I torrenti tornano a fare paura. A Bordonaro intasato il sottoposso di via I°Molino

I torrenti tornano a fare paura. A Bordonaro intasato il sottoposso di via I°Molino

I torrenti tornano a fare paura. A Bordonaro intasato il sottoposso di via I°Molino

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martedì 20 Settembre 2011 - 12:23

Nei villaggi la pioggia fa paura, i corsi d’acqua pronti ad esondare al primo violento nubifragio e gli allagamenti in città sono diventati la normalità

Sono stati sufficienti pochi minuti di violento acquazzone perché la città fosse ridotta letteralmente ad un pantano. Strade otturate, tombini intasati, sottopassi allagati. Momenti di paura per i torrenti a rischio, dove ancora non è stata avviata la preventiva attività di manutenzione che invece sarebbe stata necessaria e sacrosanta. Detriti accumulati nel torrente Santo Stefano hanno impedito all’acqua di defluire nel modo corretto, discorso analogo per Bordonaro, dove la situazione continua a rappresentare una bomba ecologica. Il torrente infatti è esondato creando pericolo e disagi agli abitanti di Contrada San Nicola, già danneggiata dal nubifragio dello scorso 1° marzo, dove sono stati vissuti momenti di panico. L’acqua e il fango hanno infatti raggiunto la centralissima Piazza Semiramide, come spiega il consigliere del III quartiere Massimiliano Minutoli. Situazione altrettanto pericolosa quella creatasi nel sottopassaggio di via I°Molino, unica via di accesso alle scuole elementari VI° Istituto comprensivo. Ad evidenziarne i rischi, oltre Minutoli anche il consigliere Claudio Cardile. Il pericolo è identico a quello verificatosi lo scorso anno, dove la grande quantità d’acqua caduta ha bloccato l’accesso al sottopasso.

Il forte acquazzone di ieri, aggiunge il consigliere Gioveni, ha messo letteralmente in ginocchio la viabilità all’esterno del plesso. Soltanto grazie al tempestivo intervento di una insegnante che, in attesa dei vigili del fuoco che non arrivavano mai, ha allertato un genitore intervenuto con un mezzo meccanico, l’albero è stato rimosso e la circolazione (a senso unico alternato) all’interno del sottopasso è potuta riprendere solo dopo il deflusso naturale dell’acqua nel terreno. Gioveni ricorda anche che già da diversi anni la problematica del sottopasso era stata ampiamente segnalata a Palazzo Zanca, ma nonostante l’impegno della preside che ha escogitato il doppio orario d’ingresso e d’uscita (8,00 – 8,20 e 13,10 – 13,30) per evitare l’imbottigliamento e gli ingorghi di auto (che tuttavia, seppur in tono minore, si riscontrano ugualmente), ancora non è stato attuato da parte del Comune alcun provvedimento risolutore.

Passa il tempo ma non cambiano i problemi.

2 commenti

  1. vorrei far notare il fatto che esiste l’avviso della protezione civile regionale di PREALLERTA, mentre sul (ridicolo) portale della protezione civile del comune di messina si legge NORMALITA’. nonostante le tragedie si continua con una negligenza vergognosa.

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  2. mi correggo. non preallerta ma “ATTENZIONE” (che è il gradino superiore, subito prima del preallarme). guardate qui ( http://www.regione.sicilia.it/Presidenza/ProtezioneCivile/documenti/documenti/lineeguidaidro_2010.pdf ) cosa significa e cosa dovrebbe essere già attivo da ieri.

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