Le 13 criticità del consuntivo 2013. Il Comune torna ad essere un ente strutturalmente deficitario

Le 13 criticità del consuntivo 2013. Il Comune torna ad essere un ente strutturalmente deficitario

Danila La Torre

Le 13 criticità del consuntivo 2013. Il Comune torna ad essere un ente strutturalmente deficitario

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mercoledì 27 Agosto 2014 - 22:09

IN ALLEGATO LA RELAZIONE. Abbiamo analizzato le maggiori irregolarità riscontrate dal Collegio dei revisori dei conti nel documento contabile. Il parere negativo condizionerà, e molto, il voto in Consiglio comunale, anche e soprattutto alla luce dell`inchiesta della Procura sui bilanci comunali 2009-2010- 2011, che vede indagati dirigenti ed ex amministratori di Palazzo Zanca, consiglieri comunali compresi

Mancato rispetto del termine di approvazione del rendiconto 2012; continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria; mancato rispetto di almeno la metà dei parametri di deficitarietà strutturale; mancato rispetto della percentuale prevista dalla legge per la copertura dei servizi a domanda individuale; errata operazione di regolarizzazione contabile relativa alla contabilizzazione del pagamento della sanzione per lo sforamento del patto di stabilità; fitti attivi sovrastimati. Quelle appena elencate sono solo alcune delle 13 criticità riscontate dal Collegio dei revisori dei conti nel bilancio consuntivo 2013 e messe nere su bianco nella relazione di 95 pagine depositata a Palazzo Zanca e già illustrata dal presidente Dario Zaccone in Commissione bilancio (vedi articolo correlato).

I punti deboli del rendiconto 2013 non si discostano tanto da quelli che hanno caratterizzato i vecchi bilanci comunali, la differenza rispetto al passato è che quest`anno il consuntivo approvato dalla Giunta Accorinti ha incassato il parere negativo dei revisori, che condizionerà, e molto, il voto in Aula, anche e soprattutto alla luce dell`inchiesta della Procura sui bilanci comunali 2009-2010- 2011, che vede indagati dirigenti ed ex amministratori di Palazzo Zanca, consiglieri comunali compresi.

Come detto, il Collegio dei revisori dei conti, composto dal presidente Zaccone e dagli altri due componenti, Giuseppe Zingales e Federico Basile, evidenzia 13 criticità, che attestano la disastrosa situazione finanziaria del Comune di Messina.Il dato più significativo è che il Comune di Messina torna ad essere un ente strutturalmente deficitario, come nel 2011, condizione questa che apre le porte di Palazzo Zanca al default..

Innanzitutto, i revisori dei conti puntano il dito contro l`amministrazione per il mancato rispetto del termine di approvazione del rendiconto 2012. Certamente più grave risulta però appunto il mancato rispetto di almeno la metà dei parametri di deficitarietà strutturale, che secondo i revisori sarebbero stati calcolati in modo difforme rispetto a quanto previsto dalla norma. A far sballare i conti è soprattutto il parametro n. 6, relativo alle spese del personale. « In ordine al parametro n. 6– scrivono i revisorisi evidenzia che l’Ente non ha indicato il costo del personale delle società partecipate… La rideterminazione del parametro n. 6 a seguito delle indicazioni del Collegio non permette di raggiungere l’obiettivo previsto dallo stesso parametro che prevede il limite del 38% nel rapporto fra spesa del personale-entrate correnti. L’elaborato dell’Ente indica una percentuale raggiunta pari al 29,87% indicando pertanto in rispetto del parametro. Il Collegio nel ricalcolare il parametro secondo le proprie determinazioni determina che la percentuale in parola è pari al 45,74% rendendo pertanto l’obiettivo non raggiunto. Per effetto di tali modifiche l’Ente non ha rispettato cinque sui dieci parametri previsti dalla norma e pertanto risulta essere “Strutturalmente deficitario”».

Il Collegio dei revisori sottolinea inoltre nella relazione il continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria , che «evidenzia la scarsa propensione dell’Ente a riscuotere i propri crediti. Il Collegio – si legge testualmente – evidenzia inoltre, che la Sezione delle Autonomie, nella relazione al Parlamento per il 2009 e 2010 (delibera 7/AUT/2011), ha individuato fra le cause principali e ricorrenti, che portano un Ente al dissesto, fra l’altro, la crisi irreversibile di liquidità con ricorso sistematico ad anticipazioni di tesoreria di notevole entità».

