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Reggio Calabria, appello del sindacato: “non affollate banche o agenzie assicurative”

Reggio Calabria, 16 marzo – L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19 desta preoccupazione per la salute dei lavoratori del settore bancario, assicurativo ed esattoriale. “Siamo consapevoli che – afferma in una nota Tullio De Santis Segretario Generale FISAC CGIL Reggio Calabria – Gioia Tauro – appartenendo ad un settore strategico, bisogna garantire la continuità operativa. Tutto ciò non può, però, prescindere dalla salvaguardia della salute dei lavoratori.
Si teme un’esplosione dei contagi nei prossimi giorni a Reggio Calabria e provincia legata al massiccio rientro di persone dalle regioni del nord Italia.
Siamo inoltre molto preoccupati per la capacità di tenuta del sistema sanitario ed ospedaliero della nostra provincia, e per la conosciuta carenza di strutture e personale.

Le aziende del settore fino ad oggi si sono mosse in ordine sparso, lasciando troppo spesso i lavoratori soli di fronte al pericolo incombente. Auspichiamo una celere ed efficace applicazione delle regole contenute nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” firmato il 14 marzo 2020. Invitiamo le aziende, così come previsto dai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dallo stesso Protocollo, a favorire in modo massiccio il ricorso allo smart working, a dotare i lavoratori di dispositivi di protezione individuale, ad assicurarsi che i luoghi di lavoro vengano sanificati quotidianamente.


nfine, rivolgiamo un appello ai clienti affinchè non si rechino in banca o in agenzia assicurativa se non per questioni realmente urgenti ed improcrastinabili. Assistiamo in questi giorni ad afflusso di clienti non giustificato da reali necessità. Auspichiamo che le forze dell’ordine aumentino i controlli in tal senso ed invitiamo i colleghi a sollecitarne l’intervento in caso di necessità.


Alle forze dell’ordine, ai medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario e parasanitario va il nostro ringraziamento per tutto ciò che stanno facendo e continueranno a fare per contrastare questa epidemia. Rimanere a casa è un dovere per ognuno di noi, a tutela della salute di tutti, soprattutto della fascia di popolazione più fragile.”