I primi 30 giorni del Sindaco Accorinti tra rinnovamento e solite emergenze

I primi 30 giorni del Sindaco Accorinti tra rinnovamento e solite emergenze

Francesca Stornante

I primi 30 giorni del Sindaco Accorinti tra rinnovamento e solite emergenze

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giovedì 25 Luglio 2013 - 11:58

Archiviato il primo mese dell'amministrazione targata Renato Accorinti. Tra gli innumerevoli incontri istituzionali e le prime emergenze da affrontare, chiarissima la strada che si intende seguire all'insegna del rinnovamento e della collaborazione.

Il primo giorno iniziò con un atto dal valore fortemente simbolico. Lo aveva promesso e come prima cosa il sindaco Renato Accorinti, all’indomani della proclamazione, si presentò a Palazzo Zanca per eliminare quel “muro di vetro” che separava i cittadini da quella che dovrebbe essere la loro casa. Addio al sistema dei tornelli per accedere al Comune, l’era Accorinti si è aperta con un gesto che voleva subito dare a tutti il segnale del rinnovamento, della vicinanza alla gente, dell’apertura, della voglia di incontrarsi e collaborare. Archiviati i grandi festeggiamenti per una vittoria che ha attirato in città la stampa italiana ed estera, impossibile dimenticare Piazza Unione Europea stracolma di gente accorsa per acclamare il nuovo Sindaco, il primo mese dell’amministrazione Accorinti è stato usato per gettare le basi del percorso che si intende fare. Tanti i fronti caldissimi con cui il sindaco e i suoi otto assessori si sono dovuti immediatamente confrontare. A partire dall’incubo dissesto, con le trasferte romane e palermitane dell’assessore al Bilancio e vicesindaco Guido Signorino, la richiesta accolta dal Ministero di avere la possibilità di redigere un nuovo piano di rientro, la visita dei tecnici dell’Anci che aiuteranno l’amministrazione a far chiarezza sui conti del Comune, il vertice con i deputati regionali e nazionali che hanno garantito impegno e collaborazione per rimettere in piedi la città.

Altro tema che ha prepotentemente attirato su di se i riflettori la processione della Vara. A pochi giorni dall’insediamento della nuova amministrazione esplosero le polemiche, prima per il poco tempo a disposizione che sembrava dovesse mettere a rischio la processione stessa, poi la forte presa di posizione dell’assessore alla Cultura Sergio Todesco e del sindaco Accorinti che fin da subito hanno improntato tutto il lavoro legato alla Vara all’insegna della legalità, della discontinuità rispetto a ciò che nel passato aveva caratterizzato la Vara nel modo sbagliato. Settimane di scontri a distanza soprattutto sulla stampa e sui social network tra l’assessore, i membri del vecchio Comitato Vara e l’ex assessore della giunta Buzzanca, Dario Caroniti. Alla fine però tutti hanno scelto la strada del buon senso, le polemiche sono state messe in soffitta, si è giunti ad una sorta di compromesso: l’amministrazione ha istituito,al posto del vecchio Comitato, una commissione storico-scientifica e un comitato tecnico organizzativo che, sotto la supervisione di un coordinamento composto da dirigenti di Palazzo Zanca, cureranno tutte le fasi che porteranno al 15 agosto. Dei due organismi fanno parte quasi tutti i componenti del vecchio Comitato Vara, una scelta che ha riportato tutta la vicenda sui giusti binari e che adesso dovrebbe dare i suoi frutti in termini di organizzazione, vista la grande esperienza di tutti i membri nominati.

Nei primi giorni era esploso il caos anche nei servizi sociali per alcuni servizi che stavano per scadere. L’assessore Nino Mantineo ha subito provveduto con una proroga, nel frattempo ha dato il via ad una serie di incontri con tutti gli operatori del settore per fare il punto della situazione e studiare il modello da far adottare alla città.

