Progetto umanitario “Cantieri sociali”: il resoconto del primo anno di attività

Progetto umanitario “Cantieri sociali”: il resoconto del primo anno di attività

Silvia Mondi

Progetto umanitario “Cantieri sociali”: il resoconto del primo anno di attività

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sabato 13 Giugno 2015 - 07:31

Giunge al termine il primo anno di attività del progetto promosso dall’Associazione Il Giardino di Luce, il Circolo Legambiente Messina e la Banca del Tempo Zancle Solidale di Messina. Presenti all’incontro l’ex esperto comunale ai servizi sociali, Rosario Ceraolo, ed il presidente del IV quartiere, Francesco Palano Quero

Un programma di attività portato avanti attraverso la sinergia di tre associazioni: Il Giardino di Luce, Circolo Legambiente e Banca del Tempo Zancle Solidale Messina. Il progetto “Cantieri Sociali” è un investimento importante, non solo finanziario, ma anche di tempo e di energia.

I gruppi sociali, entusiasti dei risultati finora ottenuti, continuano ogni giorno ad andare incontro alle esigenze dei cittadini, attraverso differenti attività, cercando di strappare un sorriso nei volti di anziani e bambini.

Ad aprire l’incontro, i saluti dell’ormai ex presidente Andronico, una figura importante e significativa per le associazioni, che, attraverso il suo valido contributo, ha permesso loro di puntare su una grande ed importante struttura, se pur dal punto di vista finanziario “traballante”. Non è stato facile, infatti, realizzare una vera e propria sinergia a 360 gradi tra i tre gruppi sociali; sinergia che ha riguardato non soltanto la gestione degli anziani, i tesseramenti e le attività di coordinamento, ma anche la fase di ristrutturazione dell’edificio, di pulizia e molto altro.

Numerose le attività dedicate agli anziani, ben giostrate dalle tre associazioni che si sono ottimamente suddivise i compiti.

In particolare, la Banca del Tempo Zancle Solidale di Messina ha dedicato ad essi uno spazio relativo all’alfabetizzazione informatica, dalla gestione della posta elettronica ai social network, e laboratori di decoupage. L’associazione ha inoltre incentivato l’iniziativa “Gli anziani si raccontano”: un progetto che mira alla raccolta di testimonianze che racchiudono antiche ricette, antichi mestieri e antiche esperienze di vita. L’idea sarà poi quella di trascrivere i preziosi racconti in modo che possano entrare a far parte di un significativo patrimonio culturale e storico. Interessante l’idea del “baratto” che avverrebbe all’interno di un armadio ricco di numerosi oggetti che potranno essere scambiati dagli utenti che decideranno di usufruire del servizio, in base naturalmente all’utilità. Da pianificare anche l’organizzazione di una biblioteca.

L’associazione Il Giardino di Luce ha pensato bene alla realizzazione di laboratori teatrali, all’apprendimento di differenti lingue e all’attuazione di attività che prevedono il contatto con la natura e molte altre i cui destinatari sono sempre bambini e anziani.

Infine, il Circolo Legambiente ha contribuito attivamente alla raccolta differenziata, al compostaggio, all’uso di detersivi biologici. Il prossimo passo riguarderà sicuramente l’uso di piatti e bicchieri biodegradabili, la riscoperta di giochi antichi e numerose gite ambientali.

A riscuotere particolare successo sono state però le giornate di ballo, sempre più richieste, e le gite fuori porta. Proprio da poco si è svolta infatti la gita presso il Forte San Jachiddu, resa possibile anche grazie alla collaborazione dell’associazione “Amici del Fortino”. Ogni singola attività, comunque, ha sempre coinvolto le tre associazioni che, collaborando insieme, sono divenute così un punto di forza per la struttura.

Presente ieri all’incontro anche l’ex esperto comunale ai servizi sociali, Rosario Ceraolo, il quale vede in questo progetto un’ottima tipologia di confronto con esperienze tra loro diverse, ed il presidente della IV Circoscrizione, Francesco Palano Quero che conosce bene i disservizi della Piazza circostante l’edificio e si rende disponibile per i cittadini per eventuali chiarimenti e soluzioni.

Un percorso fin qui ben delineato dunque e che mira a puntare sempre più in alto. A dimostrare il grande successo, riscosso dal progetto, sono state anche le parole di molti anziani o, come li definisce bene Quero, di “persone più grandi”, entusiaste di questa possibilità che hanno avuto e che permette loro di tornare a vivere in modo allegro e pulito. Possibilità offerta grazie all’impegno costante delle tre associazioni.

(Silvia Mondì)

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