In un comunicato spiega: a fronte di 5 milioni di euro di debiti ce ne sono altrettanti di crediti (certi). I conti sono in pareggio, si attende solo che la Regione Siciliana eroghi i finanziamenti già maturati
I sindacati attaccano (vedi correlato), il Cda del Teatro Vittorio Emanuele si difende. In un comunicato, l’ente contesta i “nuovi numeri” diramati in conferenza stampa dalle organizzazioni sindacali , che sarebbero « fondati su un presupposto totalmente errato. «A fronte di debiti per 5 milioni – si legge testualmente – (più o meno correttamente indicati per singole voci nonostante gli stessi sindacati non abbiano mai chiesto all'Ente i dati, né ufficialmente né ufficiosamente) vengono indicati crediti per 3,5 milioni di euro, con un disavanzo di 1,5 milioni di euro. Non è assolutamente così: i crediti (certi) vantati dall'Ente Teatro equivalgono esattamente ai debiti (c’è una leggera differenza dovuta all’incertezza sul contributo comunale 2012 di 80mila euro). Non c'è quindi alcun buco, che è solo frutto della fantasia di alcuni sindacati (SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALC-CISAL e S.A.Di.R.S.) che hanno redatto la lettera aperta.». A supporto della propria tesi, l’ente ha allegato al comunicato lo stato esatto dei conti del Teatro di Messina è riportato voce per voce in una tabella. (vedi download)
Il Cda polemizza con i sindacati ancora ritendendo «la ripetizione delle altre “accuse” veramente stucchevole» e manifestando la necessità dell’'Ente di «rispondere per rispetto dei cittadini, a cui è indirizzata la “lettera” sindacale». Il Consiglio d’amministrazione ricorda di aver più volte pubblicamente dichiarato la propria responsabilità sul ritardo con cui è stato elaborato il conto consuntivo 2010, ma ribadisce che « in data 7 dicembre scorso è stata presentata – con tutti i relativi documenti – la domanda per ottenere le parti mancanti del finanziamento regionale. Sono passati quasi due mesi, ma non si è avuta alcuna notizia di mandati di pagamento a proposito». La colpa, dunque, sarebbe della Regione ed è strano, sempre secondo il Cda, che le organizzazioni sindacali in presidio permanente non sottolineino tale inadempienza, «come se questa circostanza non sia colpa di nessuno e sia piuttosto frutto del caso o del destino»..
Precisazioni del Consiglio d’amministrazione giungono anche sui consuntivi 2011 e 2012, che «sono in fase di elaborazione». Sulla pianta organica, il C.d.A. fa presente ai sindacati in rivolta di aver« incaricato alcuni suoi componenti di procedere sull’argomento, d'intesa con gli altri sindacati (FISTEL-CISL e CISAL) che hanno voglia di dialogare e stanno partecipando al tavolo tecnico permanente. In quanto alle minori giornate lavorative di professori d'orchestra, dei tecnici a tempo determinato e di altri lavoratori precari, è sotto gli occhi di tutti che ciò dipende unicamente dalla diminuzione del finanziamento regionale. Se mancano le risorse per realizzare nuove produzioni e per programmare una stagione musicale che abbia più dei cinque spettacoli al momento in cartellone -sottolinea il Cda nel comunicato – la colpa non è e non può essere della dirigenza dell'Ente. Solo un'azione sinergica nei confronti della Regione, in particolare del presidente Crocetta, che appare così disponibile nei confronti del Teatro di Messina, portata avanti da tutte le forze cittadine, potrà riportare la situazione economica a condizioni almeno accettabili».
Infine, per quel riguarda le utenze di gas e telefono, l’ente assicura che sono regolarmente funzionanti.

CHI BOLI DIRE….AZIONE SINERGICA???
IMPROVVISAMENTE IN QUESTA CITTA’ GLI ENTI SONO TUTTI PERFETTISSIMI..COMUNE ..TEATRO..PROVINCIA…IACP…AUTOSTRADA…..ELLAMISERIA !!
SARA’ L’INFLUENZA DI ZICHICHI A PALEMMO CHE CI HA FATTO SVILUPPARE A TUTTI L’INTELLETTO????