“Cambiamo Messina dal Basso” difende Accorinti dalle accuse di Celona

“Cambiamo Messina dal Basso” difende Accorinti dalle accuse di Celona

“Cambiamo Messina dal Basso” difende Accorinti dalle accuse di Celona

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lunedì 27 Gennaio 2014 - 15:39

Il Coordinamento di CMdB invita Il Presidente dell’Ordine degli avvocati «a spiegare alla cittadinanza a quali poteri occulti sarebbe soggetto il sindaco, lo spieghi nominando le cose, le persone o le associazioni che a parere suo orientano le parole o i pensieri del Sindaco»

Nello “scontro” a distanza tra il sindaco Renato Accorinti ed il presidente dell’Ordine degli Avvocato Francesco Celona.

«L’avv. Celona – si legge in una nota – nella sua veste di Presidente degli Avvocati ha deciso di muovere pesanti accuse al sindaco Renato Accorinti durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di Messina. Sono davvero sorprendenti le accuse rivolte al Sindaco di tutelare e sostenere i "poteri forti" di questa città soltanto per avere mostrato di volere seguire un percorso di valutazione dell’opzione migliore nei criteri di scelta dello stabile da adibire a sede del 2° Palazzo di Giustizia”.

Il Coordinamento di CMdB invita Il Presidente dell’Ordine degli avvocati «a spiegare alla cittadinanza a quali poteri occulti sarebbe soggetto il sindaco, lo spieghi nominando le cose, le persone o le associazioni che a parere suo orientano le parole o i pensieri del Sindaco».

«Siamo sorpresi – continua il documento – per la plateale voce grossa usata dal Presidente del Foro messinese, scontento per l’allontanarsi di una soluzione apparecchiata qualche mese fa nelle stanze separate dei poteri della città. Ricordiamo al Presidente degli avvocati che un Sindaco non esaudisce soltanto le necessità di una categoria professionale o economica ma deve ricomporre le varie opzioni in una visione dell’interesse generale e del funzionamento migliore della città».

«Non abbiamo mai sentito nessuna voce grossa – continuano gli adepti del Movimento – contro i poteri che individuavano negli scorsi anni altre soluzioni per il palazzo giustizia satellite (Tirone, Mercato ittico, Via Taormina) o che trascinavano l’Ente Locale in pericolosi contenziosi, non abbiamo sentito nessuna voce grossa nei confronti degli abusi e della desertificazione economica e professionale della nostra città. L’attacco diretto al Sindaco da parte dell’avvocato Celona ci sembra piuttosto una volontà di ripicca per il suo ruolo di aderente alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia, in seguito alle prese di posizione pubbliche del sindaco che si esprimevano sull’incompatibilità tra cariche pubbliche e appartenenza alla massoneria».

Il Coordinamento di CMdB, «a sostegno del metodo usato dal Sindaco Accorinti, ritiene che la scelta dell'immobile del 2° Palazzo di Giustizia debba avvenire seguendo criteri di oggettiva opportunità logistica, economicità gestionale e disponibilità di spazi interni ed esterni adeguati, non di certo seguendo logiche corporative e clientelari tipiche, si sa, di una politica fallimentare, distante dalle esigenze della cittadinanza e che comprometterebbe ancor di più i parametri di qualità della vita della città stessa».

«Gli unici “Poteri Forti” del sindaco – conclude la nota – sono quelli che gli provengono dal voto democratico della cittadinanza».

10 commenti

  1. pietro anzalone 27 Gennaio 2014 16:05

    Nel mondo i poteri forti sono rappresentati dai poteri della finanza che riesce ad orientare le politiche delle nazioni …. ed a Messina?

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  2. Eh massone massone che non sei altro!!

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  3. Che ci sia qualcosa di strano dietro Accorinti lo penso anche io che sono un suo grande sostenitore. La politica è una brutta cosa, specie in una città come Messina, difficile uscirne con le mani pulite, c’è troppo marcio dentro.

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  4. Ma quale massone, e’ solo un tibetano

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  5. Che faccia tosta quelli di cambiamo Messina dal Basso , non posso credere che loro non sappiano quello che gira attorno all’ignaro Renato .

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  6. MessineseAttento 28 Gennaio 2014 11:22

    Che pena fa il gregge di galoppini che assecondano le parole di un massone, vissuto e cresciuto con e per i poteri forti, che lancia accuse a metà, guardandosi bene dal fare nomi.
    Mi piacerebbe vedere Messina libera dalla massoneria e da quella cittadinanza, sempliciotta ed ignorante, abituata a dare ragione solo perchè chi parla è un “professionista” ed indossa la cravatta.
    Che pena!

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  7. ORDINE AVVOCATI MESSINA..
    è stato ed è presente nel collegio di difesa del Comune di Messina con l’ex presidente dell’ordine ( Marullo) e con due componenti ( Barbera e Magaudda). Normalmente gli avvocati curano gli interessi dei loro clienti ( Comune) non li aggrediscono. Domanda: che ci stanno a fare i consiglieri dell’ordine degli avvocati di Messina nei collegi di difesa del Comune se vi è una frattura ideologica al suo interno? Per garanzia di imparzialità ed opportunità dovrebbero a mio avviso tenersi fuori dai giochi di potere…

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  8. Manca la finanza.

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  9. Messina non ha molti poteri forti, il gruppo che organizza la vara che RENATO voleva non fosse controllata da pregiudicati e si e’ abbassato a sostituirli coi figli! BRAVO RENATO chi gestisce il transito dei TIr RENATO voleva che messina non fosse invasa dai tir e si e’ piegato dando la gestione dei pass invadendo il boccetta di Tir BRAVO RENATO. Vedi la sua reazione stupita quando il giorno della memoria gli e’ stato ricordato dal professore Santi Fedele che tra le vittime della discriminazione nazista oltre agli ebrei c’erano i massoni, un modo elegante per dirgli che il suo discriminare i massoni lo assimila ai nazisti.

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  10. Vuole i nomi? Chi gestisce la vara ed ha imposto a RENATO i capi vara figli dei pregiudicati che Renato non voleva coinvolti! xxxxxxxx e la concessione dei pass per i Tir che hanno invaso messina col placet di Renato che aveva promesso di battersi per regolamentare i pass

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