Quei siciliani che dicono no alla donazione degli organi. Trapani, Enna e Messina le più virtuose

Quei siciliani che dicono no alla donazione degli organi. Trapani, Enna e Messina le più virtuose

Redazione

Quei siciliani che dicono no alla donazione degli organi. Trapani, Enna e Messina le più virtuose

lunedì 31 Ottobre 2022 - 09:12

Il commissario dello Stato per la Regione Siciliana scriverà ai Comuni e alle Prefetture per sensibilizzare i cittadini

Una nota indirizzata a tutti i sindaci e ai commissari dei Comuni e ai prefetti delle nove province siciliane per porre in essere “ogni utile iniziativa volta a implementare l’azione degli uffici di Stato civile impegnati nella cura degli specifici adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia di donazione di organi”.

E’ quanto concordato in un incontro tra il commissario dello Stato per la Regione Siciliana, Ignazio Portelli, e il coordinatore del Crt Sicilia, Giorgio Battaglia, per contrastare l’opposizione alla donazione di organi registrata negli uffici anagrafe della nostra isola al momento del rinnovo o rilascio delle carte d’identità. 

“Un risultato poco confrontante – scrive il commissario dello Stato – che evidenzia ampi margini di manovra per azioni di sensibilizzazione, verifica e controllo dei sottesi adempimenti amministrativi ed assicurare alla nostra Regione un buon livello di attuazione delle norme in materia di donazione”.

Nella nota si sottolinea come “l’obiettivo del rafforzamento del sistema assume maggiore rilevanza in quanto la disciplina nazionale sul silenzio-assenso alla donazione degli organi è ancora oggi inapplicata non essendo stato emanato il previsto documento ministeriale di attuazione”.

Il 42 % dei siciliani dice no

Alla data del 29 ottobre, le dichiarazioni di volontà registrate negli uffici anagrafe dei Comuni siciliani sono 891.658, di queste 520.502 (58,4%) sono di consenso e 371.156 (41,6%) di opposizione. 

Battaglia commenta: “Accogliamo con grande calore l’iniziativa del commissario dello Stato, sensibile all’alto valore etico e civile della donazione di organi, presupposto essenziale per gli interventi di trapianto cui è legata l’aspettativa di tanti pazienti affetti da insufficienza terminale d’organo. Diventa sempre più importante un “Sì” espresso al comune dopo una serena riflessione, che scegliere in un momento di dolore dietro le porte di una rianimazione”.

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