Reggio. Gratteri: "La 'ndrangheta punta ai fondi del Pnrr"

Reggio. Gratteri: “La ‘ndrangheta punta ai fondi del Pnrr”

Dario Rondinella

Reggio. Gratteri: “La ‘ndrangheta punta ai fondi del Pnrr”

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venerdì 17 Dicembre 2021 - 15:25

Il procuratore della dda di Catanzaro a Reggio Calabria, ha presentato l'ultimo libro "Complici e colpevoli" scritto assieme ad Antonio Nicaso

“Le mafie stanno ragionando su come appropriarsi di parte di fondi del Pnrr. È un problema vero e reale”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri a Reggio Calabria, durante un incontro in cui è stato presentato l’ultimo libro “Complici e colpevoli” scritto assieme ad Antonio Nicaso. “Le mafie non uccidono più, – ha sostenuto Gratteri soffermandosi sulla “normalizzazione della criminalità organizzata” – non rubano le macchine e non sparano alle serrande dei negozi. Lo fanno solo quando è assolutamente necessario perché hanno la possibilità di corrompere. Oggi un funzionario o un impiegato, facilmente per duemila euro, mette la firma dove non dovrebbe metterla. Ora non si parla più di mafia. Sono mesi che non sento un rappresentante del governo o un parlamentare fare un discorso di 3 minuti e 20 secondi sulla presenza, sull’invasività e sul problema mafie. Il problema mafie non esiste. Nessuno ne ha mai parlato in questi mesi”.

“È un momento magico. – ha ha proseguito il procuratore – È un momento in cui non accade nulla. È un momento in cui la ‘ndrangheta non si vede. Le mafie oggi fanno riciclaggio e vendono cocaina, non sparano. L’opinione pubblica pensa che non ci siano e non siano un problema. I giornali non ne parlano, i politici men che meno. I politici si muovono solo quando c’è un allarme sociale o quando i giornali più importanti scrivono a caratteri cubitali sulla prima pagina che c’è questo problema. E allora perché parlarne? Perché andare a preoccuparsi di come contrastare la ‘ndrangheta? La mafia non esiste. La normalizzazione non è casuale. Le mafie si sono inabissate”. Secondo Gratteri, infatti, la ‘ndrangheta “sta ragionando, sta pensando a come potersi sedere al tavolo apparecchiato. Non esiste nel corso di un secolo e mezzo di storie che le mafie sono state a guardare e gli altri che mangiavano. Le mafie sono state presenti dove c’è da gestire denaro e potere. Sono state presenti in tutte le grandi calamità. Sono presenti anche oggi. Stanno ragionando su come appropriarsi di parte di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È un problema vero e reale”.

“L’allarme lanciato – dal procuratore Gratteri non può passare sotto silenzio”. Ad affermarlo è il deputato del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. “Le istituzioni – prosegue poi la Dieni – devono adottare tutte le misure utili per evitare che una parte dei fondi del Pnrr finisca nelle mani della criminalità organizzata”.

“Il procuratore di Catanzaro – continua la parlamentare – ha messo in guardia circa il rischio che la ‘ndrangheta possa beneficiare delle risorse previste dal Piano, in Calabria come nel resto d’Italia. È compito della politica regionale e nazionale prendere in considerazione questo monito e mettere in campo le giuste contromisure per evitare che il Pnrr diventi l’ennesima occasione di arricchimento per le mafie. Ma Gratteri – conclude Dieni – ha riferito anche le sue preoccupazioni relative al silenzio della politica rispetto all’immutato potere della criminalità organizzata, la cui capacità di mimetizzazione non può mai suggerire a istituzioni distratte che la battaglia ai clan è vinta. La politica deve tornare ad alzare la guardia e capire che la guerra non è affatto finita”.

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