Regionali, legge elettorale da cambiare: de Magistris e Oliverio sono con l'Ampa

Regionali, legge elettorale da cambiare: de Magistris e Oliverio sono con l’Ampa

mario meliado

Regionali, legge elettorale da cambiare: de Magistris e Oliverio sono con l’Ampa

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giovedì 30 Settembre 2021 - 06:30

Reggio Calabria, severe critiche dell'associazione antifascista e dei due aspiranti Governatori alle soglie di sbarramento e al premio di maggioranza

REGGIO CALABRIA – Brutta vicenda, la legge elettorale regionale calabrese. Almeno secondo l’associazione venticinque aprile Ampa.
Una valutazione negativa condivisa da due degli aspiranti alla Presidenza della Regione, Luigi de Magistris e Mario Oliverio.

La legge fu modificata “in extremis” dal Consiglio regionale per accogliere i principi del riequilibro della rappresentanza di genere (doppia preferenza).

Sbarramento nocivo

Valutazione particolarmente negativa sulle soglie di sbarramento.

La legge elettorale della Regione Calabria ne prevede due, entrambe assai opinabili. L’8%, sotto il quale le coalizioni autonome non “vanno a seggi”. E il 4% di suffragi sotto il quale non accedono a quozienti le singole liste che aderiscano a una coalizione.
Per non parlare del premio di maggioranza, che va al candidato Presidente che ottiene anche solo un voto in più rispetto agli altri.

Il “caso Tansi”

Del resto, quest’ultima cosa è ben nota, essendosi puntualmente verificata alle precedenti Regionali del gennaio 2020. La compianta Jole Santelli vinse. E pur avendo ottenuto «soltanto il 55% del 44,3% dei votanti (pari al 24% degli elettori calabresi)», conquistò 19 consiglieri regionali su 30 (oltre il Presidente-consigliere).

grazie al premio di maggioranza, ottenne 19 consiglieri regionali su 30 (pari al 63% dei seggi) mentre il candidato Presidente Carlo Tansi, pur avendo ottenuto il 7,2% dei voti, a causa della soglia di sbarramento dell’8%, non ebbe rappresentanza alcuna nel Consiglio Regionale.

Oliverio e de Magistris: legge elettorale unica. A doppio turno?

Entrambi i candidati, Luigi de Magistris e Mario Oliverio, dichiarano di condividere il giudizio negativo sulla legge elettorale calabrese (probabilmente la peggiore d’Italia) e d’impegnarsi a modificarla in senso democratico. In sostanza, dare più peso al criterio della proporzionalità e rappresentanza rispetto all’attuale preponderanza assegnata a un altro criterio comunque molto importante, la governabilità dell’Ente regionale.

Entrambi i candidati dichiarano di condividere la tesi dell’Ampa che ritiene che dovrebbe esserci un’unica legge nazionale per disciplinare, in modo uniforme tutte le elezioni regionali. Ancor meglio sarebbe, secondo i rappresentanti dell’Ampa, una legge elettorale istitutiva di un doppio turno di voto, riservato ai due candidati più votati al primo turno, per evitare che ad essere eletto Presidente della Giunta Regionale sia un candidato con un consenso elettorale di gran lunga inferiore alla metà più uno dei votanti.

No all’autonomia differenziata

I due aspiranti Governatori concordano anche sull’esigenza d’impedire l’autonomia differenziata promossa da Regioni “ricche” come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E l’Ampa stigmatizza quello che definisce l’«assordante silenzio» su questo delicato tema.

“Delibera antifascista”, l’impegno c’è

Piena convergenza con le proposte dell’Ampa da parte di de Magistris e Oliverio anche sulla terza questione. La necessità di un preciso impegno per realizzare appieno la Costituzione e d’adottare una “delibera antifascista”.

Che impedisca, cioè, di utilizzare sale e spazi pubblici a coloro che non si riconoscono nei valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale.

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