Il deputato di Avs e portavoce di Europa Verde scrive al Comitato e alla presidente Meloni: "Troppe incertezze sull'impatto ambientale"
Ponte sullo Stretto: arriva una diffida al Cipess da Angelo Bonelli. Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) e portavoce nazionale di Europa Verde scrive al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per il leader verde, il progetto è incompleto perché privo del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
“Vizi nelle procedure e rimangono incertezze sull’impatto ambientale del ponte”
Ma quali sono gli altri rilievi? Bonelli evidenzia “gravi vizi intervenuti nelle procedure fin qui espletate e il mancato perfezionamento delle fasi dell’iter procedimentale relativo al progetto per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria”. E diffida il Comitato, invitandolo “ad astenersi dal procedere all’esame della documentazione pervenuta e dal compimento di ogni ulteriore atto finalizzato all’approvazione del progetto”. E comunica che, “in caso contrario e senza ulteriore avviso, si riserva di agire in tutte le sedi, anche giudiziarie, ai fini di tutelare gli interessi rappresentati”.
Osserva il deputato: “A distanza di oltre vent’anni dall’approvazione del progetto preliminare permangono le medesime conclusioni nelle diverse procedure svolte in merito alla Vinca (Valutazione d’incidenza ambientale). Non è possibile escludere che il progetto determinerà incidenza significative, ovvero permane un margine di incertezza che, per il principio di precauzione, non permette di escludere effetti negativi sul sito Natura 2000, come conferma il più recente Parere del 13 dicembre 2024. E ciò senza che il Proponente abbia nel corso degli anni valutato alcuna proposta progettuale alternativa, verificando che non vi sia altra soluzione rispetto al progetto del Ponte a campata unica, meno dannosa per gli habitat e le specie e per l’integrità dei siti di Natura 2000 interessati”.

Tuttavia, lo strumento della diffida non convince fino in fondo. Non dimentichiamo che il governo Meloni ha detto “sì” al ponte per “motivi di rilevante interesse pubblico”. Forse, in ultima istanza, l’Europa potrebbe fermare l’operazione, qualora ci fossero le condizioni. In sede di parere, la Commissione europea dovrebbe approfondire misure di compensazione ed eventuali alternative progettuali.

Continua la marcia in avanti : oggi siamo al 19/04/2025 ed il parere del CIPESS, precedentemente previsto ad APRILE …. passa a GIUGNO.
“ADELANTE PEDRO, …. CON JUICIO”. VUOI VEDERE CHE …. nel prossimo Maggio, si dirà che il parere del CIPESS ,,,, è previsto per LUGLIO ?
Bonelli, uno dei pochi che ragiona sui fatti e le loro conseguenze
MAh tutta questa avversità per un attrattore economico per un’opera che vedremo tra 60 anni, però nessuno dei politici parla dei soldi già stanziati per infrastrutturare le Stazioni porti di Messina , Reggio, Villa. I cantieri sarebbero dovuti già iniziare, Invece nisba e tutti zitti, Basta dire NOPONTE e si è nel giornale. Appalti dimenticati e nisba
il 2% sugli armamenti viene assicurato anche con il PONTE SULLO STRETTO…infatti SALVINI E MELONI lo hanno dichiarato indispensabile per il passaggio dei Carrarmati, dei Blindati e mezzi militari che debbono difendere L’Italia a partire dalla Sicilia, dalle inavasioni Barbariche….ma smettiamola facciamo ridere….ESIGENTE l’Attrattore economico non è il PONTE ma la BELLEZZA DELLO STRETTO al NATURALE………mi fermo qui Buona Pasqua…..
Ma vista l’opportunità di un grande professionista come Bonelli con i soldi del ponte potremmo migliorare le autostrade del nord che sono un colabrodo noi al sud abbiamo tutto…
Caro Bonelli, vada a comandare a casa sua……gli elementi come lei, e i suoi simili, hanno rovinato e continuano a rovinare la Sicilia e l’Italia tutta!
Fateci caso vi è sempre uno strano livellamento tra i favorevoli e i contrari in tutte le discussioni a sfondo politico, direi ancora meglio sospetto come se qualcuno artatamente bilanciasse con dei like farlocchi per evitare il prevalere di una tesi.