L'Associazione Italiana Sclerosi Multipla è stata informata della possibile origine dolosa dell'incendio; ma ha annunciato di voler comunque ripartire: "Lo dobbiamo ai tanti disabili che da noi hanno trovato un'eccellenza a livello nazionale"
Non ci stanno gli uomini e le associazioni che hanno dato vita al lido Open Sea di Milazzo a vedere in fumo il lavoro di anni. Il lido è stato colpito da un incendio che lo ha praticamente distrutto, e che si sospetta essere di origine dolosa. Ma l'Aism – Associazione italiana sclerosi multipla, la più importante tra quelle impegnate a tenere in vita la struttura – ha già annunciato che non si arrenderà di fronte all'accaduto.
"La struttura è sorta tredici anni fa come una sfida: riuscire a dare alle persone con sclerosi multipla un luogo accessibile sul mare" – spiega l'Aism – "un posto dove potersi recare per stare a riva o fare un tuffo in acqua in totale serenità e sicurezza. Una sfida vinta, premiata dalle migliaia di persone con diverse disabilità che hanno visitato il nostro lido e sono tornate nel corso degli anni".
Sono tantissime le peculiarità che contraddistinguono il lido Open Sea: "Abbiamo continuato ad offrire il sorriso dei nostri volontari, perchè tutti si sentano a casa loro. La totale accessibilità, ma soprattutto i servizi di assistenza durante la balneazione ne fanno una eccellenza a livello nazionale, condivisa con tutte le associazioni di volontariato del territorio".
Eppure, il lido era già stato preso di mira nei mesi scorsi; da qui il sospetto del possibile dolo: "Gli atti vandalici, subiti soprattutto negli ultimi mesi e da noi sempre denunciati, sono stati considerati come un risvolto negativo di chi gestisce un'attività in estate che resta chiusa in inverno. I vigili del fuoco ci riferiscono che l’incendio è di presumibile origine dolosa. Noi non intendiamo ipotizzare nulla, ma la sola certezza che abbiamo è che non molleremo".
Infine, l'Aism rilancia la volontà di proseguire il percorso intrapreso nella struttura: "La nostra intenzione è ricostruire, e farlo presto. Lo chiedono i nostri soci, lo chiedono le persone che hanno potuto sperimentare nel tempo l’esperienza del lido, lo chiede il Movimento AISM. Ma non è semplice: abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Ringraziamo coloro i quali ci hanno espresso solidarietà: con una telefonata, un messaggio, anche solo un post sui social network. Dalla Sicilia, dall’Italia, dall’estero. Ringraziamo le forze dell’ordine, che ci hanno supportato sin da subito. Tutti i giorni il nostro movimento combatte la sclerosi multipla ed aiuta le persone con sclerosi multipla. Continueremo a farlo, con tutti i mezzi che conosciamo. Anche in questo caso risponderemo come sappiamo fare: con un sorriso, con il nostro impegno e la nostra determinazione. Una cosa è certa: non ci arrenderemo".
Giovanni Passalacqua
