Al via l’abbattimento di quarantuno alberi sulla Circonvallazione. Il Pd: «Si rischia uno scempio»

Al via l’abbattimento di quarantuno alberi sulla Circonvallazione. Il Pd: «Si rischia uno scempio»

Redazione

Al via l’abbattimento di quarantuno alberi sulla Circonvallazione. Il Pd: «Si rischia uno scempio»

mercoledì 18 Febbraio 2009 - 14:32

L’assessore Amata conferma: «Gli interventi sono iniziati come programmato». Contestabile e Calabrò (Genovese Sindaco): «Si svilisce la spesa affrontata in passato per la messa in sicurezza»

La conferma arriva direttamente dall’assessore all’Arredo urbano, Elvira Amata: « I pareri richiesti hanno confermato la necessità dell’abbattimento degli alberi, e pertanto gli interventi sono iniziati come programmato». I fusti in questione sono quarantuno, tutti ubicati lungo la Circonvallazione, e la decisione di buttarli giù è emersa, precisa la Amata, «durante la conferenza dei servizi convocata per affrontare il problema degli alberi a rischio, vera emergenza di protezione civile». Una conferenza forte non solo della dettagliata relazione del prof. Saverio Tignino, agronomo, ma anche dei pareri espressi da altri tecnici dell’Ato3. «Stante il piano di intervento stabilito da un organo competente e qualificato – aggiunge ancora l’assessore – e vista la delicatezza delle problematiche sottolineate nella relazione fornita dal prof. Tignino, l’assessorato ha effettuato le dovute verifiche», decidendo di dare il via libera all’abbattimento.

Un’operazione che attira le forti critiche di alcuni esponenti dell’opposizione, in particolare i consiglieri del gruppo Genovese Sindaco Simona Contestabile e Felice Calabrò, che proprio questa mattina avevano presentato un’interrogazione sull’argomento. «Il convincimento dell’amministrazione – affermano i due – nasce da uno studio redatto per conto dell’Ato3 dall’agronomo Tignino e relativo alla valutazione di stabilità degli alberi in città ante 2006». Prima, cioè, che nel 2007 venissero «eseguiti i lavori di riequilibrio attraverso una particolare tecnica di potatura che necessita di esperti abilitati all’analisi VTA». Lavori che hanno aumentato la stabilità degli alberi, i quali «hanno ben resistito alle pessime condizioni atmosferiche degli ultimi tempi».

Questi interventi, fanno notare la Contestabile e Calabrò, «hanno comportato un’ingente spesa che verrebbe svilita qualora si decidesse per l’abbattimento degli stessi. Secondo i risultati delle potature di riequilibrio e dell’attuale stato degli alberi risulta necessario, per la messa in sicurezza della strada, l’abbattimento di non più di 8-12 esemplari arborei», non quarantuno come invece previsto dall’amministrazione. La quale, «disconoscendo quanto fatto fino ad oggi, rischia uno scempio a scapito di quel già scarno aspetto paesaggistico che caratterizza la nostra città, rivelandosi, così, ogni giorno di più inadatta al ruolo di gestore del patrimonio ambientale pubblico».

Addirittura, concludono i due esponenti del Pd, «l’estirpazione della ceppaia potrebbe comportare danni a tubazioni, cabalette, cavi, canalizzazioni, tombini e quant’altro», mentre per il dissesto delle strade sarebbero necessari, piuttosto, «interventi più strettamente tecnici, magari tramite l’utilizzo di bitume drenante». E al sindaco Contestabile e Calabrò chiedono proprio di approfondire la questione e di «proporre delle soluzioni che facciano fronte all’oramai insostenibile problema del sollevamento del manto stradale».

(nelle foto: l’assessore Amata e Simona Contestabile)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007