Ex ospedale Margherita in condizioni vergognose. Dalla Regione tutto tace

Ex ospedale Margherita in condizioni vergognose. Dalla Regione tutto tace

Marco Ipsale

Ex ospedale Margherita in condizioni vergognose. Dalla Regione tutto tace

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martedì 19 Giugno 2012 - 10:22

Approvato all'Ars il 30 aprile 2011 l'ordine del giorno di riconversione della struttura in Cittadella della cultura. Da allora, non è stato fatto nulla. Paradossalmente, proseguono i lavori di ristrutturazione dell'ex padiglione di Ortopedia, dove sarà realizzato un Presidio Territoriale di Assistenza. Reportage fotografico di Dino Sturiale

L'ordine del giorno di Ardizzone, approvato all'Ars, è del 30 aprile 2011. Sono passati un anno e due mesi ma nulla è stato fatto. Stiamo parlando dell'ex ospedale Regina Margherita, che dovrebbe essere riconvertito in Cittadella della cultura e il cui stato di abbandono è a livelli inimmaginabili. Lo testimonia il reportage del nostro Dino Sturiale, che si è addentrato nella struttura con tanto di necessarie protezioni e mascherine. 66 anni di storia lasciati lì, gettati via. La struttura venne infatti inaugurata nel 1933 e chiusa nel 1999. Negli anni successivi avrebbe dovuto essere riconvertita in centro riabilitativo per 182 posti letto, ma non se ne fece nulla. Oggi ospita pochi uffici amministrativi dell'Asp, ma la gran parte dell'edificio è abbandonata. L'approvazione all'Ars del 30 aprile 2011 prevede la realizzazione di una cittadella della cultura, dove riunire anzitutto la Soprintendenza ai Beni Culturali (oggi in affitto sul viale Boccetta) e la Biblioteca Regionale (in affitto in ben quattro sedi distinte!). L'obiettivo è triplice: ridare decoro ad un'importante struttura della città; riunire in un'unica sede la Soprintendenza e la Biblioteca Regionale, proprio accanto al Museo Regionale, creando quindi un vero polo culturale; risparmiare oltre 700mila euro annui di affitto che al momento la Regione paga per Soprintendenza e Biblioteca. E nell'agosto 2011, l'assessore regionale all'economia, Gaetano Arnao, inviava una nota all'assessore regionale alla salute, Massimo Russo, chiedendo di "produrre una debita informativa circa lo stato di attuazione dei procedimenti attivati per la restituzione alla città del complesso". Procedimenti che, a quanto pare, stanno a zero. E paradossalmente, mentre in gran parte della struttura si vive il grosso pericolo dell'emergenza sanitaria, in un padiglione, l'ex ortopedia, proseguono i lavori di ristrutturazione per realizzare un Presidio Territoriale di Assistenza, in aggiunta agli esistenti di via del Vespro e Pistunina. Si tratta di una struttura che dovrà servire da aiuto agli ospedali, trattando i codici bianchi e svuotando i pronto soccorso. Si effettueranno prestazioni radiologiche, ambulatoriali, d'analisi e di day surgery, interventi su pazienti che vengono dimessi nella stessa giornata di ammissione. I lavori proseguono a buon ritmo, sono state installate le apparecchiature e si sta provvedendo all'allacciamento delle cabine elettriche. Ancora qualche mese e almeno una piccola parte sarà restituita alla città. Per il resto, parlano le foto del nostro reportage. (Marco Ipsale)

15 commenti

  1. rossetti mariano 19 Giugno 2012 11:41

    All’ex Mrgherita, invece di un altro museo della cultura , di cui prevedo una ingloriosissima fine (vedi Palazzo della Cultura e biblioteche varie), sarebbe stato più giusto creare una struttura per la riabilitazione, unitamente ad un centro per lungodegenti e una casa di riposo per anziani.
    Ciò avrebbe reso un servizio grandissimo alla collettività, alle famiglie di coloro che non possono pagare le rette delle strutture private.
    Certo, questo avrebbe significato rompere il monopolio privato ed intaccare la mafia delle case di riposo.
    E forse è proprio per questo che non si vuole fare nulla.

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  2. Ehhhh ma siete sempre i soliti disfattisti. A Messina si stanno facendo tante altre cose molto importanti. Hanno fatto le piazzette tematiche, l’isola pedonale in via dei mille, hanno aperto il cancello della fiera e via dicendo. Quindi statevi zitti messinesi ingrati

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  3. La regione e la palla al di Messina e provincia.
    Pronta a tagliare tutto e di più, pronta a chiudere e trasferirere dirigenze e comandi in altri capoluoghi siciliani.
    …assente quando bisogna dare un minimo di contributo.

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  4. prego, fatemi un elenco, non dico completo, ma almeno approssimativo delle cose vergognose!!!

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  5. …in compenso l’ARS…(Lombardo…) ha raccimolato 24 mln di € per il terremoto in Emilia…tanti quanti ne hanno mandato a noi per gli alluvioni…

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  6. vincenzo galletta 19 Giugno 2012 18:06

    Lei ha perfettamente ragione . A Messina si sta facendo molto …FUMO E NIENTE ARROSTO….

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  7. vincenzo galletta 19 Giugno 2012 18:08

    mi spiace che ci siano ancora concittadini che si ostinano a dare immensa importanza al ponte anzichè alla ristrutturazione di un ospedale utile a tutti. Una volta un messinese mi ha detto che sono contrario al ponte perchè amico dei Franz o dei Matacena. Pensate voi con che gente c’è da confrontarsi. Forse gli abitanti di Messina non hanno ancora capito che Messina la vogliono fare morire a vantaggio di Catania e Palermo. Speriamo che qualcuno la salvi.

