Sull’area ex-Sanderson esiste un progetto di recupero approvato dalla Regione

Sull’area ex-Sanderson esiste un progetto di recupero approvato dalla Regione

Sull’area ex-Sanderson esiste un progetto di recupero approvato dalla Regione

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venerdì 06 Luglio 2012 - 13:11

A svelare i “retroscena” , l’associazione “Piattaforma creative” responsabile del progetto “Sanderson Creative Industry” il cui iter di approvazione è già a buon punto. L’intervento reso possibile anche sulla base del vincolo archeologico industriale che insiste sulla zona, proposto dal Pd nell’ambito del Piano paesaggistico

Se la mano destra non sa cosa fa la sinistra, è difficile poter venire a capo della situazione. Il caso del dell’Ex Sanderson è l’emblema dello scarso coordinamento. In occasione dell’ultimo sopralluogo (nel mese di ottobre, vedi correlato) dei rappresentanti dell’amministrazione comunale e dei dirigente dell’Esa (Ente regionale per lo sviluppo agricolo), l’unica certezza è stata rappresentata dalla necessità di bonificare l’ex-agrumaria. Di recente gli operai Esa hanno effettuato una sommaria pulizia, ma la vera incognita rimane sul futuro: cosa dovrà diventare l’ex-Sanderson? Di sicuro, come specificato dal capogruppo dei consiglieri comunali del Pd, Felice Calabrò, è da escludere la possibilità, paventata invece dall’assessore allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, nel considerare come parte del progetto riguardante la piattaforma logistica di Tremestieri e questo per una ragione ben precisa. «»Lo spazio – ha ricordato l’esponente del Partito democratico – e sottoposta la al vincolo archeologico industriale”. Proposta quest’ultima, presentata dal Pd nell’ambito dell’approvazione del Piano Paesaggistico in consiglio comunale.

Ed è proprio sulla base di tale “vincolo” che si innesta l’idea dell’Associazione “Piattaforma creativa”, da anni impegnata nella valorizzazione dell’area come “bene di archeologia industriale”, per la quale è stato previsto un progetto di recupero approvato in ambito regionale ed europeo. L’Associazione fondata nel 2009 e guidata dal Dr. Davide Rizzo, si adopera da molto tempo affinché non si cancelli uno dei luoghi-simbolo della Messina ricca e industrializzata dei primi anni del Novecento: l’ex Sanderson, area di grande valore archeologico industriale che può rivivere come “fabbrica culturale e creativa”. Come a Torino per l’ex Officina Grandi Riparazioni – conosciuta dal grande pubblico televisivo per aver recentemente ospitato la trasmissione di Fazio e Saviano “Quello che non ho” – o il recupero dell’area ex-Michelin di Trento con il MUSE – Museo delle Scienze appena consegnato da Renzo Piano, anche per lo stabilimento agrumario di Tremestieri il gruppo di giovani di “Piattaforma creativa” da tempo segue un iter, che già ha portato significativi e sostanziali risultati per ottenere il vincolo storico-paesaggistico dell’area e la sua conseguente valorizzazione.

Il progetto di valorizzazione “Sanderson Creative Industry” viene presentato nel marzo 2009 per essere inserito nel “Piano Strategico Messina 2020”. Nonostante informali apprezzamenti giunti dalla Società Nomisma (società del raggruppamento che guidava la redazione del Piano), il progetto inserito nel Piano Intermedio non passa alla fase successiva, quella “del Piano Definitivo”. Nel frattempo i giovani professionisti che fanno parte dell’Associazione “Piattaforma creativa” nel 2010 partecipano al Progetto “Smilies” a cura dell’Assessorato Regionale alle Attività produttive per il Programma di Cooperazione territoriale europea e co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, con il progetto di riconversione creativa “Sanderson Creative Industry”, che viene inserito nell’elenco delle proposte approvate come progetto pilota di servizio. Un anno fa il Consiglio Comunale di Messina accoglie l’Emendamento alle Osservazioni al Piano Paesaggistico il cui testo recita: “Sottoporre a vincolo quale Bene Paesaggistico ai sensi del’art. 136 e seguenti D.LGS 42/2004 l’Area ex Sanderson essendo la stessa configurabile come un complesso di archeologia industriale di rilievo”.

Trovandosi, tra l’altro, in zona tutelata nell’ambito della Legge Galasso (Legge n° 431, 8 agosto 1985). Soltanto due mesi fa, il 3 maggio 2012, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana inserisce il Complesso Industriale “Sanderson & Sons” nella Carta Regionale dei Luoghi e dell’Identità della Memoria “in relazione alla sua rilevanza nella formazione dell’identità e della memoria per la valorizzazione del Patrimonio Culturale Regionale”. «Soltanto cinque giorni prima dal grande evento programmato oggi al Palacultura – scrivono i rappresentanti dell’Associazione – l’assessore Scoglio confessa il desiderio di realizzare all’ex Sanderson la Piattaforma logistica collegata al Porto di Tremestieri. Mentre i giovani sperano in un futuro per la città di Messina con una “fabbrica culturale”, la politica si china, ancora una volta, alle esigenze dei soliti noti».(E.DEP.)

2 commenti

  1. …non c’è niente da fare….invece di cercare di invogliare qualche gruppo industriale ad investire nell’area (e creare POSTI DI LAVORO!!!!)…si parla di progetti strani “fabbrica culturale”..”piattaforma logistica”…giustamente da mangiare ai nostri figli gli diamo pane e spettacolini (per pochi) e piattafaforme (che servono solo a Franza & Co.)….ma andate a …..

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  2. De Vincenzo Marcello 7 Luglio 2012 12:40

    Che ne direste di fare un polo tecnologico ambientale che possa ridare lavoro ad alcune centinaia di persone,trovando anche il privato disponibile ad investire? Senza creare musei o abitazioni che tutto portano meno che lavoro.
    Vedi Molini e prossimamente Birra Messina.

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