Per quanto riguarda i residui attivi e passivi, l’organo di controllo rileva l’errata operazione di regolarizzazione contabile relativa alla contabilizzazione del pagamento della sanzione per lo sforamento del patto di stabilità per l’anno 2011, pari a € 7.052.209,00. «Occorreva regolarizzare il pagamento della sanzione e ridurre corrispondentemente i residui attivi nei confronti del ministero a titolo di trasferimenti. Allo stato pertanto risultano residui attivi superiori per l’importo della sanzione e residui passivi superiori di pari importo in quanto la stessa non risulta contabilmente ancora liquidata. Il Collegio rileva inoltre difformità nella registrazione dei residui attivi e passivi eliminati, in relazione alle determine dirigenziali. In relazione poi ai residui relativi alla risorsa 525/17 “Fitti attivi relativi anni precedenti” il Collegio rileva una potenziale sovrastima rispetto a quanto indicato».

Dubbi e perplessità dei revisori sono sorte anche in merito al maggiore accertamento dei “Fitti attivi relativi anni precedenti” per i quali è stato già effettuato un accertamento straordinario pari a € 4.070.000,00 nell’esercizio 2011. «I risultati attesi in termini di incasso reale – viene riportato nella relazione – sono stati, in tre anni, pari a € 312.776,95. Il Collegio rileva, considerato anche il costante accertamento annuale dei fitti attivi di competenza pari a € 1.100.000,00 circa, che l’ulteriore accertamento per i fitti degli anni pregressi effettuato nel 2013, pari a € 1.917.576,61 sia fortemente sovrastimato, e ciò anche in relazione ai flussi di incasso registrati».

Non convince il Collegio dei revisori dei conti neppure il riaccertamento in conto residui risorse 484/00 – 484/02. Si tratta di crediti derivanti dalla concessione all’utilizzo del suolo pubblico alle società cooperative che gestivano i parcheggi comunali fino all’anno 2001. «Da una verifica effettuata dal Collegio emerge che la totalità delle società cooperative costituite al tempo per le ragioni di cui sopra, sono in liquidazione da diversi anni e dagli ultimi bilanci depositati dalle stesse, che risalgono agli anni 2000 – 2001, non risultano debiti corrispondenti ai crediti indicati fra i residui attivi nel bilancio consuntivo del Comune. Il Collegio ritiene che tali crediti, sebbene oggetto di contenzioso, siano fortemente inesigibili».

Nella relazione dei revisori dei conti non poteva mancare il tema spinoso dei debiti fuori bilancio. Come già anticipato (vedi sempre correlato), i revisori "bacchettano" l`attuale amministrazione per il debito fuori bilancio sorto dai costi extra causati dal conferimento dei rifiuti nella discarica di Motta S.Anastasia. « Tralasciandoscrivono nella relazionel’enorme mole di debiti esposti nel suddetto prospetto in quanto oggetto di valutazione da parte del Collegio in occasione della imminente valutazione del piano di riequilibrio pluriennale, alla cui procedura l’Ente intende aderire, il Collegio rileva la presenza di debiti fuori bilancio derivanti dall’affidamento alla società che gestisce la discarica di Motta S. Anastasia (CT) dello smaltimento dei RSU per il IV trimestre 2013. Dalle valutazioni del Collegio emergono irregolarità in ordine alla definizione del servizio che ha determinato il debito fuori bilancio in oggetto, quantificato dal dirigente in € 789.561,31. Considerato che il Bilancio di previsione 2013 è stato approvato in data 30.12.13 e che l’affidamento del servizio è avvenuto in data 02.10.13, il Collegio rileva una incomprensibile quanto dannosa, sottostima degli impegni previsti».

Irregolarità sono state riscontare anche sui servizi a domanda individuale Dall’analisi è emerso in particolare il mancato rispetto della percentuale del 50% di copertura del servizio Asili Nido. «Il Collegio rileva, che essendo l’Ente sottoposto nell’anno 2013 ai vincoli previsti per il mancato rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale nell’anno 2011, l’Ente avrebbe dovuto rispettare il 36% di copertura complessivamente per i suddetti servizi e, fra questi, il 50% per il servizio di asili nido».

Nella loro relazione i revisori dei conti puntano ,ovviamente , i riflettori anche sul rapporto con le società partecipate, che continua ad essere «la causa di gravi e perniciose criticità, con pesanti ripercussioni sugli equilibri economico-finanziari dell’Ente. Permangono ad oggi le criticità connesse alla mancanza di contratti per l’affidamento dei servizi rispetto alla definizione dei quali il Collegio evidenzia le gravi responsabilità dell’ente e degli amministratori delle stesse società partecipate» (vedi articolo a parte).

