Via Macello Vecchio, una delle troppe Favelas di Messina

Via Macello Vecchio, una delle troppe Favelas di Messina

Via Macello Vecchio, una delle troppe Favelas di Messina

martedì 16 Febbraio 2010 - 10:11

Il consigliere comunale del Pd Cucinotta chiede di riaprire questa piccola arteria di collegamento tra viale Principe Umberto e viale Boccetta, liberandola dalle baracche e trasferendo le 12 famiglie in alloggi popolari

«Via Macello Vecchio? Una piccola“Favela” in pieno centro cittadino». Così il consigliere comunale del Pd Nicola Cucinotta definisce un vicolo quasi “nascosto” della nostra città, benché situato proprio in centro. Più precisamente nei pressi di viale Principe Umberto, «proprio sotto il belvedere di “Cristo Re” – spiega Cucinotta – meta di innumerevoli turisti, che giornalmente, dopo averla anche attraversata, la immortalano nei loro rullini come uno spaccato geografico ripugnante e deplorevole della nostra città. Infatti, le casette in questione si trovano ubicate in una stradella ricadente sotto un antichissimo muraglione di enorme interesse culturale ed architettonico che fino a 20 anni fa fungeva da arteria di collegamento tra il Viale Principe ed il Viale Boccetta».

Tra l’altro, aggiunge Cucinotta, «da qualche anno gli abitanti della zona oltre alle palesi condizioni di degrado, tetti in eternit, infiltrazioni d’acqua, muffa, serpenti e topi, sono costretti a vivere nella paura e nell’ansia che i loro già fatiscenti tuguri vengano assaliti dalle fiamme provocate dai continui incendi dolosi che si verificano sul viale Principe Umberto. Sembra proprio di vivere nel “Far West”, poiché i malviventi, dopo aver compiuto gli atti vandalici nelle auto in sosta nel viale P. Umberto, fuggono dalla zona attraverso i tetti delle abitazioni site nell’angusta Via Macello Vecchio per poi dileguarsi nelle Vie Faustino e Tartullo e Via dei Pericolanti, giungendo agevolmente sul Viale Boccetta, utilizzando la Via come scorciatoia». Episodi incredibili, che poco si addicono ad una città che vuol dirsi civile.

Già due anni fa Cucinotta, nelle vesti di presidente della IV Circoscrizione, aveva proposto una delibera con la quale si richiedeva «la riapertura di quest’ antica arteria di collegamento, che dal Viale Principe Umberto conduceva sul Viale Boccetta, con l’intento di decongestionare il traffico veicolare, liberare definitivamente la zona dallo spettro delle “baracche” con tetti in eternit e riqualificare definitivamente un’area fortemente degradata, ma ad alta valenza turistica». Va detto, ed il consigliere del Pd lo ricorda, che l’assessore al Risanamento Pippo Rao ha già dichiarato che per l’ambito G del risanamento, al quale appartiene anche via Macello Vecchio, ci sono progetti già finanziati che presto andranno in gara, per 155 alloggi. Ma a prescindere da questo Cucinotta chiede all’Amministrazione di «attivare immediatamente l’iter procedurale per liberare dalle poche baracche la Via Macello Vecchio, realizzando così un’arteria di collegamento tra il Viale Principe Umberto ed il Viale Boccetta, rendendo finalmente percorribile la strada in entrambi i sensi di marcia ed incidendo così notevolmente sul decongestionamento veicolare della trafficatissima zona».

Al tempo stesso il consigliere propone di « trasferire le circa 12 famiglie aventi diritto di Via Macello Vecchio, in alloggi di proprietà comunale disseminati nel territorio cittadino, che irresponsabilmente rimangono “chiusi”», chiedendo al sindaco di impegnare il questore «affinché predisponga massicci servizi di controllo del territorio mirati all’individuazione ed il fermo dei responsabili dei continui atti vandalici che minacciano la pubblica incolumità degli abitanti di Viale Principe Umberto e di Via Macello Vecchio».

S.C.

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