Zaccone: La giunta deponga la matita blu e legga bene lo Statuto di Tao Arte

Zaccone: La giunta deponga la matita blu e legga bene lo Statuto di Tao Arte

Zaccone: La giunta deponga la matita blu e legga bene lo Statuto di Tao Arte

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giovedì 10 Agosto 2017 - 07:24

In una nota relativa al caso Dalai Lama l'amministrazione punta il dito contro l'ex presidente dei revisori dei conti Dario Zaccone, contestandogli di sconoscere la differenza tra Fondazione classica e Fondazione di partecipazione. Di seguito la replica dell'interessato.

"Prendo atto che al Comune di Messina c'è comprensibile nervosismo, tale da esporsi così tanto (non si capisce bene chi sia l'estensore, ma credo di riconoscerne la penna) fino al punto di tirar fuori la matita blu. Ne deduco quindi che deve essere un Professorone. Peccato però che gli sfugga o forse no più di un particolare. Per iniziare, al fine di qualificare una "Fondazione di partecipazione" è necessario che l'atto costitutivo e lo statuto posseggano, alcune caratteristiche di struttura dell'atto. Ne cito solo una per tutte secondo la quale la denominazione deve specificare la definizione della natura dell'ente, (quindi deve essere scritto obbligatoriamente che non trattasi di fondazione tradizionale "….. è costituita una Fondazione di Partecipazione denominata ecc…") Di seguito, riporto tuttavia gli altri elementi necessari a qualificare una Fondazione di partecipazione che devono essere contenuti nei documenti citati. (Fonte fondazione notariato http://elibrary.fondazionenotariato.it/articolo.asp?art=06/0609&mn=3)

1) qualificanti specificamente l'ente quale fondazione di partecipazione quali:

· la pluralità dei soggetti fondatori (sono possibili, anzi naturali, adesioni successive;

· la definizione della natura dell'ente;

· la struttura, articolazione degli organi e relative norme di funzionamento (nella fondazione di partecipazione a differenza che nella fondazione classica i fondatori partecipano attivamente alla vita della fondazione, determinandone le scelte operative e strategiche);

· la formazione progressiva del patrimonio, la varietà degli apporti possibili per natura, entità e tipo del diritto conferito, anche con atti di dotazione successivi; è opportuna e rilevante per la vita dell'ente, la distinzione tra apporti patrimoniali al fondo di dotazione ed al fondo di gestione, apporti definitivi e apporti attributivi di diritti temporanei;

· gli equilibri gestionali e decisionali che possono essere proporzionati all'entità degli apporti (la democraticità, ove ritenuta necessaria, può essere garantita da pareri e decisioni consultive e/o nomine neutrali per esempio nel caso dei revisori);

2- necessari e/o opportuni al fine del procedimento di riconoscimento quali:

· la definizione dell'ambito territoriale e delle materie in cui la fondazione opera, la previsione della delega a soggetti determinati per i relativi adempimenti, l'apposizione di vincolo al fondo di dotazione, la congruità del patrimonio allo scopo – entità minima; l'indipendenza della nomina del revisore;

3- resi necessari e/o opportuni per la presenza di enti pubblici tra gli enti fondatori quali:

· la necessaria ricostruzione e indicazione dell'iter interno per l'assunzione delle delibere di adesione e dotazione dell'ente e dell'iter per definire la nomina dei membri degli organi;

4- resi necessari e/o opportuni in considerazione di quanto disposto da normative specifiche quali:

· la necessità di ottemperare a indicazioni previste dalle disposizioni in materia di Onlus, o da decreti ministeriali in materia di partecipazione dei Ministeri stessi ad enti privati quali fondazioni, o a clausole sulla devoluzione dei beni in caso di trasformazione o scioglimento previste nelle dette, o altre, normative di settore.

Per non tediare i lettori, e facilitarle le operazioni di riscontro, allego lo statuto della Fondazione che purtroppo non si trova, come invece dovrebbe essere, nel sito della fondazione. Sarà il Professore che ha scritto la nota dell’amministrazione dopo un’ attenta lettura a valutare l'uso migliore della sua matita blu, se quindi utilizzarla per me o per se.

Dario Zaccone.

7 commenti

  1. l’assessore signorino, già scaricato a suo tempo da accorinti e relegato da vice sindaco e assessore al bilancio ad assessore del nulla avrebbe dovuto averela dignità politica di dimettersi allora e invece ce lo troviamo ancora al municipio a corregere compiti, non all’università dove dovrebbe.

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  2. Che giunta di insopportabili presuntuosi ed arroganti. Fermo restando tutto il mio rispetto per il Dalai Lama (che non è devozione), se accorinti vuole insignirlo di tutte le mich…ate che vuole lo può fare purché non utilizzi fondi e risorse logistiche della collettività che, tra l’altro, ormai non rappresenta più in maggiornaza (almeno quelli che osservano la realtà e non i beoti che si bevono le sue incredibili fandonie. Per inciso, per i bilanci ancora non presentati, siamo stati ancora una volta commissariati…).

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  3. Ricorderei al Dottore Zaccone, che i risvolti che interessavano le sue vicende giudiziarie e parliamo di intervento della magistratura non di pura polemiche come in questo caso, non lo mettendo nelle condizioni di banchettare chicchessia. Chi ha buona memoria penso non abbia dimenticato lo stridio del suo delicatissimo incarico con le sue vicende giudiziarie.
    Ognuno ha il diritto di dire la propria, ma il dubbio che talune stoccate nascano da vecchi rancori resta.
    Mi piacciono i pareri super partes.

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  4. MessineseAttenta 10 Agosto 2017 16:03

    La penna è quella del marchigiano miracolato.

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  5. quindi secondo lei visto che il dottor Zaccone è indagato non può parlare ? a parte che in Italia vige la presunzione di innocenza, ovvero che sino a sentenza definitiva, i gradi di giudizio sono tre, si presume che l’imputato si innocente, ma da quando una persona interessata da un’indagine non può parlare in un pubblico contesto ?

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  6. Ma quanto è bravo!

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  7. Rilegga. Ho solo detto che non sono certo della sua imparzialità, non ho mai detto che non potesse parlare.
    Questo lo sta affermando lei.

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