Le ultime tre criticità elencate da Zaccone, Zingales e Basile appaiono meno gravi, ma in realtà la dicono lunga sulla condizione di crisi dell`ente che – nonostante i vari richiami, anche del Collegio dei revisori – non è ancora riuscito a dotarsi del Piano triennale di contenimento delle spese per individuare le misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo dei propri beni. Lo strumento in questione «consentirebbe all’Ente di ottimizzare e ridurre considerevolmente alcune voci di spesa, con ovvi benefici derivanti dalla possibilità di impiegare le risorse rese disponibili, per altri impieghi».

In merito alle verifiche sugli adempimenti degli obblighi fiscali, il Collegio dei revisori rileva che l’Ente non ha inviato nei termini prescritti la dichiarazione dei sostituti d’imposta modello 770/14, «a causa dell`inadeguatezza del sistema integrato che gestisce l’elaborazione dei cedolini paga dei dipendenti il quale, non sembra essere interfacciato con il software di elaborazione del modello suddetto. Ciò determina annualmente un laborioso lavoro manuale di caricamento dati con le conseguenze» . I revisori invitano l’Ente «a rimuovere, con tempestività, le cause che determinano questa ricorrente criticità».

Il Comune risulta inadempiente anche per quel che riguarda l`adozione dei sistemi contabili previsti dal D.lgs. 118/11 , che detta le regole sulla armonizzazione dei sistemi contabili, dirette a garantire la trasparenza e la comparabilità dei dati di bilancio sia per l’Ente che nei rapporti con le società partecipate e gli organismi strumentali. «L’armonizzazione dei bilanci degli enti locali – rammentano i revisori -costituisce una operazione necessaria per disporre di dati contabili omogenei e confrontabili per il consolidamento dei conti delle pubbliche amministrazioni, anche al fine della raccordabilità dei sistemi di bilancio degli enti territoriali con i sistemi adottati in ambito europeo secondo le regole sulla procedura per i disavanzi eccessivi».

La tredicesima criticità in elenco riguarda l`immobilismo seguito ai continui e circostanziati rilievi della Corte dei Conti, sistematicamente caduti nel vuoto. I revisori ricordano in particolare: il mancato adeguamento alle disposizioni sul personale contrattista; l’incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente non computando le spese sostenute dalle società o organismi partecipati; la grave incertezza relativamente a basilari informazioni sugli organismi partecipati e di gravi inadempienze dell’ente in merito alla governance delle stesse con riferimento ai servizi resi, alle condizioni contrattuali e agli equilibri economico-patrimoniali, fonte di precarietà e pregiudizio per gli equilibri di bilancio – presenza di discordanze tra debiti e crediti reciproci; le inadempienze emerse dall’analisi del referto semestrale.

La lista delle criticità riscontrate nel bilancio consuntivo non solo è lunga ma attesta una serie di irregolarità a cui l`amministrazione dovrà porre rimedio. L’Organo di Revisione, infatti non si è limitato a «non esprimere parere favorevole» ma è andato oltre,«invitando l’Ente a rettificare il rendiconto osservando le prescrizioni indicate e di seguito elencate e, per le proprie competenze l’organo consiliare ad adottare i provvedimenti di competenza».

«In ordine alle rettifiche necessarie per l’adeguamento del Bilancio alle indicazioni del Collegioscrivono i revisori nelle Conclusionisi ritiene imprescindibile la rimozione delle seguenti criticità: rideterminazione dei residui attivi e passivi, in particolare con riferimento alle risorse e capitoli di spesa descritti nei rilievi; rideterminazione dell’accertamento dei fitti attivi per gli anni pregressi; verifica e ridefinizione dei residui attivi e passivi eliminati in riferimento al disallineamento evidenziato rispetto alle determine; regolarizzazione contabile sanzione patto di stabilità; verifica ed eventuale rideterminazione del risultato di amministrazione; revisione parametri obiettivo art. 242 D.Lgs.267/2000 secondo le indicazioni del Collegio dei Revisori».

La palla passa, dunque, di nuovo alla giunta Accorinti, che dovrà cercare di apportare in breve tempo i correttivi richiesti. Intanto, i giorni passano, la crisi economico-finaziaria del Comune sembra solo peggiorare e l`ombra del dissesto avanza inesorabile e minacciosa su Palazzo Zanca e sulla città.

Danila La Torre

IN ALLEGATO LA RELAZIONE

30 commenti

  1. Marieditor, defendit numerus!

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  2. Marieditor, defendit numerus!

