Raddoppio ferroviario: 2,5 miliardi per 3.000 posti di lavoro nel territorio messinese

Raddoppio ferroviario: 2,5 miliardi per 3.000 posti di lavoro nel territorio messinese

Carmelo Caspanello

Raddoppio ferroviario: 2,5 miliardi per 3.000 posti di lavoro nel territorio messinese

mercoledì 06 Marzo 2024 - 17:10

Un'opera strategica per la mobilità, l'economia e l'occupazione. La Filt-Cgil sottolinea l'importanza di utilizzare le risorse investite per promuovere lo sviluppo e l'impiego locale

MESSINA – Con la realizzazione del doppio binario, il territorio si prepara a beneficiare di un massiccio investimento di 2,25 miliardi di euro, destinato a creare oltre 3000 nuovi posti di lavoro. Questa spinta economica, parte integrante del più ampio piano di potenziamento delle linee Palermo-Catania-Messina, promette di rivoluzionare non solo la mobilità regionale ma anche il tessuto economico locale. Ad avviso di Carmelo Garufi, segretario generale della Filt-Cgil Messina “il progetto rappresenta un’opportunità senza precedenti per il nostro territorio. L’investimento previsto non solo migliorerà la connettività tra le principali città siciliane ma porterà anche una significativa crescita occupazionale”.

“Spostamenti efficienti e sviluppo economico”

Il raddoppio ferroviario, parte integrante del corridoio Scandinavia-Mediterraneo, mira a ridurre i tempi di viaggio da Messina a Catania e viceversa da attuali 1 ora e 20 minuti a soli 45 minuti entro il 2030. Questo non solo renderà gli spostamenti più efficienti ma contribuirà anche a stimolare lo sviluppo economico delle aree servite.

“Fondamentale coinvolgere le maestranze locali”

“È fondamentale coinvolgere le maestranze e le aziende locali per massimizzare i benefici di questo investimento”, afferma Gianmarco Sposito, segretario provinciale della Filt-Cgil Messina. “Vogliamo garantire che le risorse investite non solo migliorino la mobilità ma anche promuovano la crescita economica del territorio”.

L’opera sarà realizzata per conto di Rfi con il supporto di Italferr, sotto l’egida del Commissario straordinario di Governo, e beneficerà delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’opera non solo rafforzerà l’infrastruttura ferroviaria siciliana ma fornirà un impulso significativo alla creazione di posti di lavoro e alla crescita economica.

2 commenti

  1. considerato che sarà una linea completamente nuova, spero siano tanto intelligenti da predisporla per l’alta velocità….

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  2. Ah certo, conoscendo l’andazzo, per l’anno 2500 sarà forse tutto finito

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