Raccolta differenziata a Villafranca. C'è chi va a Saponara e Ortoliuzzo per non adeguarsi

Raccolta differenziata a Villafranca. C’è chi va a Saponara e Ortoliuzzo per non adeguarsi

Antonella Trifiro

Raccolta differenziata a Villafranca. C’è chi va a Saponara e Ortoliuzzo per non adeguarsi

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venerdì 17 Aprile 2015 - 14:40

E' una storia che si ripete: man mano che i comuni attuano la raccolta differenziata i cittadini meno propensi ai cambiamenti pensano di risolvere il problema gettando la spazzatura in quelli confinanti, a discapito del decoro degli altri e del rispetto di chi vi abita

Il metodo della raccolta differenziata si sta pian piano attuando in tutti i comuni tirrenici. Una mancanza di orientamento è fisiologica all'inizio per ogni cittadino. Molti reagiscono a questo cambiamento pensando bene di non differenziare fino a quando si può ancora gettare l'immondizia nei comuni limitrofi che non hanno attuato il metodo della raccolta differenziata. Un sistema che indubbiamente lascia il tempo che trova, in quanto presto o tardi tutti dovremmo abituarci e soprattutto civilizzarci.

Così a turno tutti i comuni interessati hanno visto aumentare la quantità di indifferenziato conferita entro i propri confini non appena nel comune vicino si attivava il metodo della differenziata. Una questione legata sicuramente al livello di civiltà di una parte della cittadinanza. Quella parte che preferisce gettare l'indifferenziato nei comuni di Saponara o a Messina, nelle zone di confine tra Villafranca e la città, generando una situazione di degrado con l'accumulo di cataste di rifiuti.

Nulla di nuovo, secondo quanto spiega l'assessore alla Manutenzione del comune di Villafranca, Tito Costa. "Quando fu avviata la raccolta porta a porta nei comuni di Rometta e Spadafora avevamo già visto come la quantità di indifferenziato fosse aumentata nel nostro comune. Per questo motivo non mi sento di escludere che alcuni cittadini di Villafranca non si siano ancora abituati al nuovo sistema. Il nostro dovere – prosegue Costa – è quello di garantire a tutti i nostri cittadini la possibilità di effettuare la raccolta differenziata".

A Villafranca è attivo anche il centro di raccolta comunale, dove i cittadini possono andare a conferire personalmente i propri rifiuti, chiaramente sempre attenendosi al metodo della differenziata.

"In collaborazione con i vigili urbani del comune di Villafranca – conclude l'assessore Costa – abbiamo anche messo in atto delle sanzioni per l'abbandono di rifiuti sul suolo pubblico".

Secondo Costa si tratta comunque di un fenomeno che si sta affievolendo, anche in relazione all'aumento del materiale differenziato che si sta registrando. Così come alcuni "brutti vizi", come gettare l'umido nei sacchi non idonei, con il tempo tendono a diminuire.

Ad ogni modo il giudizio da parte dell'amministrazione rimane positivo: "Siamo fiduciosi e riteniamo che l'opera di sensibilizzazione debba continuare, affinché tutti i cittadini imparino al meglio a differenziare i rifiuti, anche in vista dell'afflusso estivo".

L'estate sarà infatti un banco di prova per tutti i comuni che hanno intrapreso il sistema della raccolta porta a porta, in quanto si tratta di un periodo che, con l'arrivo dei villeggianti, richiederà di certo un maggiore controllo e impegno da parte degli organi preposti, affinché non si smarrisca il senso del decoro e della civiltà.

4 commenti

  1. Sulla carta è tutto bello e decoroso. Di fatto, però, va vista anche l’altra faccia della medaglia: la raccolta porta a porta non è il massimo della civiltà e del decoro. C’è chi non rispetta gli orari e vedere sacchetti di qua e di là è molto peggio che vedere cassonetti strapieni di tanto in tanto. Senza considerare che lì dove ci sono complessi residenziali non credo entrino gli addetti alla raccolta: ergo, vita molto dura per chi ci abita e vuole comunque rispettare le regole della differenziata, perché rischia di restare pieno di spazzatura senza aver modo di smaltirla. Se aggiungiamo la scarsa informazione e la poca civiltà di alcuni, la frittata è fatta. Servono cassonetti anche per la differenziata, il porta a porta non basta.

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  2. Sulla carta è tutto bello e decoroso. Di fatto, però, va vista anche l’altra faccia della medaglia: la raccolta porta a porta non è il massimo della civiltà e del decoro. C’è chi non rispetta gli orari e vedere sacchetti di qua e di là è molto peggio che vedere cassonetti strapieni di tanto in tanto. Senza considerare che lì dove ci sono complessi residenziali non credo entrino gli addetti alla raccolta: ergo, vita molto dura per chi ci abita e vuole comunque rispettare le regole della differenziata, perché rischia di restare pieno di spazzatura senza aver modo di smaltirla. Se aggiungiamo la scarsa informazione e la poca civiltà di alcuni, la frittata è fatta. Servono cassonetti anche per la differenziata, il porta a porta non basta.

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  3. Siamo una comunità di animali!

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  4. Siamo una comunità di animali!

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