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  3. Le “grida” della Corte dei Conti non sono state nemmeno prese in considerazione da signorino.
    Ed ha fatto bene!!!!!!!
    Come si permettono di dare lezioni a lui, genio della finanza creativa?
    Era riuscito ad impapocchiare un bilancio da operetta ed i revisori si permettono di sbertucciarlo e spernacchiarlo.
    Non c’è più mondo!!
    Il bilancio facciamolo redigere alla zia Maria!!!!!!!!!!!!!!!
    George

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  4. Le “grida” della Corte dei Conti non sono state nemmeno prese in considerazione da signorino.
    Ed ha fatto bene!!!!!!!
    Come si permettono di dare lezioni a lui, genio della finanza creativa?
    Era riuscito ad impapocchiare un bilancio da operetta ed i revisori si permettono di sbertucciarlo e spernacchiarlo.
    Non c’è più mondo!!
    Il bilancio facciamolo redigere alla zia Maria!!!!!!!!!!!!!!!
    George

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  5. Nessun problema. Per risolvere il tutto adesso R E N A T O istituirà una multa da elevare a chi raccoglie le cacche dei cani da terra. Il gesto è assolutamente contronatura e viola il sacro principio di terra alla terra. In Tibet le lasciano là a fertilizzare…

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  6. Nessun problema. Per risolvere il tutto adesso R E N A T O istituirà una multa da elevare a chi raccoglie le cacche dei cani da terra. Il gesto è assolutamente contronatura e viola il sacro principio di terra alla terra. In Tibet le lasciano là a fertilizzare…

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  7. a sto punto solo Mariedit ,con i suo numeratori,può salvare dal dissesto finanziario il Comune.Povero Renatino ,mandatelo a ripetizione dal professore di ragioneria,non sa nemmeno cosa sia un bilancio e figurati come fa a governare i missinisi.

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  8. a sto punto solo Mariedit ,con i suo numeratori,può salvare dal dissesto finanziario il Comune.Povero Renatino ,mandatelo a ripetizione dal professore di ragioneria,non sa nemmeno cosa sia un bilancio e figurati come fa a governare i missinisi.

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  9. Sarebbero soltanto soldi persi.

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  10. Sarebbero soltanto soldi persi.

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  11. gli espertoni hanno fallito

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  12. gli espertoni hanno fallito

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  13. Mariedit sta studiando le carte. A breve il commentone

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  14. Mariedit sta studiando le carte. A breve il commentone

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  15. Con quattro “copia ed incolla” risolverà tutto.
    George

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  16. Con quattro “copia ed incolla” risolverà tutto.
    George

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  17. Il presidente Dario Zaccone, finalmente libero politicamente dal barcellonese o pozzogottese Peppino Buzzanca, scrive le stesse cose che i lettori di TempoStretto leggono da anni, le nostre riflessioni sono arricchite di cifre, citando sempre rigorosamente le fonti. Prima di commentare su alcuni parametri ho intenzione di leggere attentamente la relazione, avendo sulla scrivania quelle precedenti, sempre a firma di Dario Zaccone, relative ai Rendiconti di Gestione del 2010, 2011 e 2012, per intenderci i consuntivi di gestione di alcuni bilanci di previsione carta straccia, vedrete che alle stesse risultanze arriverà la Procura della Repubblica. Il presidente Dario Zaccone ci legge, perchè su alcuni elementi contabili, come i RESIDUI, arriva in ritardo rispetto a TempoStretto, da tempo urliamo che il loro riaccertamento non è conforme al Testo Unico, che l’amministrazione precedente, tranne un timido tentativo di Croce -Coglitore, li abbbia utilizzati per inficiare il RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE, a dire il vero è un giochino contabile utilizzato da molti Comuni. Sulle ANITICIPAZIONI DI TESORERIA non accettiamo lezioni da nessuno, da anni la redazione e mariedit vi danno cifre, serie storiche, finanche alcuni flussi di cassa giornalieri per lanciare l’allarme, inascoltato, che Palazzo Zanca finanzia la spesa corrente ricorrendo spesso a UNICREDIT, il nostro generoso tesoriere. Per non smentirmi, martedì 19 agosto gli incassi derivanti da ANTICIPAZIONI di TESORERIA sono stati € 870.848.70, l’87,3% del totale entrate di quel giorno, pari a € 998.518,22, mentre gli altri incassi, non sappiamo riferiti a quali titoli perchè ancora da codificare/regolarizzare, sono stati pari a € 127.669,52, il 12,7%. Ai prossimi commenti, non è una minaccia ma una promessa, scherzo naturalmente!

