Reggio. Truffano un'anziana donna fingendosi postini, arrestati due giovani

Reggio. Truffano un’anziana donna fingendosi postini, arrestati due giovani

Dario Rondinella

Reggio. Truffano un’anziana donna fingendosi postini, arrestati due giovani

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sabato 13 Gennaio 2024 - 15:38

La donna gli consegnava alcuni monili ma, non soddisfatto di quanto ricevuto, le sfilava con destrezza dalle mani due anelli in oro

REGGIO CALABRIA – Due giovani originari di Napoli, Claudio Maddaloni, di 29 anni, e Salvatore Presutti di 24, sono stati tratti in arresto in flagranza del reato di truffa aggravata e furto con strappo ai danni di un’anziana donna che, raggirata, aveva consegnato loro diversi preziosi.
Dopo aver contattato telefonicamente la vittima, dapprima identificandosi come nipote che le
riferiva della giacenza di un pacco presso un vicino ufficio postale da dover ritirare, e successivamente come direttore dello stesso ufficio postale per concordare le modalità di consegna, uno dei due giovani, Claudio Maddaloni, assicurandosi dell’assenza di altri familiari in casa, si è poco dopo presentato dall’87 enne come postino, offrendo la consegna del pacco previo pagamento di 5.500 euro.
La donna, impossibilitata a consegnare la somma di denaro richiesta, guidava il giovane presso la
propria camera da letto e gli consegnava alcuni monili ma, non soddisfatto di quanto ricevuto,
quest’ultimo le sfilava con destrezza dalle mani due anelli in oro, dileguandosi subito dopo con il
complice a bordo di un’autovettura.
A seguito di una mirata attività investigativa, svolta anche con l’ausilio della locale Sala Operativa
113, i due sono stati individuati mentre transitavano, a bordo della stessa autovettura, una Fiat Tipo, utilizzata per la truffa, in una via del centro città.

Nel corso del controllo di polizia, a bordo dell’autovettura veniva ritrovato un guanto con
all’interno monili in oro appartenenti all’anziana donna ed un cellulare utilizzato per comunicare gli
indirizzi delle vittime presso cui recarsi.
L’autorità giudiziaria, convalidando l’arresto di entrambi i soggetti, ha disposto l’applicazione della
misura cautelare in carcere presso la casa circondariale di Arghillà.

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