Dopo il no del Tribunale del Lavoro al ricorso, il manager messinese sospeso si toglie i sassolini dalla scarpa in commissione
Palermo – Dopo settimane di pressione e braccio di ferro politico-giudiziario, Ferdinando Croce rompe gli indugi e si dimette. Ma non le manda a dire e si rifiuta di fare il capro espiatorio di una vicenda delicatissima.
Le dimissioni all’Ars
Ascoltato in Sesta commissione all’Ars, il manager della sanità sospeso dalla direzione generale dell’Asp di Trapani ha annunciato le proprie dimissioni. “Nei miei confronti è stato adottato un provvedimento ingiusto”, ha detto il messinese, già braccio destro dell’ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.
Croce ha difeso il suo operato ed ha ripercorso le tappe della vicenda, spiegando di essersi adoperato con tutti i mezzi a sua disposizione per fare fronte ai ritardi nella consegna dei referti istologici, ritardi cominciati ad accumularsi prima che si insediasse. A fronte del suo impegno, l’esito paradossale: Croce da vertice della struttura ha pagato per tutti.
Il capro espiatorio non ci sta
Croce qualche giorno fa si è visto respingere dal Tribunale del Lavoro il ricorso contro il provvedimento della Regione ed era ora in attesa del responso della Regione sul provvedimento di decadenza. Nelle more, però, ha deciso per sé ed ha annunciato il proprio passo indietro. Nelle controdeduzioni presentate all’amministrazione regionale, carte alla mano, il dg sospeso ha contestato il provvedimento di sospensione, basato su elementi forzati, e ha messo in luce come, a fronte dell’accumularsi dei ritardi, è stato l’unico ad adoperarsi a fronte di un sostanziale immobilismo sia da parte della Regione che degli apparati dell’Asp trapanese.

La verità e’ che i pazienti oncologici, io sono tra questi, non devono creare problemi ai signori politici, cui non auguro di provare mai la solitudine determinata. dalla pochezza delle istituzioni,qui tanti articoli per razza e compagni, ma silenzio assoluto sui danni, spirituali e materiali alle vittime, ogni giorno questo giornale parla delle eccellenze della sanità siciliana, provate ad averne bisogno e poi giudicate
Buongiorno, non è come sostiene lei, abbiamo dato voce tante volte a chi soffre ma ci si limita a considerare solo l’ultimo articolo
Cordiali saluti
https://www.tempostretto.it/video/se-curarsi-non-e-piu-un-diritto-la-storia-delle-visite-oncologiche-cancellate-allultimo-momento.html
Mettete le foto di quelli morti o senza diagnosi, fareste giustizia, non incolpo nessuno ma smettetela di riportare solamente le parole dei politici, date voce a chi ha sofferto o addirittura pagato con la vita
La ringrazio vivamente dello spazio concessomi, purtroppo la tristezza la fa da padrone