Il Pd conclude i Forum ed è pronto alla Conferenza programmatica

Il Pd conclude i Forum ed è pronto alla Conferenza programmatica

Rosaria Brancato

Il Pd conclude i Forum ed è pronto alla Conferenza programmatica

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sabato 12 Gennaio 2013 - 17:14

Conclusi oggi con un documento finale i lavori del Forum del Pd, in vista della Conferenza programmatica cittadina del 18 e 19 gennaio. "Non abbiamo lavorato ad un programma elettorale ma alle linee guida per una città che vuole cambiare" spiega il segretario cittadino Grioli "e per farlo dobbiamo fare sistema, fare squadra".

“Non abbiamo lavorato ad un programma elettorale ma per elaborare le linee guida per cambiare questa città”, con queste parole il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli ha sintetizzato il lavoro svolto fin qui dai Forum sul Sistema città che si sono conclusi oggi al Palacultura e che hanno fatto da piattaforma alla Conferenza programmatica cittadina del partito in programma il prossimo fine settimana.

I Forum si sono snodati con un sistema semplice, affrontando, insieme alle categorie, alle forze sociali, ai sindacati, alle associazioni, le singole tematiche e criticità di una città ormai allo stremo ma purtroppo anche senza una prospettiva diversa, quale invece il Pd vuol puntare a costruire. Uno dei nodi fondamentali affrontati infatti è stata proprio la “ pessima cultura di governo della cosa pubblica- si legge nel documento conclusivo- da un perverso rapporto tra governanti e governati, da una cultura clientelare che non lascia spazio ad una visione di futuro fondata su obiettivi di sviluppo. Il tessuto imprenditoriale è poco dinamico e scarsamente incline al rischio e all’investimento e portato più alla rendita ed all’investimento sicuro”.

Una simile cultura che ormai permea ogni strato della società ha di fatto causato lo stato attuale della città che sembra non riuscire più a trovare la forza per alzarsi, anche perché fin troppo abituata a dipendere dal pubblico, dalla manna dal cielo che un facile sistema clientelare utilizza per non risolvere i problemi ma rendere schiavi dal bisogno i propri cittadini-votanti.

Quanto alle prospettive i lavori del Forum hanno rilevato ad esempio quanto il dibattito sul Ponte sullo Stretto, “abbia messo un tappo sulle prospettive strategiche della città che non ha saputo progettare un futuro, aspettando l’opera salvifica e risolutiva di tutti i problemi. Nel frattempo Messina città di mare ha perso tutte le sue prerogative di città marinara. La cantieristica navale ha subito un grave ridimensionamento associato allo svuotamento delle attività dell’Arsenale Militare.Il rapporto città-mare non è decollato per via di ampie aree soggette ad occupazione abusiva dei litorali e il crocierismo non assicura un impatto forte sull’economia per l’assenza di strategie”.

Nel frattempo, aspettando il Ponte Messina è rimasta isolata dal punto di vista dei trasporti e delle infrastrutture. L’analisi di tutte le criticità, comprese quelle che riguardano la crisi di Palazzo Zanca ed il rischio dissesto nonché l’incapacità dell’Ente di gestire i servizi, unico “compito” rimasto, non hanno però impedito la voglia di mettere nero su bianco le proposte per un “Nuovo sistema città”, che sarà appunto al centro della Conferenza programmatica cittadina.

“Abbiamo contestato il vecchio modo di far politica, troppo autoreferenziale e legato ad un altro modo di gestire il pubblico- spiega Grioli- adesso dobbiamo pensare a come cambiare. C’è un solo modo, imparare a fare sistema, fare squadra, senza più conflitti ma pensando alle nostre eccellenze, al Cnr, al mondo privato, ai cervelli che emigrano. Dobbiamo recuperare la bellezza della nostra città. Il Comune da Ente erogatore di pessimi servizi deve tramutarsi in centro strategico di progettualità. E non dobbiamo dimenticare la cultura. Torino da città delle auto è diventata la città della cultura. Anche noi possiamo fare altrettanto”.