Un’altra emergenza scoppiata nelle scorse settimane ha obbligato l’amministrazione a prendere in mano subito anche il tema risanamento. La puntura di una zecca che ha fatto finire in ospedale un ragazzino del rione Cannamele, a Fondo Saccà, ha fatto toccare con mano al Sindaco Accorinti in quali condizioni vivono ancora tantissime famiglie in zone come quella tra via La Farina e Maregrosso. Il sindaco, dopo aver avviato insieme all’assessore all’arredo urbano Daniele Ialacqua immediati interventi di bonifica, è tornato più volte a trovare gli abitanti della zona. Direttamente da loro ha ascoltato quanti e quali sono i problemi da risolvere, ha attivato subito l’iter per restituire a quella gente condizioni di vivibilità degne di essere definite tali e ha contemporaneamente dato il via ad una task force a Palazzo Zanca tra i Dirigenti dei Dipartimenti competenti, Iacp, Messinambiente, che dovrà programmare gli interventi da effettuare in sinergia nelle zone più a rischio.

Un altro segnale di cambiamento l’amministrazione ha voluto imprimerla all’interno dell’Atm. Dopo la nomina del nuovo Commissario Domenico Manna, primissima nomina fatta dal Sindaco Accorinti, la scelta di non rinnovare il contratto in scadenza del Direttore generale Claudio Conte e di collocarlo d’imperio in ferie fino a metà agosto, cioè fino alla fine del contratto. Un allontanamento che senza dubbio è stato un segnale di discontinuità rispetto alle troppe cose che all’interno dell’azienda trasporti non hanno funzionato e che l’hanno ridotta allo stato in cui si trova oggi.

Il sindaco Accorinti si è occupato anche del Teatro Vittorio Emanuele, ha incontrato sindacati e lavoratori in protesta da mesi che invocano un cambio ai vertici, ha promesso che anche lì la svolta sarebbe presto arrivata. Pochi giorni fa infatti ha dato il via all’iter per la nomina del nuovo Presidente aprendo la possibilità di presentare i curricula a chi vorrà proporsi. Il termine scade il prossimo lunedì, tempi brevissimi per dare risposte immediate. La nomina del Presidente del Vittorio sarà fatta seguendo il regolamento che il Sindaco Accorinti ha messo nero su bianco per dettare i criteri da rispettare per le nomine dei rappresentanti del Comune nei vari enti. Tra i vari punti l’obbligo di informare l'amministrazione dell'eventuale appartenenza ad associazioni culturali o sportive, enti morali, Onlus, cooperative sociali, associazioni o logge massoniche, fondazioni e ad ogni altro genere di forme associative pubbliche e private, l’impossibilità di accedere a coloro che ricoprono cariche elettive nei Parlamenti europeo, nazionale o regionale siciliano, nei consigli comunale e circoscrizionali o che esercitino funzioni di governo a qualsiasi livello nelle stesse istituzioni, se non siano cessati dalle rispettive cariche almeno tre mesi prima della nomina stessa e l’impegno a garantire la presenza femminile nelle designazioni.

Ha riscosso un grandissimo successo l’iniziativa nata dall’appello alla collaborazione che l’amministrazione rivolge alla città dal primo giorno del suo insediamento: la pulizia delle spiagge “dal basso”. Centinaia di cittadini volontari si sono rimboccati le maniche e ripulito il litorale da nord a sud, fondamentale anche il contributo dato da Messinambiente. Su questa scia l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua ha avviato un nuovo corso mettendo insieme Amministrazione, dipartimenti comunali, Provincia, Messinambiente, Ato3, Vigili Urbani e circoscrizioni cittadine per il verde pubblico e il decoro urbano. Già progettati numerosi interventi, fondamentale sarà però il supporto di ogni cittadino di buona volontà.

In questo primo mese è però arrivato anche il ricorso contro il Sindaco Accorinti e il risultato elettorale del 9 e 10 giugno, il primo turno in cui Felice Calabrò non riuscì a centrare il quorum per soli 59 voti. Il primo cittadino, quel giorno stesso, ha chiesto un incontro al candidato sindaco de centro-sinistra, “voglio parlare con lui e guardarlo negli occhi” aveva detto Accorinti. Quell’incontro c’è stato, Calabrò non ha preso le distanze dai ricorsi e ha lasciato aperta la questione spiegando che deciderà solo in base a quelle che sarebbero le conseguenze per la città. Accorinti andrà avanti, ha promesso che non si lascerà condizionare da questa spada di Damocle sulla testa. Il primo mese, intanto, è archiviato.

