Tre lavoratori di una Cooperativa sociale denunciano:«Lavoriamo senza aver effettuato la visita medica e ci obbligano a mentire»

Tre lavoratori di una Cooperativa sociale denunciano:«Lavoriamo senza aver effettuato la visita medica e ci obbligano a mentire»

Tre lavoratori di una Cooperativa sociale denunciano:«Lavoriamo senza aver effettuato la visita medica e ci obbligano a mentire»

mercoledì 16 Marzo 2011 - 17:57

Il consigliere comunale Caliò (Pid) ha immediatamente interpellato il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro affinché avvii un «urgente intervento ispettivo»

Ancora i lavoratori dei servizi sociali al centro di una vicenda che ha dell’incredibile. In una lettera datata 14 marzo e recapitata ai 45 consiglieri comunali, tre operatori di una Cooperativa che negli ultimi anni ha prestato servizio per conto del Comune e parteciperà anche ai prossimi bandi – denunciano di svolgere il proprio lavoro senza essere stati sottoposti a visita medica, come invece previsto dal Dlgs 81/2008 e di essere altresì obbligati al silenzio, pena licenziamento immediato.

Nel documento lasciato nelle caselle di Palzzo Zanca dei singoli consiglieri, i tre lavoratori – le cui firme in calce, ad onor del vero, sono illeggibili – lanciano un appello quasi disperato ai rappresentanti del Civico Consesso: « ci rivolgiamo a Lei- si legge testualmente- per difendere il nostro lavoro in un momento di grande difficoltà».

Secondo quanto denunciato nella lettera, gli operatori della cooperativa in questione svolgerebbero le loro mansioni senza aver prima superato alcun controllo medico e sarebbero inoltre costretti da parte dei vertici della Cooperativa a mentire, firmando una dichiarazione fasulla, per non esser mandati a casa.

«Non riusciamo a capire – scrivono- perché dovremmo dire che abbiamo passato la visita medica quando non è vero». In base a quanto riportato nel documento, persino gli autisti che conducono mezzi con disabili a bordo sarebbero stati “esentati”, almeno sino ad oggi, dalla visita medica. I tre firmatari del documento tirano, poi, in ballo anche i lavoratori di un’altra cooperativa, anche loro – pare- mai passati da un medico che ne accertasse e confermasse l’idoneità professionale.

Insomma, una vicenda dai risvolti oscuri, sulla quale il consigliere comunale del Pid, Tanino Caliò (nella foto)ha deciso di interpellare il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, affinché avvii un controllo immediato. In una nota protocollata in data odierna, Caliò scrive che « essendo venuto a conoscenza che le cooperative, che da diversi anni svolgono i servizi sociali di assistenza anziani e disabili, trasporto disabili etc, per conto del Comune di Messina …. non avrebbero sottoposto a visita medica i propri dipendenti impegnati nei servizi ….. e nemmeno i dipendenti con mansioni di autista adibiti al trasporto disabili…. si chiede urgente intervento ispettivo al fine di verificare se le cooperative impegnate nello svolgimento dei servizi sociali per conto del Comune di Messina sono in regola con la normativa di cui al Dlgs 81/2008».

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