Tra l’altro Messina ha buone basi, con un patrimonio storico, culturale ed artistico invidiabile e che è proprio al fianco del patrimonio paesaggistico. Basterebbe solo unirli in “matrimonio”. Come si legge nel documento conclusivo, ricordare che “le infrastrutture materiali sono importanti quanto quelle immateriali”.

Dalle infrastrutture vere e necessarie al sistema portuale, dalla spinta al crocierismo all’affaccio a mare passando per la Fiera, fino alla Rada San Francesco da liberare dagli approdi, sono tutti i punti affrontati dalle giornate del Forum e finiti nella piattaforma che sarà oggetto di discussione nella Conferenza programmatica cittadina del 18 e 19 gennaio.

“Cosa è mancato in questi anni? Messina ha vissuto la sua crisi peculiare nella crisi italiana, ha dato prova di incapacità a rappresentarsi con una classe dirigente orgogliosamente in grado di imboccare il cambiamento. Egoismi, piccoli scontri tra istituzioni, gelosa conservazione di miseri privilegi e assenza di lavoro di squadra spesso conseguenza di uno scarso senso di comunità che antepone il proprio tornaconto elettorale, economico e di visibilità a discapito della crescita di una realtà collettiva”. Un’analisi lucida, corredata da una serie di linee guida e proposte che riguardano sia la “coscienza” che le cose da fare per ridare decoro, bellezza, occupazione, sia i progetti, piccoli e grandi che il Pd vuol portare all’attenzione dei messinesi e che partono dalla necessità di “tornare a fare squadra”. Vedremo in che modo le tante idee potranno tradursi in un programma da sottoporre ai cittadini per le amministrative di primavera. Oggi il simbolo della realtà è la vertenza Triscele, frutto di un bacio mortale tra l’imprenditoria messinese assistita e la politica assistente. E’ stata quest’alleanza che ha devastato il territorio.

“Dobbiamo chiudere col passato- conclude il segretario cittadino- dobbiamo pensare ad imprese che investano sul territorio, non che speculino. Imprese che determino il cambiamento e non lo blocchino. Noi difenderemo i lavoratori Triscele perché vogliamo difendere la città. Si sono persi tanti marchi-simbolo, come la Birra Messina, ma anche i Molini Gazzi, la Rodriquez. Marchi che sono scomparsi e che rappresentano la storia e la tradizione della città. E’ da qui che dobbiamo ricominciare chiudendo col passato”.

Per farlo non basterà chiudere una porta, ma occorre una rivoluzione culturale e di costume prima ancora che nei metodi.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Chiudere con il passato certo, ma che questo non sia dimenticato per evitare di ricadere sugli stessi errori.
    Abbiamo troppo spesso sentito queste parole: abbandoniamo il passato e guardiamo avanti.
    E purtroppo abbiamo troppo spesso abbandonato il nostro sguardo al futuro, perchè coloro che rappresentano il passato ed haimè il presente e non oso pensare il futuro, hanno fatto sì che i nostri figli oggi e sicuramente domani anche noi, prendiamo le nostre valige per andare via.
    Voi avete in mano l’ultimo cerino di speranza, ma l’esile fiammella e troppo debole rispetto allo scirocco ed alla tramontana.

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  2. boh…………
    mah…………
    una cosa e’ sicura……
    da almeno 40 anni……abbiamo politicanti da 4 soldi………

