La “vicenda Ricevuto- aumenta i dubbi: dove sta l'opposizione in consiglio provinciale?

La “vicenda Ricevuto- aumenta i dubbi: dove sta l’opposizione in consiglio provinciale?

Redazione

La “vicenda Ricevuto- aumenta i dubbi: dove sta l’opposizione in consiglio provinciale?

mercoledì 17 Dicembre 2008 - 14:10

Il centrosinistra fa solo una richiesta in pregiudiziale ma non affonda. Parte dell'area An continua ad essere “pungolo in casa-.

Al termine della seduta odierna del consiglio provinciale verrebbe quasi da chiedersi: ma l’opposizione dove sta? Un interrogativo che va in doppia direzione. Verso il centrosinistra, apparso anche oggi molle e poco carico e verso il centrodestra, con una parte dello schieramento, quella che fa riferimento ad An (Gioventù della Libertà), determinato e combattivo.

Dopo la notizia emersa ieri sull’iscrizione del Presidente Nanni Ricevuto nel registro degli indagati nell’inchiesta sul concorso all’istituto di Medicina del lavoro del Policlinico di Messina, si attendeva oggi una ferma presa di posizione almeno della sponda all’opposizione in aula. Ed invece? Passano gli art.23 e si va verso il prelievo del punto 14 all’ordine del giorno, mentre neanche una parola viene pronunciata su quella che a tutti gli effetti è la “vicenda del giorno-. Poi interviene il capogruppo del Pd Luigi Gullo in pregiudiziale, affrontando l’argomento attraverso una richiesta: “Sollecito l’intervento del Presidente Ricevuto in aula, affinché esponga il suo punto di vista sulle situazioni extrapolitiche che lo vedono coinvolto. A prescindere dalle sentenze, essendoci organi preposti ad emetterle, ciò che è stato reso noto crea complessivamente imbarazzo nel nostro schieramento e suppongo a tutti i colleghi-. Una presa di posizione sì, tra l’altro condivisa da tutto il centrosinistra di palazzo Dei Leoni, ma quasi forzata, dovuta al ruolo esercitato. Forse il Pd ha pensato che fosse il caso di guardare prima in casa propria? Rao ci spiega poco dopo che l’intenzione di fare un passaggio su questa vicenda c’era, ma non essendoci stato un confronto tra le forze del centrosinistra in consiglio è stato necessario dialogare tra le varie componenti; da qui i quindici minuti di stop richiesti poco prima.

Ma intanto Pino Galluzzo, capogruppo di Gioventù della Libertà, chiede di replicare e alza la voce in virtù dell’autorizzazione non concessagli dal vicepresidente Enrico Bivona, con il quale nasce un piccolo battibecco. Quest’ultimo spiega infatti che già altri consiglieri si sono prenotati per intervenire e che non è possibile aprire un dibattito in aula sulla vicenda. Galluzzo si appella al regolamento, spiegando inoltre, successivamente, che ritiene politicamente non corretto la trattazione di un argomento così importante in pregiudiziale, anche perché l’attuazione di tale atteggiamento fa chiudere subito la questione. In pratica un vero assist per la maggioranza, che a quanto pare non è però compatta nel coglierlo.

Entra in scena il presidente Salvino Fiore a mettere ordine e i lavori riprendono. Passaniti (Pdl) si appella ai colleghi: “Andiamo avanti, lavoriamo. Giusta la pregiudiziale da parte dell’opposizione, che deve svolgere il suo ruolo, ma andiamo avanti perché sono ‘bolle’ che riguardano il Presidente e che probabilmente si risolveranno nel giro di qualche settimana-. Si cerca di chiudere questa fase, ma prima che venga messo il punto riprende la parola Galluzzo per chiarire la sua posizione: “Non ho capito bene di cosa voglia parlare l’opposizione. Si dice in imbarazzo ma propone altri argomenti. Noi siamo pronti a confrontarci su tutto. Avevate tutto il tempo e lo spazio necessario per inserire certe tematiche. Non lo avete fatto, e allora diteci a che gioco state giocando. Forse vi siete sentiti pressati dalla presenza più numerosa dei giornalisti-. Un attacco al quale il centrosinistra non risponderà, confermando quanto scritto sopra.

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