De Luca: “E se abolissimo i rientri pomeridiani per risparmiare 400mila euro?”

De Luca: “E se abolissimo i rientri pomeridiani per risparmiare 400mila euro?”

Danila La Torre

De Luca: “E se abolissimo i rientri pomeridiani per risparmiare 400mila euro?”

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mercoledì 22 Agosto 2018 - 07:05

Il sindaco, che generalmente ha un piglio autoritario e ama assumere atteggiamenti da ‘sceriffo’, come qualcuno gli rimprovera, stavolta vuole coinvolgere i cittadini nella decisione su rientri e buoni pasto

Siete d’accordo ad abolire i due rientri pomeridiani degli uffici municipali e delle società partecipate ed aprire anche il sabato mattina?” A rivolgere la domanda è il sindaco Cateno De Luca, che attraverso la sua pagina Facebook chiede ai cittadini di esprimersi in merito.

L’obiettivo del primo cittadino è quello di tagliare le spese, estendendo l’orario di lavoro settimanale sino al sabato e tenendo chiusi gli uffici comunali di pomeriggio in modo da non dovere pagare il pasto ai dipendenti nei due giorni di rientro.

“Attualmente – spiega De Luca nel suo post – il Comune e le società partecipate spendono oltre 400 mila euro l’anno in buono pasto per gli impiegati che fanno i due rientri pomeridiani. Statisticamente i rientri pomeridiani degli uffici municipali – ore 15:00 – 18:00 – coincidono con gli orari dei lavoratori del settore privato. Se aboliamo i due rientri pomeridiani risparmiamo anche 400 mila euro”

Il sindaco specifica che “i buoni pasto sono obbligatori se si fanno i rientri pomeridiani per come previsto dai contratti collettivi di lavoro” e dunque l’unico modo per tagliare questa spesa è abolire il turno pomeridiano. Il buono pasto dei dipendenti comunali vale 7 euro, di cui 1/3 è pagato dagli stessi lavoratori, i quali hanno la possibiltà di utilizzare il ticket per la spesa in alcuni supermercati convenzionati.

Il Contratto Collettivo Nazionale non vieta questa possibilità ma obbliga semplicemente il dipendente pubblico a svolgere 36 ore settimanali. Infatti, c’è già a Palazzo Zanca chi ha chiesto e ottenuto di prolungare la settimana lavorativa sino al sabato, rinunciando al turno pomeridiano e ai buoni pasto.

De Luca, che generalmente ha un piglio autoritario e ama assumere atteggiamenti da ‘sceriffo’, come qualcuno gli rimprovera, stavolta vuole coinvolgere i cittadini nella decisione: “Cosa ne pensate? Attendo vostri commenti!”, scrive.

E sull’argomento i messinesi sembrano dividersi.

“ Io sono di solito dalla tua parte, ma caro sindaco quando dici qualcosa, ti invito ad informarti meglio, i buoni pasto sono per le spese per le famiglie, poi li possono usare anche per mangiare, non sparare sempre a zero, informati meglio Prima…” commenta un cittadino.

Signor sindaco non sono d'accordo, perché lavorando dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20 mi viene comodo andare alle 15 per risolvere qualsiasi esigenza, e come me tante persone lavorano con questo orario, quindi non avrei mai il tempo per andare negli uffici pubblici, perché lavoro anche il sabato”, commenta un altro cittadino.

“Adesso stiamo sfiorando il ridicolo… Gli sprechi, i finti malati tutto quello che volete va benissimo … Ma non esageriamo già di disservizi ne abbiamo tanti evitiamo certe proposte.. O cmq formuliamole meglio.. Si può proporre ma per uffici non aperti al Pubblico” è l’opinione di un altro cittadino.

Non mancano comunque anche i pareri favorevoli.

“Io sono favorevole. Sindaco si potrebbe prevedere una diversa distribuzione degli orari: per assicurare l’apertura pomeridiana in due giorni settimanali: uno solo dei dipendenti a turno ritarda l’ingresso al lavoro quel giorno a settimana in modo da coprire le proprie ore di lavoro ma di non aver bisogno del buono pasto perché non cumula le ore che fanno scattare l’obbligo, e allo stesso modo, sempre, a turno chi non fa pomeriggio quella settimana copre invece l’apertura del sabato. In questo modo si garantisce la possibilità di avere l’ufficio aperto il pomeriggio e anche il sabato. Non ho però idea se il CCNL preveda questo genere di organizzazione oraria”, scrive una cittadina.