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  18. Il presidente Dario Zaccone, finalmente libero politicamente dal barcellonese o pozzogottese Peppino Buzzanca, scrive le stesse cose che i lettori di TempoStretto leggono da anni, le nostre riflessioni sono arricchite di cifre, citando sempre rigorosamente le fonti. Prima di commentare su alcuni parametri ho intenzione di leggere attentamente la relazione, avendo sulla scrivania quelle precedenti, sempre a firma di Dario Zaccone, relative ai Rendiconti di Gestione del 2010, 2011 e 2012, per intenderci i consuntivi di gestione di alcuni bilanci di previsione carta straccia, vedrete che alle stesse risultanze arriverà la Procura della Repubblica. Il presidente Dario Zaccone ci legge, perchè su alcuni elementi contabili, come i RESIDUI, arriva in ritardo rispetto a TempoStretto, da tempo urliamo che il loro riaccertamento non è conforme al Testo Unico, che l’amministrazione precedente, tranne un timido tentativo di Croce -Coglitore, li abbbia utilizzati per inficiare il RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE, a dire il vero è un giochino contabile utilizzato da molti Comuni. Sulle ANITICIPAZIONI DI TESORERIA non accettiamo lezioni da nessuno, da anni la redazione e mariedit vi danno cifre, serie storiche, finanche alcuni flussi di cassa giornalieri per lanciare l’allarme, inascoltato, che Palazzo Zanca finanzia la spesa corrente ricorrendo spesso a UNICREDIT, il nostro generoso tesoriere. Per non smentirmi, martedì 19 agosto gli incassi derivanti da ANTICIPAZIONI di TESORERIA sono stati € 870.848.70, l’87,3% del totale entrate di quel giorno, pari a € 998.518,22, mentre gli altri incassi, non sappiamo riferiti a quali titoli perchè ancora da codificare/regolarizzare, sono stati pari a € 127.669,52, il 12,7%. Ai prossimi commenti, non è una minaccia ma una promessa, scherzo naturalmente!

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  19. CHE COSA SIGNIFICA ” AVENDO SULLA SCRIVANIA QUELLE PRECEDENTI “??????? QUALE SCRIVANIA? QUELLA DI CASA O DI QUALCHE UFFICIO DI PALAZZO ZANCA? E’ MOLTO STRANO CHE UN PRIVATO ABBIA A DISPOSIZIONE UNA CATERVA DI NUMERI E DI DOCUMENTI FINANZIARI!!!!!! IL DUBBIO, LEGGENDO MARIEDIT, SEMBRA LEGITTIMO!!!!!!

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  20. CHE COSA SIGNIFICA ” AVENDO SULLA SCRIVANIA QUELLE PRECEDENTI “??????? QUALE SCRIVANIA? QUELLA DI CASA O DI QUALCHE UFFICIO DI PALAZZO ZANCA? E’ MOLTO STRANO CHE UN PRIVATO ABBIA A DISPOSIZIONE UNA CATERVA DI NUMERI E DI DOCUMENTI FINANZIARI!!!!!! IL DUBBIO, LEGGENDO MARIEDIT, SEMBRA LEGITTIMO!!!!!!

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  21. li dia lei i numeri a Renatino,forse potrà fare un terno al lotto e risanare le finanze del comune.Lei i numeri li sà e vero???????????????

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  22. li dia lei i numeri a Renatino,forse potrà fare un terno al lotto e risanare le finanze del comune.Lei i numeri li sà e vero???????????????

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  23. Per i dati basta andare sul sito del Comune sono pubblici per legge! Più in dettaglio mentre per il conto consuntivo 2013 i tempi per una rimodulazione (secondo me ormai inutile) possono allungarsi, per l’esame del piano pluriennale di rientro dal deficit la scadenza è il gg. 3/09, anche quì il tempo è ormai scaduto e credo resti ben poco da fare…Il piano decennale di riequilibrio è infatti un documento largamente incompleto, se anche il Consiglio dovesse approvarlo quale estremo tentativo, con ogni probabilità sarà la Commissione Ministeriale sentita la Corte dei Conti a rigettarlo. Infatti dovrebbe sostanzialmente essere un bilancio di previsione fatto per 10/anni dal quale dipenderebbe anno x anno l’Amministrazione della Città. Tale piano dovrebbe dimostare il raggiungimento dell’equilibio economico-finanziario anno per anno, ma non è così. Il documento presentato invece fornisce una previsione inverosimile, manca ancora il parere dei revisori ed il 3/9 è ormai vicino. Infatti, non può dimostrarsi alcun equilibrio se non si definiscono prima le posizioni delle partecipate (mancano anche i contratti di servizio, quindi quale controllo di spese si può attuare?), la verifica dei residui è controversa e l’ammontare debiti fuori bilancio riconoscibili allo stato non esiste, ed ancora le modalità di rientro concreto dalle anticipazioni di cassa, i fitti, i contenziosi…. Insomma, troppi elementi indefiniti che determinano una più che probabile bocciatura! Certo poi assisteremo ad una querelle con gli organi di controllo ed allo scarica barire, intanto Messina contiuerà a soffrire attendendo chi ha il coraggio di fare un’operazione verità e di presentare seri piani industriali di rilancio da concertare con i sindacati e le forze politiche. Così invece si tenta solo di vivacchiare come già in passato e non vedo prospettive positive!
    Da ultimo ritengo che l’allineamento dei conti delle partecipate e la redazione ed approvazione dei relativi consuntivi dovevano essere realizzati come priorità assoluta, unitamente alla trasmissione al Consiglio Comunale di tutti i debiti fuori bilancio affinchè si provvedesse al loro riconoscimento o rigetto, anche utilizzando a copertura fondi da reperire con il piano “salva comuni” (una forzatura contabile), almeno oggi si saprebbe quali e quanti sono i debiti riconosciuti da saldare, invece di dare numeri! Neanche questo… boo

