Politiche 2022, "ultimi fuochi" a Reggio per Movimento Cinquestelle e Partito democratico

Politiche 2022, “ultimi fuochi” a Reggio per Movimento Cinquestelle e Partito democratico

Redazione

Politiche 2022, “ultimi fuochi” a Reggio per Movimento Cinquestelle e Partito democratico

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venerdì 23 Settembre 2022 - 17:45

L'invito di Foti (Noi moderati) a ‘limare le unghie’ a una «burocrazia soffocante, che costringe ogni azienda a dedicare 312 ore l'anno alle ‘scartoffie’»

REGGIO CALABRIA – Finale di campagna elettorale ‘col botto’ per Cinquestelle.

Federico Cafiero de Raho
Federico Cafiero de Raho (M5s)

Per le 19, il movimento capitanato da Giuseppe Conte su scala nazionale vedrà la coppia di candidati reggini Fabio Foti (uninominale Camera per Reggio città) e il senatore Giuseppe Auddino (candidato al Senato nel proporzionale e nel collegio uninominale “Calabria Sud”) in comizio conclusivo pentastellato in piazza Duomo.

Con loro, il capolista al proporzionale sempre per Montecitorio Federico Cafiero de Raho (già procuratore nazionale antimafia e ancor prima procuratore distrettuale a Reggio Calabria) e l’ex ministro a Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli.

Foti (Nm): stop taglio utenze per morosità, argini alla burocrazia

Appello al voto da parte del capolista al proporzionale per Montecitorio di Noi moderati Nino Foti (responsabile Mezzogiorno di Noi con l’Italia).

Nino Foti (Noi moderati)

«Il Governo che verrà – fa presente l’ex parlamentare –, all’interno del quale Noi Moderati darà certamente il proprio contributo, avrà una situazione non facile, ma sicuramente saprà agire con determinazione ed efficacia. Innanzitutto, occorrerà intervenire con urgenza sul caro-bollette per alleviare le sofferenze delle famiglie, che già stentavano parecchio ad arrivare a fine mese, e delle aziende portate davvero allo stremo delle forze»: questa la ‘priorità delle priorità’ ad avviso di Nino Foti, da sempre particolarmente attento alle questioni di matrice economico-sociale. Che ipotizza anche la ricetta da seguire subito, «bloccare la sospensione delle utenze per chi non riesce a pagare le bollette» per «dare respiro alle famiglie e alle aziende»­­.

Ma nelle ultime ore che ci separano dal ‘classico’ silenzio elettorale del sabato, Foti invoca anche un tempestivo intervento del futuro Governo per ‘limare le unghie’ a una «burocrazia che, specialmente al Sud, soffoca i cittadini e le imprese. Basti pensare che, annualmente, in media ogni azienda dedica oltre 312 ore alle ‘scartoffie’: certificati, autorizzazioni e complicazioni inutili che frenano la nostra economia, creando danni stimati in 127 miliardi di euro tra costi diretti per le aziende e minor crescita. “Digitalizzare” è la parola giusta per approcciare una vera burocrazia 4.0, che non ingolfi i processi aziendali ma le aiuti a creare occupazione», è la considerazione del candidato di punta per Montecitorio dei centristi in seno alla coalizione di centrodestra.

Pd, fine-campagna in grande stile. Corale ‘no’ agli egoismi

E ieri sera, per quanto attiene alla coalizione di centrosinistra, manifestazione elettorale conclusiva “larga” a Catona con dirigenti e candidati del Partito democratico – tra i quali Domenico Battaglia, candidato all’uninominale per la Camera a Reggio città; Nicola Irto, capolista al proporzionale per il Senato; Nico Stumpo, suo omologo per la Camera e significativo esponente di Articolo Uno – a raccogliere le istanze delle categorie produttive, del pianeta Sport, del mondo della scuola, della comunità Lgbtqia+.

Tra i partecipanti ai lavori, significativo l’impegno dei segretari per la Città metropolitana Antonio Morabito e per Reggio città Valeria Bonforte.

Il “popolo del Pd” ha espresso coralmente un secco ‘no’ al «populismo della Destra più pericolosa della storia repubblicana, che vuole minare alle fondamenta l’unione dei popoli europei e rimettere in discussione diritti acquisiti dopo anni di lotte e conquiste civili e sociali».

E al contempo ha ribadito la netta contrarietà «all’autonomia differenziata sbandierata dalla Lega» e a ogni fronte di spaccatura fra Nord e Sud riconducibile alla strumentalizzazione d’egoismi pseudoidentitari.
Massima apertura, di converso, all’introduzione del salario minimo già ribadita proprio a Reggio Calabria da Enrico Letta e alla valorizzazione di «competenze, esperienze, reti, per promuovere il futuro: ricerca e innovazione italiana all’estero, internazionalizzazione delle imprese e delle professioni, per rilanciare il Paese e le sue aree interne».

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