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  3. ART.21 COSTITUZIONE. Giuseppe GRIOLI ha destinato i FORUM per ripassare il vecchio modo di fare politica del PARTITO DEMOCRATICO messinese. Nulla di nuovo sotto il cielo della nostra città, conosciamo bene l’apparato del PD, in questi mesi una macchina efficientissima per raccogliere consenso elettorale di scambio, sarà in grado di vincere le prossime elezioni amministrative? Non sarà facile per GENOVESE, ci sono in campo tre movimenti aggueritissimi, RESET, MOVIMENTO 5 STELLE,e l’associazione dei movimenti intorno alla candidatura di Fabio MAZZEO, che stanno raccogliendo molto consenso, soprattutto fra i giovani. La proposta politica e programmatica del PD è confusa, come lo è stata l’opposizione a Peppino BUZZANCA. Il PD tace sull’organizzazione del lavoro e l’organigramma di palazzo Zanca, tace sul nuovo piano regolatore, tace sui servizi sociali, si distingue solo per una difesa ad oltranza del sistema delle coooperative, tace sulla raccolta differenziata, tace sul futuro di ATM, tace sull’evasione di tributi e oneri di ogni tipo, o meglio parla di tutto ma dice cose scontate, eppure hanno in mano i bilanci, conoscono i meccanismi della macchina comunale, hanno esperti in ogni settore, ma mai una cifra e una proposta dettagliata. Il voto di opinione si sta allontanando dal PARTITO DEMOCRATICO, la sua forza è l’apparato, sempre più vecchio.

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  4. CastorinaCarmelo 12 Gennaio 2013 22:54

    Giuseppe Grioli è la nostra speranza per una Messina migliore per una politica migliore è il migliore nel “PD”.
    Giuseppe continua così: non farti incantare dalle sirene “Genovesi” tu sei di Zaffaria; sei uno di noi appartieni al popolo…. i tuoi amici sono benzinai, impiegati dell’ENEL, insegnanti e piccoli commercianti onesti, compagne di Tremestieri che lavorano nei CAF che aiutano gli anziani nel disbrigo delle pratiche.
    Resta sempre con l’animo proletario e vedrai che la gente ti saprà sostenere.
    Mettiti la cera nelle orecchie come ha fatto “ULISSE” ai suoi compagni: quando giunse nell’isola delle sirene “Genovesi”…..

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  5. che lavoro fà e che titoli ha??cominciamo ad analizzare le persone in questi termini

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  6. ART.21 COSTITUZIONE. “Cosa è mancato in questi anni? E’ la domanda che si è fatta Giuseppe GRIOLI del PARTITO DEMOCRATICO. Posso rispondere con sicurezza cosa non è mancato in questi anni, la SUBALTERNITA’ ai dirigenti di palazzo Zanca. Ho spesso affrontato questo tema, che ho riassunto nella domanda: CHI GOVERNA MESSINA, LA POLITICA O LA BUROCRAZIA? A distanza di anni, nella seduta di martedì 8 gennaio, il Consiglio Comunale, purtroppo quasi alla fine del suo mandato, si è svegliato dal torpore e vuole mettere mano all’ORGANIGRAMMA, dopo che Luigi CROCE ha ritirato la delibera sulla questione, comprendendo che dovrà essere il prossimo Sindaco, forte del mandato popolare, a rivoltare come un calzino, una delle palle di piombo, al piede della produttività ed efficacia dell’organizzazione del lavoro degli uffici comunali. NON TOCCA A QUESTO FALLIMENTARE CONSIGLIO MODIFICARE UN BEL NULLA, MA L’ORGANIGRAMMA DOVRA’ ESSERE UN PUNTO PROGRAMMATICO DEI CANDIDATI SINDACI, ANCHE PER EVITARE, DOPO LE ELEZIONI, L’OPPOSIZIONE DI CHI SGUAZZA NELLO STATUS QUO. Bisogna dare atto a Giuseppe CAPURRO, come è noto non è del PD, di aver affrontato la questione, con parole durissime nei confronti dei dirigenti. I due link sono uno stralcio del resoconto della seduta consiliare.
    http://img571.imageshack.us/img571/4761/organigramma1.png
    http://img801.imageshack.us/img801/8065/organigramma2.png
    Interessanti sono l’attacco durissimo del Consigliere Gaetano CALIO’ a Romolo DELL’ACQUA, che prima o poi dovrà rendere conto dell’abnorme evasione ed elusioni dei tributi, e la difesa di Ferdinando COGLITORE, rappresentato come salvatore di palazzo Zanca.

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