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  8. ho letto gli interventi di chi probabilmente ne sa molto …mafie ..ponte… io da semplice cittadino mi domando perchè uno spazio così importante che potrebbe ospitare più iniziative , dalla nuova questura ad un parco archeologico…verde , insomma mi pare che manchi una regia e non è solo Buzy direi che è una classe dirigente inetta !!

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  9. sono perfettamente d’accordo con questo commento. e a rafforzare la convinzione che ci sia un “cartello” dietro le strutture private, riabilitative e di accoglienza vi è il fatto che i corsi per Operatore Socio Sanitario in Sicilia sono sempre e comunque a pagamento, nonostante il decreto dell’assessore Russo. Tutto continua ad essere estremamente superficiale e mai concretizzato. Non vi è la volontà di creare nuove qualifiche professionali per valorizzare le risorse umane. Fecero una gran minchiata allora chiudendo il Margherita, e continuano a farne ancora tutt’oggi. D’altronde cosa ci aspettiamo da questa classe politica cialtrona?

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  10. vi prego di ricordarvi delle fotogallery del margherita quando si andrà a votare. tutto parte da lì. non eleggiamo chi vuole solo mangiarsi una “fetta di torta”, altrimenti abbandona una struttura IMPORTANTISSIMA come questa per più di un decennio. o chi deve accontentare politici catanesi in primis e, a seguire,palermitani tenendo la bocca chiusa e il cervello SPENTO. Noi messinesi non possiamo più permettercelo. EX MARGHERITA DOCET.

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  11. CHE SCHIFO! CHE PENA! CHE VERGOGNA!
    NEL CUORE DI UNA CITTA’ COME MESSINA, UNO SCEMPIO SIMILE E’ PROPRIO INSOPPORTABILE… RECUPERARE IL “MARGHERITA” DOVREBBE ESSERE UN DOVERE MORALE DI OGNI GIUNTA COMUNALE, INVECE… UN CA..O! ABBIAMO BISOGNO DI STRUTTURE (DIGNITOSE, CONFORTEVOLI E, SOPRATTUTTO, GRATUITE) PER LUNGODEGENTI CON LE LORO FAMIGLIE, LUOGHI DI TERAPIA RIABILITATIVA PSICOMOTORIA, CENTRO ANZIANI E PERFINO DIVERSAMENTE ABILI ABBISOGNEVOLI DI TERAPIE FISIOTERAPICHE. NON MANCHEREBBE CERTAMENTE LO SPAZIO… INVECE IL NULLA, L’ABBANDONO, IL DEGRADO, LO SCHIFO!
    ANDATEVENE, VOI SIETE INDEGNI DI VIVERE ACCANTO A ME O NELLA MIA STESSA CITTA’PERCHE’ IO SONO UNA PERSONA CIVILE; VOI NO! SIETE SOLO DEGLI ARROGANTI DALLA FACCIA PULITA E LE MANI NEL FANGO CON CUI STATE COPRENDO ME ED I MIEI CONCITTADINI… SIETE SOLO DEI CULI MOLLI SENZA SANGUE NELLE VENE.

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  12. solo non votandoli possiamo cacciarli via!!

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  13. Ricordiamo che è la regione responsabile, non il comune di Messina che sicuramente ha altre pecche.
    L’abbandono di Messina è in massima parte dovuto alla politica regionale che è distruttiva con Messina e provincia.
    Sembra che la regione Sicilia abbia addirittura tentato di vendere il Margherita il cui ricavato sarebbe sicuramente andato a vantaggio di Catania e Palermo come al solito.
    Togli, togli la regione ormai non ha lasciato più nulla ai messinesi, quel poco rimasto è in abbandono.

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  14. SI MA IL NOSTRO SINDACO DOVREBBE FARSI SENTIRE.
    MESSINA DEVE CONTARE DI PIU’ A PALERMO E NON PUO’ FARLO PER BOCCA DEL CITTADINO IL CUI TRAMITE, INVECE, E’ IL SINDACO ELETTO PER FARLO…
    INFATTI HO GIA’ COMMENTATO IN MERITO ALL’ARTICOLO DI OGGI RIFERITO ALL’INTERVISTA DI STAMATTINA RILASCIATA DA ARDIZZONE.

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  15. Ardizzone e tutti i politici messinesi, sindaco compreso, dalla regione non hanno mai risposte.
    La regione impone, prende e taglia, senza considerare i messinesi.
    Vengono sistematicamente ignorate le esigenze di una parte importante della Sicilia.
    Messina…la provincia più bella, più turistica….ma anche al centro tra Calabria e Sicilia, posizione ideale per la realizzazione delle strutture che possono servire le due regioni.
    La posizione naturale di Messina è un pericolo per le periferiche Palermo e Catania che vogliono tutti gli appalti ed i lavori equamente divisi ….tra di loro….. se si guarda agli interessi veri del sud…i centri di eccellenza nascerebbero solo ed esclusivamente in riva allo Stretto, Messina avrebbe il doppio degli abitanti, nessuna emigrazione….. Catania e Palermo????? senza appalti pubblici…..non sono nulla. Ma ormai hanno tutto il lavoro e la storia di Messina al loro servizio: il distretto militare, L’arsenale, Marisicilia, il comando della Finanza, l’ospedale militare, la direzione delle poste, il compartimento ferroviario ect…ect..migliaia di posti di lavoro diretti e altre migliaia con l’indotto che sono sata depredati da Catania e Palermo….
    La chiusura del Margherita, il Piemonte ridotto ad un ospitalicchio, il Papardo tagliato del polo oncologico di eccellenza….. mi fermo qui…la regione prima del dopoguerra (1948) non esisteva……prima del 1999 aveva dei limiti… dal 01.01.2000. legge Prodi/Dalema e diventata dittatura.

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