Tutto da rifare per l'aggiudicazione dei lavori per il cantiere del Ponte di Calderà a Barcellona Pozzo di Gotto, il Tar da ragione a Ricciardello.
Dovevano bastare 4 mesi per chiudere i lavori, è passato quasi un anno e la vicenda giudiziaria ha tolto ogni dubbio sull’inizio dei cantieri per il Ponte di Calderà a Barcellona. E’ arrivata la sentenza di merito del Tar di Catania con cui è stato accolto il ricorso della ditta Ricciardello contro l’aggiudicazione dei lavori all’ati Preve, Coinsot e Cogemar per la ricostruzione del ponte sul torrente Longano a Calderà.
L’articolato dispositivo, con cui la prima sezione del tribunale amministrativo di Catania ha accolto il ricorso della società con sede a Brolo, seconda in graduatoria, rappresentata in giudizio dall’avv. Natale Bonfiglio, annulla tutti i provvedimenti emessi in fase di aggiudicazione dell’appalto di 3 milioni e mezzo di euro all’ati composto dalle società Preve Spa, Coinsot Srl e Cogemar Srl. La determina contro cui si è appellato la ricorrente è quella del 7 marzo 2019 con veniva riaggiudicato l’appalto all’ati con capofila la Preve Spa, escludendo la società Cogemar Srl, nei confronti del quale era stata disposta alla Prefettura una misura interdittiva per la mancata iscrizione alla white list, requisito non richiesto dal bando di gara.
La battaglia legale segna un punto a favore della società Ricciardello, ma non si conclude oggi. Le componenti dell’associazione temporanea d’impresa con molta probabilità tuteleranno i loro interessi, con un ulteriore prevedibile ritardo nella definizione dell’appalto. Si allungano quindi i tempi della realizzazione dell’opera, anche se i funzionari del Comune di Barcellona e della Città Metropolitana di Messina, quest’ultima proprietaria della struttura, dovranno prendere atto dell’esito del ricorso, attuando le procedure conseguenti alle decisione dei giudici.
