Ciacci in protesta simbolica a Palermo, si profila un'emergenza drammatica. L'appello alla città

Ciacci in protesta simbolica a Palermo, si profila un’emergenza drammatica. L’appello alla città

Francesca Stornante

Ciacci in protesta simbolica a Palermo, si profila un’emergenza drammatica. L’appello alla città

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mercoledì 05 Novembre 2014 - 19:09

Il Sindaco e l'assessore Ialacqua invitano i cittadini a limitare il conferimento dei rifiuti indifferenziati nei cassonetti per non peggiorare la situazione. Neanche per oggi è arrivata l'autorizzazione a scaricare in altro sito dopo la chiusura di Mazzarrà, Ciacci in protesta simbolica a Palermo.

Un altro giorno è passato senza avere notizie. Dalla Regione ancora nessuna autorizzazione che dà la possibilità a Messina di poter scaricare i rifiuti in un altro sito, dopo la chiusura della discarica di Mazzarrà S. Andrea. Il Presidente Rosario Crocetta anche oggi ha assicurato al Sindaco Renato Accorinti che la situazione si sbloccherà al più presto, ma lo aveva fatto anche ieri e le rassicurazioni ormai servono a ben poco. Messina voleva evitare di piombare in una nuova emergenza rifiuti, ma a questo punto sarà inevitabile. Da ieri sera i mezzi hanno smesso di effettuare i servizi di raccolta, anche stasera e domattina resterà tutto fermo e la spazzatura che ormai quasi dappertutto ha riempito i cassonetti inizierà ad invadere strade e marciapiedi. Un’emergenza che poi costringerà Messinambiente a lavorare con il fiato sul collo, a potenziare risorse e uomini, un inutile spreco in un momento non certo roseo per l’azienda e per il Comune di Messina.

Il Sindaco Renato Accorinti e l’assessore Daniele Ialacqua invitano la cittadinanza a proseguire nello spirito di collaborazione avviato in questi giorni, limitando il conferimento dei rifiuti indifferenziati nei cassonetti, al fine di non accrescere le criticità determinate dall'attuale emergenza. Anche se, considerato che intanto sono trascorsi due giorni dallo stop, è impensabile che i messinesi possano continuare ancora a lungo a tenere l’immondizia dentro casa.

A poco è servito anche il viaggio a Palermo del commissario Alessio Ciacci che stamattina è partito per andare a difendere i diritti dei messinesi che in questo caso si trovano a pagare le conseguenze della mala politica dei rifiuti della Sicilia. Ciacci si è anche simbolicamente legato al portone di fronte alla Regione, un’azione forte di fronte al silenzio della Regione che rischia di condannare Messina ad una nuova e pericolosa emergenza rifiuti. Ma neanche questo è servito per avere delle risposte sui tempi per sbloccare questa situazione.

Non sono i lavoratori di Messinambiente ed i cittadini di Messina – dichiara Ciacci – che devono pagare l’inefficienza e la fragilità del sistema regionale di gestione dei rifiuti. Abbiamo interrotto la raccolta dei rifiuti a Messina e ogni giorno si accumuleranno circa 300 tonnellate di scarti a terra. E’ una situazione che rischia di diventare drammatica, pericolosa e estremamente costosa per la città. Messina vuole voltare pagina, puntare sulla raccolta differenziata ma siamo bloccati anche su questo perchè quasi tutti gli impianti regionali sono fermi. Sono a servizio della città di Messina, per la mia esperienza su Rifiuti Zero, da circa sette mesi ma adesso non riesco più ad accettare questa situazione. Non sarei voluto arrivare a questo ma credo che sia indispensabile a questo punto qualsiasi gesto anche eclatante per sbloccare questa situazione assurda e veramente pericolosa. Faccio un appello a tutti i Sindaci perchè diano forza alle loro richieste e si facciano protagonisti di un nuovo corso regionale nella gestione dei rifiuti verso la sostenibilità come la legge e l’ambiente ci impongono” dice Ciacci.

La trasferta di oggi è servita anche per chiedere l’istituzione di un tavolo regionale per la programmazione della gestione dei rifiuti che possa coinvolgere i sindaci delle principali città siciliane e le aziende pubbliche del settore che, come Messinambiente, ogni giorno devono fare i conti con troppe problematiche per organizzare alla cittadinanza servizi di qualità.

Questo però potrà essere il prossimo passo. Adesso è urgente sbloccare il problema discarica.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. Parlare a chi ignora è facile, diventa più complicato raccontare balle a chi conosce e si documenta.
    Il progetto rifiuto zero è pura utopia anche nei paesi del Nord Europa, dove la differenziata è ai massimi livelli di recupero delle materie prime seconde.
    La percentuale di indifferenziato e/o indifferenziabile è alta, la soluzione al trattamento di tale rifiuto esiste da tempo, ma a Messina conviene mantenere eterna emergenza.

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  2. Parlare a chi ignora è facile, diventa più complicato raccontare balle a chi conosce e si documenta.
    Il progetto rifiuto zero è pura utopia anche nei paesi del Nord Europa, dove la differenziata è ai massimi livelli di recupero delle materie prime seconde.
    La percentuale di indifferenziato e/o indifferenziabile è alta, la soluzione al trattamento di tale rifiuto esiste da tempo, ma a Messina conviene mantenere eterna emergenza.

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  3. maurizio gemelli 6 Novembre 2014 08:36

    Vergognoso,incarichi dopo incarichi,cambiano i nomi cambiano le facce,ma siamo sempre allo stesso punto,tutte le conseguenze di cattiva gestione le pagano sempre i cittadini,e nemmeno tutti ma solo quelli che come me 7 giorni fa hanno pagato la TARI,è una vergogna,è uno schiaffo alla dignità che ovviamente non tutti hanno.Collaborazione,collaborazione chiedeci di non mangiare più o di non consumare dedersivo e di usare i giardini per i bisogni fisiologici,non ci sono parole!!!!

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  4. maurizio gemelli 6 Novembre 2014 08:36

    Vergognoso,incarichi dopo incarichi,cambiano i nomi cambiano le facce,ma siamo sempre allo stesso punto,tutte le conseguenze di cattiva gestione le pagano sempre i cittadini,e nemmeno tutti ma solo quelli che come me 7 giorni fa hanno pagato la TARI,è una vergogna,è uno schiaffo alla dignità che ovviamente non tutti hanno.Collaborazione,collaborazione chiedeci di non mangiare più o di non consumare dedersivo e di usare i giardini per i bisogni fisiologici,non ci sono parole!!!!

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  5. maurizio gemelli 6 Novembre 2014 08:55

    Mi duole il cuore poverino!
    poveri cittadini che proprio ieri abbiamo pagato la TARI per sentirci dire:collaborazione,”non mangiate,non consumate dedersivi e per i bisogni fisiologici tornate ai giardini o all’aperta campagna” io da messinese posso solo dire VERGOGNAAAA

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  6. maurizio gemelli 6 Novembre 2014 08:55

    Mi duole il cuore poverino!
    poveri cittadini che proprio ieri abbiamo pagato la TARI per sentirci dire:collaborazione,”non mangiate,non consumate dedersivi e per i bisogni fisiologici tornate ai giardini o all’aperta campagna” io da messinese posso solo dire VERGOGNAAAA

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