Reggio. Corso Garibaldi, quattro anni dopo: macché "riqualificazione"!

Reggio. Corso Garibaldi, quattro anni dopo: macché “riqualificazione”!

Redazione

Reggio. Corso Garibaldi, quattro anni dopo: macché “riqualificazione”!

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martedì 15 Marzo 2022 - 10:00

Versa in condizioni pietose la principale arteria cittadina. Il presidente Confesercenti Aloisio "chiede conto" agli amministratori comunali

REGGIO CALABRIA – «Credo che Reggio Calabria sia una delle poche città dove “riqualificazione” abbia un significato diverso rispetto a quello riportato dal vocabolario». Questo l’incipit di una riflessione del presidente provinciale di Confesercenti Claudio Aloisio, che punta l’indice sull’infelicissima “riqualificazione” (appunto…) della principale arteria cittadina, corso Garibaldi.

Flashback

corso Garibaldi, dopo la riqualificazione condizioni critiche

«Nel 2018 – rammenta Aloisio nel suo post pubblicato sul proprio profilo Facebook – veniva consegnato alla città il corso Garibaldi “riqualificato”. Un restyling partito nel 2014 costato, se la memoria non mi inganna, circa 4 milioni di euro. Stendiamo un velo pietoso sul risultato finale dal punto di vista estetico: un imbarazzante patchwork di stili e pavimentazioni dovuto a una gestione conflittuale, invece che collaborativa, tra l’Amministrazione, allora commissariata, e la Soprintendenza».

Basole nuove praticamente distrutte

Oggi però non è tempo, per il presidente dell’associazione rappresentativa dei commercianti quantomeno, d’analizzare i risultati di questo restyling dal punto di vista estetico e della coerenza al contesto urbano. «Vorrei puntare l’attenzione sulla disastrata situazione delle basole nuove. Quelle che avrebbero dovuto (e a questo punto dobbiamo ringraziare che non sia successo) ripavimentare l’intero “salotto buono” cittadino. Mi chiedo come sia possibile che, dopo soli quattro anni, siano praticamente distrutte: spaccate, lesionate, frantumate. Di chi è la responsabilità – si chiede Aloisio – di questo scempio? Dell’azienda appaltatrice che ha utilizzato materiale scadente? Dei progettisti che hanno scelto una tipologia di pietra non rispondente ai minimi requisiti qualitativi prevedibili per un’opera del genere? Del Rup (Responsabile unico del procedimento) del Comune preposto ai controlli?».

Chiamata alle responsabilità (in 3 mosse)

Claudio Aloisio

Non una domanda “tanto per”, ma una sorta di call of duty. «Se già non lo ha fatto, l’Amministrazione attuale deve, tramite opportuni accertamenti – argomenta Claudio Aloisio -, procedere immediatamente per verificare le motivazioni di questa ingiustificabile situazione e agire di conseguenza avviando azioni legali per chiedere congrui risarcimenti ai responsabili oltre, chiaramente, a trovare una soluzione immediata per ripristinare la pavimentazione danneggiata ridando decoro e sicurezza alla via principale della città.

Non ritengo accettabile e rispettoso nei confronti dei cittadini spendere fior di milioni di euro di soldi pubblici, quindi dei loro soldi, per ottenere un risultato indecente come quello attuale che, lungi da avere riqualificato alcunché, ha invece degradato la via commerciale più importante e prestigiosa di Reggio».

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