"La soluzione Pentimele tutelerebbe l’azienda ed i lavoratori, con una prospettiva enorme di crescita per la città e per la promozione turistica del nostro territorio"
REGGIO CALABRIA – Questa mattina visita presso il Cantiere Nautico RMarine Group del consigliere comunale Mario Cardia che ha dichiarato che si tratta di “un’azienda davvero bellissima, unica sulla costa e in crescita, che svolge soccorso alle barche anche militari. Un’attività, – ha proseguito ancora Mario Cardia – che ha inoltre la necessità di assumere altri operai, ma paradossalmente non lo può fare, perché in questo momento non sappiamo cosa accadrà tra poche settimane. Tre, i punti fondamentali emersi in questi giorni anche dopo l’audizione in Commissione Controllo e Garanzia: Il primo ha riguardato la relazione della ditta Interprogetti di Roma che opera esclusivamente nel campo di cantierizzazione nautica e che, attraverso osservazioni tecniche sull’area di Pentimele, ha evidenziato la presenza di amianto; Il secondo è stato il Protocollo d’Intesa che pone in obbligo all’amministrazione comunale la delocalizzazione dell’ attività ; Il terzo, l’istanza presentata dal cantiere nautico nel maggio 2022 (consideriamo che il protocollo d’intesa e’ stato firmato a luglio 2022) , istanza dove lo stesso cantiere rappresentato dall’avvocato Natale Polimeni chiedeva notizie sul Museo del Mare e sull’interesse dell’ Amministrazione alla realizzazione dell’opera. A questo si aggiunge inoltre l’anno 2023 con ben cinque solleciti inviati dal Cantiere Nautico per manifestare l’interesse per l’area di Calamizzi (Parco Lineare Sud): negativa la risposta perché la volontà in quell’area e’ quella di realizzare un progetto per un Circolo Velico, escludendo quindi la possibile presenza del cantiere. Opportuno, a mio avviso ed alla luce di quanto emerso, procedere ad una bonifica dell’area di Pentimele per facilitare l’iter di delocalizzazione dell’attività . La soluzione Pentimele tutelerebbe l’azienda ed i lavoratori, con una prospettiva enorme di crescita per la città e per la promozione turistica del nostro territorio. L’amministrazione ripete da tempo che vuole trasformare Reggio da città sul mare a città di mare. Mi chiedo come possono farlo senza avere rapporti con chi lavora tutti i giorni con il mare. La data del 31 marzo si avvicina e, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato e dell’esito del bando comunale, il timore è quello che l’azienda possa chiudere. Un’eventualità che porterebbe alla fine di un’esperienza imprenditoriale ultradecennale, un vero e proprio dramma per le famiglie che ci lavorano . Dovere di chi rappresenta le Istituzioni è quello di dialogare con il tessuto produttivo e imprenditoriale della nostra città , non certo quello di ignorarle”.