(Francesca Stornante)

13 commenti

  1. sergio indelicato 25 Luglio 2013 12:53

    Il buon senso e l’indubbia onestà intellettuale del ns. Sindaco, non sono, secondo me , sufficienti da sole a poter risolvere tutte quelle problematiche che affliggono Messina che, incancrenitesi nel tempo, hanno portato le casse comunali vicine al tracollo. Sarà questione di tempo e se non arriveranno aiuti e provvedimenti esterni dall’attuale amministrazione, tutta la buona volontà possibile risulterà perfettamente inutile.

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  2. nulla di nuovo sul fronte occidentale

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  3. MessineseAttento 25 Luglio 2013 14:10

    E’ ovvio che i soldi devono arrivare dall’esterno, ma stia pur certo che Signorino, per ciò che dipende da lui, farà anche l’impossibile per il bene della città. Non solo per la sua onestà, ma anche per la sua riconosciuta professionalità.
    Oggi più che mai siamo in buone mani!

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  4. Io direi che sono trascorsi I PRIMI TRENTA GIORNI DEL SINDACO SIGNORINO visto che il Sindaco, QUELLO UFFICIALE, oltre a usare termini come BENE COMUNE e PULIAMO LA CITTA’ DAL BASSO non possiede alcuna qualità per amministrare una città di 250.000 abitanti.

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  5. CON IL VOLONTARIATO SI PUO’ FARE BEN POCO , DI COSA STIAMO PARLANDO DELLA PULIZIE DELLE AIUOLE ?? CIO’ NEGLI ANNI E’ STATO SEMPRE FATTO CON PIU’ O MENO PARTECIPAZIONE !!!! AVER ALLONTANATO IL DG CONTE DALL’ATM NON E’ STATA UNA SCELTA ATTENTA ANCHE PERCHE’ NON C’E STATO IL TEMPO PER VALUTARE L’OPERATO DELLO STESSO IN BASE A QUALE ELEMENTI E’ STATO ALLONTANATO ???
    VOGLIAMO SAPERE … !!! OGGETTIVI O SOGGETTIVI PER RISPONDERE A SETE DI GIUSTIZIALISMO CHE I CITTADINI INVOCANO AD OGNI COSTO ….???? A QUEI CITTADINI FORCAIOLI ?? MI FACCIA IL PIACERE!!!!OCCORRE BEN ALTRO !!!

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  6. E’ un mese MOLTO POSITIVO per la città di Messina, ritorna per merito di R E N A T O sindaco la passione e l’impegno, quelli più genuini finalizzati all’interesse generale, con molti giovani entusiasti di vivere personalmente una nuova stagione della politica, si fidano di R E N A T O sindaco. Francesca STORNANTE fa un elenco dettagliato di questo primo mese di R E N A T O sindaco, sono tutti punti molto consistenti, a dimostrazione della professionalità degli assessori scelti dal sindaco con la maglietta e i sandali francescani. Voglio sottolineare come sia improponibile il confronto fra SIGNORINO e MILORO, i due assessori al bilancio, dalle stelle di GUIDO alle stalle di ORAZIO, il professore ci darà a breve le cifre reali dei nostri debiti, scriverà un nuovo piano di riequilibrio, e ci mostrerà un percorso alternativo al dissesto, sarà poi il Consiglio Comunale a decidere in piena autonomia, assumendosi tutta la responsabilità politica, FINALMENTE ad ognuno il proprio ruolo istituzionale. R E N A T O sindaco si trova ad operare con un PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, il PEG 2013, istruito da COGLITORE, proponente CROCE, in assenza del CONSUNTIVO 2012, per comprendere cosa sia avvenuto realmente nell’anno finanziario di BUZZANCA/CROCE, gli è consentita esclusivamente una gestione provvisoria, nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell’ultimo bilancio approvato, il pluriennale 2012-2014. La gestione provvisoria impone a R E N A T O sindaco il solo assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente. Sono limiti di governo della città di cui dobbiamo tener conto, R E N A T O sindaco ha dichiarato di non averne paura, troverà il modo di amministrare insieme ad un Consiglio rinnovato nelle persone, ma spero soprattutto nella mentalità.

