Reggio Calabria. Operazione “Malefix”: 21 arresti per estorsione. Colpite le cosche De Stefano-Tegano e Libri

Reggio Calabria. Operazione “Malefix”: 21 arresti per estorsione. Colpite le cosche De Stefano-Tegano e Libri

Dario Rondinella

Reggio Calabria. Operazione “Malefix”: 21 arresti per estorsione. Colpite le cosche De Stefano-Tegano e Libri

Tag:

mercoledì 24 Giugno 2020 - 08:58

Operazione “Malefix”. Colpite le De Stefano-Tegano e Libri ed il tentativo di scissione della famiglia Molinetti

“Malefix” è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato hanno dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria ed in altre province d’Italia, con il supporto delle Squadre Mobili di Milano, Como, Napoli, Pesaro Urbino, Roma sono stati eseguiti numerosi arresti e perquisizioni nei confronti di capi e gregari delle storiche cosche della ‘ndrangheta De Stefano-Tegano e Libri operanti nella città di Reggio Calabria. 

Le indagini svolte dalla Polizia di Stato – sotto le direttive dei magistrati della D.D.A. di Reggio Calabria – documentano l’esistenza e l’operatività delle cosche De Stefano – Tegano e Libri, in posizione di preminenza nella città di Reggio Calabria e forniscono uno spaccato di rara chiarezza sulle gravi frizioni registratesi in seno al sodalizio criminale De Stefano – Tegano e tra detta consorteria e quella dei Libri rispetto alla spartizione degli ingenti proventi delle attività estorsive poste in essere in danno di operatori economici e commerciali del centro cittadino di Reggio Calabria.

Il tentativo di scissione della famiglia Molinetti dalla casa madre De Stefano – Tegano di Archi.

Attraverso il monitoraggio dei summit di ‘ndrangheta, gli investigatori della Polizia di Stato hanno ricostruito le dinamiche criminali che regolano il funzionamento del locale di Archi e il tentativo di scissione della famiglia facente capo a Molinetti Luigi dalla casa madre dei De Stefano storicamente egemone anche nel centro della città di Reggio Calabria.

La volontà di Gino Molinetti e dei suoi figli di rendersi autonomi dai De Stefano trovava le sue ragioni nel malcontento del gruppo familiare del Molinetti, consistente nella iniqua spartizione dei proventi estorsivi, nel mancato riconoscimento di avanzamenti gerarchici all’interno della organizzazione mafiosa, nella mancata elargizione di prebende che pretendevano in virtù degli anni di fedeltà e dedizione alla cosca, nell’avversione alle pretese espansionistiche dei Molinetti sul locale di Gallico.

Il timore che i dissidi con Luigi Molinetti potessero degenerare in una scissione dagli esiti incerti e pericolosi, induceva i fratelli De Stefano Carmine e Giorgio [già Condello Sibio] e ad investire della delicata questione Alfonso Molinetti, fratello di Luigi, ritenuto uno dei loro alleati più fedeli.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007