Ponti Agrò e Nisi, l'inizio dei lavori rischia un lungo rinvio

Ponti Agrò e Nisi, l’inizio dei lavori rischia un lungo rinvio

Gianluca Santisi

Ponti Agrò e Nisi, l’inizio dei lavori rischia un lungo rinvio

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giovedì 13 Febbraio 2020 - 19:36

L'interramento dei sottoservizi prevede tempi lunghi. Un sopralluogo stabilirà se sono percorribili soluzioni alternative

Sarà un sopralluogo, fissato per domani mattina (venerdì) a stabilire se i lavori di demolizione e ricostruzione dei ponti Nisi e Agrò, sulla Statale 114, potranno essere avviati in tempi ragionevoli o se si dovrà ancora attendere più di qualche mese.

Questa mattina, nella Sala Biblioteca della Prefettura, si è svolto un tavolo tecnico convocato dal Prefetto, Maria Carmela Librizzi, su richiesta del sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice, per individuare dei percorsi condivisi che consentano di superare le criticità che impediscono l’avvio dei lavori di sistemazione dei due ponti

All’incontro hanno partecipato, oltre al Comune di S. Teresa e ad Anas, anche gli amministratori dei comuni di di Alì Terme, Nizza, Fiumedinisi e Sant’Alessio, nonché il rappresentante della sezione di Polizia Stradale di Messina e i responsabili delle società E-Distribuzione e Tim.

Il Prefetto: “Lavori importanti e urgenti”

Il Prefetto ha sottolineato come gli interventi di ricostruzione delle due strutture rivestano una particolare importanza per le comunità locali tenuto conto che il ponte Agrò assicura il collegamento viario tra i Comuni di S. Teresa e Sant’Alessio e il ponte Nisi assicura il collegamento viario tra Alì Terme e Nizza. I lavori vanno avviati senza ulteriori perdite di tempo. Le uniche vie di transito esistenti al momento sono costituite da due bretelle provvisorie realizzate da Anas sui torrenti, che rischiano la chiusura in caso di eventi metereologici avversi.

Il sindaco Lo Giudice nel precisare che il mancato perfezionamento del contratto di affidamento degli interventi in esame è dovuto alla non ultimazione dei lavori di spostamento dei sotto servizi che interessano l’area di cantiere, ha segnalato come tale situazione rischi anche di causare la perdita del finanziamento previsto all’interno del Patto per la Sicilia

I rappresentanti delle due società interessate hanno illustrato l’iter amministrativo già avviato con gli Uffici competenti per ottenere le autorizzazioni previste nei progetti di spostamento dei cavidotti elettrici e delle linee telefoniche.

Allo studio soluzioni alternative

Il Prefetto, tenuto conto che le procedure amministrative illustrate richiedono tempi prevedibilmente lunghi, e comunque oggi non quantificabili, ha proposto che, accanto alla soluzione definitiva prospettata dalle società, vada valutata la possibilità, nell’immediato, di individuare una soluzione temporanea, semplice e veloce, che consenta lavvio dei lavori.

La soluzione consisterebbe nella momentanea collocazione dei cavi sull’adiacente ponte ferroviario o sulle bretelle realizzate dall’Anas negli alvei torrentizi. Con riferimento al ponte Nisi la problematica riguarda esclusivamente i cavi Tim.

Domani mattina si svolgerà un sopralluogo, coordinato da Anas, a cui parteciperanno i rappresentanti designati dai sindaci, dal Genio Civile, da Rfi e dalle società interessate.

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