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  7. E manco da Sant’Elena

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  8. Sono esterefatto. Nessuno parla della spazzatura che ho trovato per strada. Nel quartiere Gazzi, degradato ma pur sempre vicino al centro, i sacchetti sono abbandonati per strada. Cacche di cane dappertutto ed una insana abitudine a tutto ciò. Persino durante una passeggiata nel viale S. Martino, nei pressi di Piazza Cairoli, ho trovato quelle che una volta avrebbero dovuto essere le fioriere piene di cartacce e rifiuti. E qui si parla di Vara e ancora di no ponte, con tutto il rispetto e la simpatia per il nuovo sindaco. Ripeto, sono esterefatto e molto amareggiato per le condizioni in cui ho trovato la mia città dopo un anno di assenza.

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  9. Rinnovamento ?!?!? Ma quando mai!!!
    Al massimo si è rinnovato la sua bicicletta per il resto non ha fatto un benemerito NIENTE
    Anzi proprio perché lui è più pulito ed onesto degli altri , sulla questione vara ha dimostrato il suo spirito di CAMBIAMENTO togliendo il Molonia ed il Celona e nominando al posto loro Molonia figlio e Celona figlio …….????!!! Rivogliamo un commissariooooooooooooo

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  10. non ti preoccupare tu hai Messina, l’ultima città d’italia e una delle ultime in europa, poi chiama il Che per salvarti

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  11. obiettivamente dico che un mese è ancora molto poco, ma gli inizi non sono entusiasmanti.Il passaggio dalla protesta ideologica al governo effettivo è duro e più difficile di quanto pensavano questi amici, che hanno vissuto nel mondo delle favole col… al coperto.

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  12. La migliore “PROPAGANDA” di guerra non avrebbe potuto scrivere un articolo migliore: il racconto del nulla rappresentato come una grande novità!

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  13. Da circa un anno non vado fuori da Messina, ma credo di non sbagliarmi nell’affermare che è la città più sporca d’Italia… Oltre la spazzatura, canonicamente intesa, il lordume è ovunque per le strade.
    I nuovi amministratori forse sono troppo impegnati negli uffici per vedere le condizioni in cui versano le strade della città. Ma, mi chiedo, prima di diventare tali hanno mai camminato per la città, o forse si sono mossi sempre in auto?
    Cos’è per costoro la vivibilità di una città se non, in primis, la libertà di camminare lungo marciapiedi sicuri, puliti, non dissestati e non invasi dalle auto…? Senza essere investiti costantemente dal nauseabondo olezzo proveniente da cassonetti non svuotati e non lavati, o dalle cacche dei cani…
    La pulizia non è forse il biglietto da visita di una comunità?
    Come vogliamo che i i turisti di passaggio possano sentirsi attratti dalla possibilità di trascorrere, magari l’anno successivo, un periodo, anche breve, nella nostra città?
    Le piantine infestanti sono diventate arbusti e, in alcuni casi, alberelli.
    Non un vigile urbano, nonostante il presenzialismo di facciata da parte del comandante del corpo, che irroghi sanzioni a chi sporca, o anche agli stessi “operatori” di ato e messinambiente che, durante le ore in cui dovrebbero lavorare alacremente e sudare senza guardare orario (quanto meno perché, persone “fortunate”, godono di una più o meno dignitosa fonte di reddito pagata da noi), è facile si trovino al bar o in sale giochi, o a svolgere le mansioni affidategli con una tale approssimazione da non poter non ingenerare rabbia e indignazione.
    Discorso analogo per amam e atm.
    Nelle aziende private, nonostante l’opprimente art. 18, le sacche di inefficienza e parassitismo prima o poi vengono eliminate.
    ACCORINTI, ti abbiamo votato in tantissimi con convinzione perché siamo sicuri dell’amore che nutri verso la città. Speriamo ti renda conto ben presto del fatto che alcuni mali, direttamente connessi alla natura umana, non sono guaribili, ma devono essere estirpati con decisione e coraggio, finché si è ancora in tempo. L’albero si può raddrizzare finché è ancora giovane, ma noi cittadini di trenta/quaranta/cinquant’anni non possiamo aspettare il cambiamento culturale che le nuove generazioni, se ben educate, certamente apporteranno. Abbiamo bisogno di risultati subito, o ce ne andremo.

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