Tempo di bollette a Palazzo Zanca: ecco quanto ci costano luce, gas e telefono

Tempo di bollette a Palazzo Zanca: ecco quanto ci costano luce, gas e telefono

Tempo di bollette a Palazzo Zanca: ecco quanto ci costano luce, gas e telefono

lunedì 16 Marzo 2009 - 13:57

Per i primo bimestre 2009 il Comune ha speso oltre 280mila euro di telefonate. Cifre alte chieste anche da Enel e Eni. L'assessore al Bilancio Miloro: «Con le nuove convenzioni Consip risparmio del 15%».

Succede in tutte le migliori famiglie. Ogni due mesi, tremendamente puntuali, arrivano le famigerate bollette: luce, gas e telefono. «Mi costi, ma quanto mi costi?», diceva un padre spazientito in un vecchio spot televisivo di fronte alle cifre astronomiche delle fatture dell’allora Sip. Questo perché le bollette rappresentano una delle voci di spesa più temute dalle famiglie italiane. Ma anche dai Comuni, statene certi. Anche perché di fronte a certi importi non si può non rimanere quantomeno -intimoriti-. Nei giorni scorsi il Comune di Messina ha impegnato la bellezza di 287.941 euro per pagare le bollette telefoniche relative al primo bimestre 2009. Sì, avete capito bene, mezzo miliardo delle vecchie lire per due mesi. Una cifra pazzesca.

Alla quale, però, non tutti contribuiscono in parti uguali. Le due aree di competenza del segretario generale causano un esborso di oltre 75mila euro, ai quali vanno aggiunti 13mila784euro per il rilevamento presenza; la sola area del direttore generale di ben 47mila; le due aree di competenza del sindaco sommano 28mila euro, quelle degli uffici giudiziari superano sono vicine ai 72mila euro. Parliamo sempre di primo bimestre 2009, e il trend sembra essere quello degli anni passati (anche se in certi casi si sono abbondantemente superati i 300mila euro di bollette). Ci sono uffici più -prudenti-: l’Urbanistica fattura 7mila euro, lo sviluppo economico poco oltre i mille, la salvaguardia ambientale (due le aree di competenza) supera appena i 4mila. Le due aree di competenza del dipartimento Economico-finanziario, forse perché più conscio del problema rispetto agli altri, sommano 1.500 euro, poco più, di fatturato. Inezie, anche a confronto delle due aree del Sociale e comunicazione: totale, circa 30mila euro.

Non va meglio con l’energia elettrica: per il mese d’ottobre l’Enel ha battuto cassa a Palazzo Zanca per ben 496mila euro. Facile immaginare come la fetta più grossa arrivi da fontane, tramiva, vivai, illuminazione pubblica, semafori, parcheggi, un totale di quasi 303mila euro. Consistente anche il fatturato dovuto a locali comunali, scuole, palestre, cimiteri, vigili urbani, mercati, ecc.: 84mila euro e rotti. E infine il gas: l’Eni ha presentato una bolletta per il primo bimestre 2009 da 244mila euro, dovuti più che altro alle scuole e, in gran parte, alle piscine comunali, che per i primi due mesi dell’anno hanno consumato gas per oltre centomila euro.

Di fronte a queste enormità l’assessore alle Politiche finanziarie Orazio Miloro non intende rimanere con le mani in mano. Lui al caro bollette la guerra l’ha dichiarata fin da subito, anche se l’impressione è che accanto ad una rivisitazione dei contratti stipulati del Comune ci vorrebbe anche un pò più di buon senso da parte di chi -consuma- all’interno degli uffici. «Attraverso convenzioni con la Consip – afferma Miloro – contiamo di ottenere un risparmio di almeno il 15 per cento sia dall’energia elettrica, per la quale passeremo a Edison (già inviata la modulistica per le 1300 utenze comunali), sia per il telefono, convenzione della quale si sta occupando l’assessore Santalco». Nel frattempo anche noi, passando di fronte a Palazzo Zanca, come il padre spazientito di quel vecchio spot, potremo dire: «Mi costi, ma quanto mi costi?».

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