No alla chiusura delle mense scolastiche. Sit in a palazzo Zanca

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mercoledì 28 Novembre 2012 - 10:19

Fortissimi i disagi che si avranno nelle scuole messinesi dove non sarà più possibile garantire l’orario pomeridiano e l’espletazione dei progetti connessi. Ricadute inevitabili si avranno anche sul personale scolastico che infatti stamattina era rappresentato da una delegazione che ha aderito al sit in

Sit in dei lavoratori delle mense scolastiche stamattina davanti a palazzo Zanca. La manifestazione è teminata alle 11 perché i lavoratori prendono servizio per assicurare i pasti alle 69 scuole servite.

La protesta è stata indetta da Filcams Cgil e da Flc Cgil Messina contro la chiusura del servizio che verrà sospeso a partire dal 20 dicembre.

La Cascina, l’impresa che in regime di proroga, ha garantito fino al 20 dicembre prossimo il mantenimento del servizio, nonostante la mancata indizione della nuova gara da parte della precedente amministrazione comunale, ha già avviato le procedure di mobilità per i 95 lavoratori impiegati.

Fortissimi i disagi che si avranno nelle scuole messinesi dove non sarà più possibile garantire l’orario pomeridiano e l’espletazione dei progetti connessi.

Ricadute inevitabili si avranno anche sul personale scolastico che infatti stamattina era rappresentato da una delegazione che ha aderito al sit in.

Carmelo Garufi, segretario generale della Filcams e Graziamaria Pistorino della Flc chiedono che il Comune individui una soluzione per il mantenimento del servizio e che si eviti così la perdita di posti di lavoro e di un servizio che nel solo mese di ottobre 2012 ha assicurato 69mila pasti agli studenti messinesi.

Quello odierno è solo il primo di una serie di sit in che verranno programmati, in attesa di un incontro col commissario del Comune, Luigi Croce. Ma fin quando non verrà fatta chiarezza sulle casse comunali, ipotizzare un futuro è arduo anche per loro.

Un commento

  1. si può individuare la soluzione: La CGIL fornisce le materie prime ed i lavoratori vanno a lavorare gratis.Forse sti sindacalisti non hanno capito che la casse sono vuote e senza “picciuli u preti non canta missa.”

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