Le fa eco un’altra cittadina: il rientro pomeridiano non serve a chi lavora nel privato, soprattutto nei negozio, quindi non sarebbe male se il sabato si potesse usufruire dei servizi comunali…

La proposta social del sindaci De Luca è destinata a far discutere, il dibattito dunque è aperto e sicuramente non mancherà l’intervento dei sindacati.

DLT

9 commenti

  1. Decida lui, cosa è meglio fare, l’importante è che le funzioni essenziali alle attività pubbliche non rallentino. Per il resto, il Sindaco solleciti una risposta sul piano di riequilibrio visto che la situazione economica non è gestibile e che si è bloccati nella predisposizione degli atti conseguenti.

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  2. Chiudi anche il comune così risparmiamo anche il tuo stipendio.Messinesi ancora non avete visto nulla ?

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  3. MessineseAttenta 22 Agosto 2018 08:57

    Evito di commentare le sciocchezze dei “pareri” dei cittadini, ma De Luca dimostra di non conoscere i contratti e spara un’altra boutade.
    La modifica della organizzazione del lavoro DEVE essere concordata con i Sindacati, i quali devono ricevere il mandato dai lavoratori per approvare.
    Inoltre, tornare a lavorare di sabato farebbe aumentare i giorni di ferie.
    Come può pensare di avere H24 a disposizione i Dirigenti se, poi, i Dipendenti sono disponibili fino alle 14.00?
    Nessuno può essere obbligato a rimodulare il suo orario per coprire anche il pomeriggio, per giunta senza buoni pasto.
    Va bene che i viddani sono presuntuosi e si credono furbi, ma pensare di avere a che fare con degli imbecilli dimostra la loro grettezza e xxxxxxxxx!!!

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  4. libero professionista 22 Agosto 2018 09:29

    Si può valutare, parzialmente.
    Un buon numero di impiegati comunali risiede in provincia ed oltre (Milazzo, Taormina, addirittura anche Reggio Calabria e zone del catanese).
    Quindi preferisce due pomeriggi di lavoro ed è comprensibile,

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  5. A questo punto mi sfugge il perché sia stato impedito il referendum sulla dismissione o meno del tram.
    Ma oramai siamo entrati nell’epoca della politica su Facebook.

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  6. Signor Sindaco e se uno volesse sposarsi di pomeriggio? nei giorni di apertura pomeridiana è gratis , nei giorni di apertura senza rientro costa 100 euro e se uno volesse sposarsi di sabato ne volete 300. Considerando che comunque non dovreste far pagare per sposarsi perchè dovrebbe essere a mio avviso un bene per la città sposarsi e portare avanti quel poco di Messina che resta. Giro a Lei la domanda . E SE UNO VUOLE SPOSARSI DI POMERIGGIO E VUOLE RISPARMIARE I 100 EURO NEI TEMPI CHE CORRONO.

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  7. MessineseAttenta 22 Agosto 2018 11:54

    E cosa diavolo c’azzecca con i sabati lavorativi?

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  8. Chiedere il parere dei cittadini su questioni anche complesse, che riguardano la gestione del personale tramite Facebook potrebbe sembrare corretto e democratico ma per me è sbagliato.
    E’ una presa per i fondelli.
    Viceversa sarebbe stato utile conoscere il parere delle persone che vivono quotidianamente la città e la sua viabilità.
    Se avesse chiesto il parere sul tram ai cittadini, con un referendum ufficiale, sarebbe stato però vincolato dalla probabile bocciatura della sua idea.
    Diciamo allora che siamo democratici a fasi alterne e senza troppi vincoli.

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  9. Un altra giornata trascorsa ad essere additati! Questi fannulloni TUTTI! che fanno anche il rientro! Evidentemente TUTTI ci si gratta la pancia! Capitolo RICCO BUONO Pasto, premessa: e previsto da contratto e rispetto ad altri lavoratori e un piccolo privilegio (onde evitare “risposte da Pinco pallini..) ma rispetto a ciò che artatamente e strumentalmente si vuol far credere non si fa ALCUNA SPESA. 2 sono i buoni pasto da 7 euro che una volta tassati si riducono a 5,15. Poniamo che non vada al bar, sono una poveraccia ( che è poi la verità..) e porto qualcosa da casa spendendo circa 3 euro. Restano 2 euro a buono pasto che moltiplicati per gli 8 mensili fanno l importantissima cifra di euro 16. Questa è la reale situazione. Saluti.

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