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  24. Per i dati basta andare sul sito del Comune sono pubblici per legge! Più in dettaglio mentre per il conto consuntivo 2013 i tempi per una rimodulazione (secondo me ormai inutile) possono allungarsi, per l’esame del piano pluriennale di rientro dal deficit la scadenza è il gg. 3/09, anche quì il tempo è ormai scaduto e credo resti ben poco da fare…Il piano decennale di riequilibrio è infatti un documento largamente incompleto, se anche il Consiglio dovesse approvarlo quale estremo tentativo, con ogni probabilità sarà la Commissione Ministeriale sentita la Corte dei Conti a rigettarlo. Infatti dovrebbe sostanzialmente essere un bilancio di previsione fatto per 10/anni dal quale dipenderebbe anno x anno l’Amministrazione della Città. Tale piano dovrebbe dimostare il raggiungimento dell’equilibio economico-finanziario anno per anno, ma non è così. Il documento presentato invece fornisce una previsione inverosimile, manca ancora il parere dei revisori ed il 3/9 è ormai vicino. Infatti, non può dimostrarsi alcun equilibrio se non si definiscono prima le posizioni delle partecipate (mancano anche i contratti di servizio, quindi quale controllo di spese si può attuare?), la verifica dei residui è controversa e l’ammontare debiti fuori bilancio riconoscibili allo stato non esiste, ed ancora le modalità di rientro concreto dalle anticipazioni di cassa, i fitti, i contenziosi…. Insomma, troppi elementi indefiniti che determinano una più che probabile bocciatura! Certo poi assisteremo ad una querelle con gli organi di controllo ed allo scarica barire, intanto Messina contiuerà a soffrire attendendo chi ha il coraggio di fare un’operazione verità e di presentare seri piani industriali di rilancio da concertare con i sindacati e le forze politiche. Così invece si tenta solo di vivacchiare come già in passato e non vedo prospettive positive!
    Da ultimo ritengo che l’allineamento dei conti delle partecipate e la redazione ed approvazione dei relativi consuntivi dovevano essere realizzati come priorità assoluta, unitamente alla trasmissione al Consiglio Comunale di tutti i debiti fuori bilancio affinchè si provvedesse al loro riconoscimento o rigetto, anche utilizzando a copertura fondi da reperire con il piano “salva comuni” (una forzatura contabile), almeno oggi si saprebbe quali e quanti sono i debiti riconosciuti da saldare, invece di dare numeri! Neanche questo… boo

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  25. PER CAPIRE IL PRESENTE BISOGNA CONOSCERE IL PASSATO. In merito al CONSUNTIVO 2010, anni fa vi proposi una tabella (allora c’era la possibilità di caricare le immagini con ImageShack e fornire i link) relativa al RISULTATO COMPLESSIVO DELLA GESTIONE. La GESTIONE complessiva mette insieme distinguendole quella in conto RESIDUI e quella di COMPETENZA, per intenderci,antecedente al 2010 e durante tutto l’esercizio finanziario in questione. Ebbene quella di COMPETENZA dava un disavanzo di -€ 4.910.055, mentre quella in conto RESIDUI un avanzo di +€ 6.878.147,e vualà il gioco di prestigio è riuscito, dal cilindro viene fuori un AVANZO di AMMINISTRAZIONE di +€ 1.968.091. Seguiamo lo scorrere del tempo. Nel 2011 la GESTIONE RESIDUI servì a contenere il forte disavanzo di COMPETENZA -€ 5.968.101, portando il disavanzo complessivo a -€ 2.349.157. Nel 2012 il disavanzo fu contenuto a -€ 1.420.000 perchè la GESTIONE RESIDUI fu +€ 22.231.000 mentre quella di COMPETENZA -€ 23.651.000. Fino al 2012 la GESTIONE RESIDUI servì a Palazzo Zanca per ripianare il disavanzo della GESTIONE di COMPETENZA o a contenerlo, servì pure a generare un avanzo di amministrazione o a contenere il disavanzo. Cosa è successo nel 2013? Nulla di nuovo sotto il sole di Palazzo Zanca. La GESTIONE RESIDUI con un attivo consistente +€ 19.949.850 serve a bilanciare il negativo della GESTIONE di COMPETENZA -€ 15.830.920, questo avanzo positivo di +€ 4.118.930 aggiunto al FONDO CASSA porta al grande successo di un avanzo complessivo di +€ 6.519.234. Mi dite che si possa fare in finanza locale, ma applicate questo andazzo alla vostra famiglia, studio professionale, negozio, azienda, finireste sul lastrico. Pensate di voler finanziare il master di vostra figlia a Milano con un avanzo generato dalla DIFFERENZA tra i vostri crediti accertati ma non riscossi(RESIDUI ATTIVI) e la spesa impegnata ma non messa in pagamento (RESIDUI PASSIVI), secondo voi avete in cassa i soldi per il master? Urlo da anni che pretendo pubblicato nel sito del Comune l’elenco dei RESIDUI, con l’anno di provenienza, capitolo, importo e motivazione, ma FANNU U SCECCU NTO LINZOLU.

