi di settembre un incontro con il Prefetto per conoscere lo stato dell’arte – afferma Barbera – ma ancora non abbiamo avuto risposta».

Infine il III lotto, riguardante il collegamento Giostra-Annunziata, quello dove i lavori sono allo stato più avanzato. Qui la cordata Torno-Gitto-Vinci ha lasciato i lavori nel 2006 quando mancava appena il 6 per cento per il completamento, una dei tanti aspetti paradossali di questa storia. Dopo un lungo immobilismo, alla fine di agosto il prefetto ha riaggiudicato anche qui l’appalto alla ditta Consoter s.r.l, messinese con sede in via Tommaso Cannizzaro. L’aspetto più complicato del III lotto riguarda il completamento del tunnel, per il quale sarà necessario un nuovo appalto da poco più di un milione e mezzo di euro per illuminazione e impiantistica di sicurezza, e soprattutto la realizzazione del secondo tunnel (ancora non c’è il progetto definitivo), senza il quale si potrà procedere in un solo senso di marcia.

A questo punto si attendono risposte, sia dal prefetto, la cui opera, lo ripetiamo, è stata fondamentale per sbloccare l’iter, ma anche dal Comune, le cui farraginose abitudini burocratiche non fanno certo ben sperare. L’obiettivo, dopo 21 anni, non può essere solo la riapertura dei cantieri, ma la conclusione di quella che altrimenti rimarrà la più grande incompiuta della città delle incompiute.

(foto Dino Sturiale, in fotogallery altre immagini)

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