Liquidazione Messinambiente, irrompono Cgil e Uil: «Incontro immediato con sindaco e azienda»

Liquidazione Messinambiente, irrompono Cgil e Uil: «Incontro immediato con sindaco e azienda»

ELENA DE PASQUALE

Liquidazione Messinambiente, irrompono Cgil e Uil: «Incontro immediato con sindaco e azienda»

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sabato 04 Febbraio 2012 - 10:27

I rappresentanti sindacali, Crocè, Pino, e Lasagni esprimono forte preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali e del servizio. Per Sinistra Ecologia e Libertà scelta scriteriata

Come anticipato nel precedente articolo, non si fanno attendere le reazioni delle sigle sindacali. Ad intervenire la segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocè, il responsabile di settore, Carmelo Pino e il segretario generale della Uil Trasporti Silvio Lasagni. I rappresentanti dei lavoratori esprimono fortissima preoccupazione in merito alla decisione del primo cittadino di procedere verso la strada della messa in liquidaizone dell’azienda, soprattutto per la tenuta dei livelli occupazionali e del servizio da garantire ai cittadini.

«Chiediamo un immediato incontro all’Amministratore unico della Messinambiente e al sindaco – dichiarano Crocè, Pino e Lasagni. Occorre fare chiarezza in ordine alla situazione economica finanziaria dell’azienda, anche con riferimento ai finanziamenti stanziati dalla regione Sicilia per ripianare i debiti, oltre che per lavoratori e utenti».

La decisione della messa in liquidazione dell’azienda cittadina, ribadiscono i sindacati, «dovrebbe essere assunta dal consiglio Comunale. Ricordiamo che il civico consesso ha votato un ordine del giorno per il mantenimento dell’azienda pubblica. Chiediamo pertanto concludono i sindacalisti l’immediata convocazione del consiglio».

Sulla vicenda Messinambiente interviene con una nota anche SEL: “Incredibile, scandaloso, assurdo. Possono essere tanti gli aggettivi con i quali definire l’atto deliberato dall’assemblea dei soci di Messinambiente spa con il quale il comune di Messina ha deciso di dichiarare la liquidazione della società. Non è difficile immaginare in primo luogo purtroppo gravi ripercussioni a breve tempo perché probabilmente i fornitori ed i creditori della società non se ne staranno con le mani in mano vedendo che il Comune dichiara la sua incapacità a garantire i debiti e la gestione di una società che fattura quasi 40 milioni di euro l’anno. Un atto sconsiderato a tutto danno, a nostro avviso, dei lavoratori di Messinambiente e dei cittadini. Liquidare Messinambiente, società controllata per il 99% dal comune di Messina, significa tra l’altro ammettere e sanzionare il fallimento della gestione comunale del settore rifiuti a causa delle scelte, o meglio delle non scelte, del sindaco Buzzanca e del presidente dell’ATO3 rifiuti Ruggeri, i veri liquidatori del settore. C’è materia, a nostro avviso, per un intervento della Corte dei Conti per danno all’erario visto che in questi anni si sono sperperati milioni di euro (quasi 40 milioni di euro annui) per una gestione che totalizza la più bassa percentuale di raccolta differenziata d’Italia (altro che Napoli!), e la più alta percentuale di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica tal quali (ovvero quasi il 95%!)”. (E.DEP)

3 commenti

  1. SI CERCA DI METTERE IN LIQUIDAZIONE TUTTO SOLO PER PERDERE TEMPO E CONTINUARE A NON PAGARE I DEBITI.
    COSI’ FACENDO IL SINDACO VUOLE SOLO GUADAGNARE TEMPO, CONTINUARE A MASCHERARE LO STATO DI DISSESTO CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON E’ RIUSCITA AD EVITARE!
    OGGI E’ NECESSARIO RISTABILIRE LA VERITA’SUI CONTI DEL COMUNE E RIPARTIRE SUBITO CON NUOVE IDEE E PROGETTI DA ATTUARE ANCHE SE IN CONCOMITANZA CON UNA SEMPRE PIU’ PROBABILE FASE DI AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA ED IN SITUAZIONE DI DISSESTO ECONOMICO CONCLAMATO!
    MA ATTENZIONE I PARTITI E LA SOCIETA’ CIVILE DEVONO FARSI CARICO DI UN PROGETTO COMPLESSIVO, NON SI PUò PIU’ PENSARE DI ANDARE AVANTI TAMPONANDO SINGOLE SITUAZIONI QUANDO IL SISTEMA ECONOMICO-POLITICO E AMMINISTRATIVO MONDIALE E’ CAMBIATO!

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  2. HO HO SIGNORI FINISCE QUESTA SPAZZATURA DI MESSINANBIENTE EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE..
    FINALMENTE SPERIAMO CHE SIA DIFFERENZIATA.
    CHE CAMBI VERAMENTE…

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  3. Salvatore Vernaci 5 Febbraio 2012 21:40

    Messinambiente S.p.A.è una Società a capitale interamente pubblico, dove il Comune di Messina detiene il 99% delle quote sociali ed il Comune di Taormina l’1%
    La procedura per la messa in liquidazione, probabilmente, non ha seguito l’iter corretto. Infatti, preliminarmente, i Consigli Comunali degli Enti, soci, avrebbero dovuto verificare i presupposti di legge per la messa in liquidazione e deliberare in merito, dando le opportune direttive. Dopo di che, l’Assemblea straordinaria avrebbe preso atto della volontà dei Consigli comunali e, quindi,avrebbe deliberato la messa in liquidazione, nominando il liquidatore e dando seguito agli adempimenti conseguenziali.
    Se invece la procedura, come sembra, abbia avuto un percorso inverso, può accadere che i Consigli Comunali, chiamati a pronunciarsi, a posteriori, potrebbero verificare che esistano i presupposti di legge per il mantenimento della Società, in quanto l’attività svolta è riconducibile a finalità di interesse generale (art. 2 c. 27 e ss. della L. 244/2007 e D. L.78/2010 art. 14 c. 32) e potrebbero deliberare per il mantenimento di Messinambiente S.p.A., rendendo nulla la delibera assembleare di messa in liquidazione

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