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  26. PER CAPIRE IL PRESENTE BISOGNA CONOSCERE IL PASSATO. In merito al CONSUNTIVO 2010, anni fa vi proposi una tabella (allora c’era la possibilità di caricare le immagini con ImageShack e fornire i link) relativa al RISULTATO COMPLESSIVO DELLA GESTIONE. La GESTIONE complessiva mette insieme distinguendole quella in conto RESIDUI e quella di COMPETENZA, per intenderci,antecedente al 2010 e durante tutto l’esercizio finanziario in questione. Ebbene quella di COMPETENZA dava un disavanzo di -€ 4.910.055, mentre quella in conto RESIDUI un avanzo di +€ 6.878.147,e vualà il gioco di prestigio è riuscito, dal cilindro viene fuori un AVANZO di AMMINISTRAZIONE di +€ 1.968.091. Seguiamo lo scorrere del tempo. Nel 2011 la GESTIONE RESIDUI servì a contenere il forte disavanzo di COMPETENZA -€ 5.968.101, portando il disavanzo complessivo a -€ 2.349.157. Nel 2012 il disavanzo fu contenuto a -€ 1.420.000 perchè la GESTIONE RESIDUI fu +€ 22.231.000 mentre quella di COMPETENZA -€ 23.651.000. Fino al 2012 la GESTIONE RESIDUI servì a Palazzo Zanca per ripianare il disavanzo della GESTIONE di COMPETENZA o a contenerlo, servì pure a generare un avanzo di amministrazione o a contenere il disavanzo. Cosa è successo nel 2013? Nulla di nuovo sotto il sole di Palazzo Zanca. La GESTIONE RESIDUI con un attivo consistente +€ 19.949.850 serve a bilanciare il negativo della GESTIONE di COMPETENZA -€ 15.830.920, questo avanzo positivo di +€ 4.118.930 aggiunto al FONDO CASSA porta al grande successo di un avanzo complessivo di +€ 6.519.234. Mi dite che si possa fare in finanza locale, ma applicate questo andazzo alla vostra famiglia, studio professionale, negozio, azienda, finireste sul lastrico. Pensate di voler finanziare il master di vostra figlia a Milano con un avanzo generato dalla DIFFERENZA tra i vostri crediti accertati ma non riscossi(RESIDUI ATTIVI) e la spesa impegnata ma non messa in pagamento (RESIDUI PASSIVI), secondo voi avete in cassa i soldi per il master? Urlo da anni che pretendo pubblicato nel sito del Comune l’elenco dei RESIDUI, con l’anno di provenienza, capitolo, importo e motivazione, ma FANNU U SCECCU NTO LINZOLU.

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  27. mi gira a testa.ma visto che è cosi bravo perchè non si candita a postu di renatino oppuru u sceccu nto linzolu u fa vossia.poi tutti sti nuumeri a cu ci cunta.renato non sa neppure leggerli e le si passa u tempu ,ma comunque è bravu sicuramente a postu di renato saria u primu.

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  28. mi gira a testa.ma visto che è cosi bravo perchè non si candita a postu di renatino oppuru u sceccu nto linzolu u fa vossia.poi tutti sti nuumeri a cu ci cunta.renato non sa neppure leggerli e le si passa u tempu ,ma comunque è bravu sicuramente a postu di renato saria u primu.

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  29. Ho elaborato alcune cifre della relazione di Dario Zaccone, quelle del TREND STORICO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA, sono uno SCOOP di TempoStretto. Il trend storico analizza tre esercizi finanziari, il 2011-2012-2013, per ironia della sorte possiamo mettere a confronto BUZZANCA(2011), CROCE (2012), CROCE-ACCORINTI (2013). Non vi darò le cifre, quelle potete trovarle nella relazione, ma l’incidenza percentuale, da me elaborata, ecco perchè è uno SCOOP. BUZZANCA si finanziò attraverso le ENTRATE CORRENTI(titoli 1+2+3) per il 48,9% e per il 41,2% con ACCENZIONE DI PRESTITI(titolo 5) sul totale generale entrate di € 470.173.558(100%). CROCE fece meglio di tutti, il 53% di quelle correnti e solo 37,4% il ricorso ai prestiti, mentre ACCORINTI-CROCE con il 49,8% di entrate correnti e il 41,8% ricorrendo alle banche, per tutti il ricorso alle ANTICIPAZIONI DI TESORERIA è elevatissimo, paghiamo interessi salati alla genorosità di UNICREDIT. Rimborsiamo alle Banche? NO, vale per tutti, nel 2011 meno €7.910.830 rispetto alla somma incassata; nel 2012 meno €6.564.490, fa peggio anche ACCORINTI con meno €7.666.120. Chi ha speso di più per investimenti, sono quelli del titolo 2 della spesa, rispetto alle entrate in c/capitale del titolo 4? BUZZANCA ha investito il 71,1%, CROCE fa peggio con il 68,8%, ACCORINTI insieme a CROCE arriva primo con l’85,7%. Chi ha contenuto di più la SPESA CORRENTE rispetto al totale generale? BUZZANCA il 48,8% di €476.141.659 (100%), CROCE fa peggio di tutti con il 53,3% su €429.076.546, mentre ACCORINTI tenta timidamente una inversione di tendenza, cioè meno spesa corrente più spesa per investimenti, con il 48,3% su €499.851.160(100%). Infine dei tre il barcellonese o pozzogottese accumula come al solito un disavanzo di COMPETENZA pari a €5.968.101, CROCE è eccezionale con un avanzo di €11.001.966, mentre ACCORINTI insieme a CROCE un avanzo di €3.453.937. DEFENDIT NUMERUS, per oggi ho finito.

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  30. Ho elaborato alcune cifre della relazione di Dario Zaccone, quelle del TREND STORICO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA, sono uno SCOOP di TempoStretto. Il trend storico analizza tre esercizi finanziari, il 2011-2012-2013, per ironia della sorte possiamo mettere a confronto BUZZANCA(2011), CROCE (2012), CROCE-ACCORINTI (2013). Non vi darò le cifre, quelle potete trovarle nella relazione, ma l’incidenza percentuale, da me elaborata, ecco perchè è uno SCOOP. BUZZANCA si finanziò attraverso le ENTRATE CORRENTI(titoli 1+2+3) per il 48,9% e per il 41,2% con ACCENZIONE DI PRESTITI(titolo 5) sul totale generale entrate di € 470.173.558(100%). CROCE fece meglio di tutti, il 53% di quelle correnti e solo 37,4% il ricorso ai prestiti, mentre ACCORINTI-CROCE con il 49,8% di entrate correnti e il 41,8% ricorrendo alle banche, per tutti il ricorso alle ANTICIPAZIONI DI TESORERIA è elevatissimo, paghiamo interessi salati alla genorosità di UNICREDIT. Rimborsiamo alle Banche? NO, vale per tutti, nel 2011 meno €7.910.830 rispetto alla somma incassata; nel 2012 meno €6.564.490, fa peggio anche ACCORINTI con meno €7.666.120. Chi ha speso di più per investimenti, sono quelli del titolo 2 della spesa, rispetto alle entrate in c/capitale del titolo 4? BUZZANCA ha investito il 71,1%, CROCE fa peggio con il 68,8%, ACCORINTI insieme a CROCE arriva primo con l’85,7%. Chi ha contenuto di più la SPESA CORRENTE rispetto al totale generale? BUZZANCA il 48,8% di €476.141.659 (100%), CROCE fa peggio di tutti con il 53,3% su €429.076.546, mentre ACCORINTI tenta timidamente una inversione di tendenza, cioè meno spesa corrente più spesa per investimenti, con il 48,3% su €499.851.160(100%). Infine dei tre il barcellonese o pozzogottese accumula come al solito un disavanzo di COMPETENZA pari a €5.968.101, CROCE è eccezionale con un avanzo di €11.001.966, mentre ACCORINTI insieme a CROCE un avanzo di €3.453.937. DEFENDIT NUMERUS, per oggi ho finito.

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