Project financing cimiteri: la giunta mette una “croce”, l’Ati Alfano presenta ricorso…l’ennesimo

Project financing cimiteri: la giunta mette una “croce”, l’Ati Alfano presenta ricorso…l’ennesimo

Project financing cimiteri: la giunta mette una “croce”, l’Ati Alfano presenta ricorso…l’ennesimo

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martedì 17 Luglio 2012 - 08:56

Nella delibera dello scorso 14 ottobre la giunta ha ritenuto decaduto l’interesse per l’utilizzo dello strumento di finanza derivata nell’ampliamento dei cimiteri. Alla base delle scelta ragioni di opportunità finanziaria. Ma il gruppo di imprese vincitrice della gara si rivolge al Tar di Catania

Il sospetto che la vicenda riguardante il project financing per l’ampliamento dei cimiteri comunali non si fosse conclusa con la delibera esitata dalla giunta lo scorso 14 ottobre, provvedimento con cui l’amministrazione comunale ha dichiarato decaduto l’interesse nell’adozione dello strumento di finanza, era insistente. Adesso, però, arriva conferma. Palazzo Zanca ha infatti dato incarico ai legali Mariangela Ferrara e Aldo Tigano di opporre ricorso alla richiesta di risarcimento danni e di annullamento della delibera di cui sopra, proposto dall’Ati con a capo l’Alfano Spa, vincitrice della gara avente ad oggetto la concessione della costruzione e della gestione dell’ampliamento di tutti i cimiteri comunali. Diverse le motivazioni su cui si base il provvedimento giudiziario presentato al Tar di Catania dal raggruppamento di imprese (Alfano Spa di Arzano (Napoli), capofila, e da A&P s.r.l., Costruzioni s.r.l., Itaca s.r.l., Scurria Rosario s.r.l., Tornatore Associati s.r.l), molte delle quali fanno riferimento a precedenti decisioni adottate in sede giudiziarie.

La vicenda, inizia nel lontano 2004, con l’allora commissario Bruno Sbordone. Quest’ultimo dichiara «di interesse dell’amministrazione la proposta per la concessione di costruzione e gestione dell’ampliamento dei cimiteri comunali di Messina», deliberando di «porre la stessa a base di gara» e dando mandato al direttore generale, all’epoca Gianfranco Scoglio, di predisporre gli atti per la scelta del concessionario. Scoglio approva con propria determina il bando di gara nel gennaio 2005. E’ a questo punto, però, che nasce un contenzioso dovuto all’ammissione alla gara dell’ATI CER. Partecipazione poi dichiarata illegittima, sia dal Tar che dal Cga, per il ricorso del raggruppamento Alfano, che rimanendo l’unico soggetto in gara riesce ad ottenere la “vittoria”. E’ anche alla luce di tali verdetti, che l’Ati propone oggi un nuovo ricorso. Secondo quanto sostenuto dai legali delle imprese, infatti, l’amministrazione comunale non ha più dato notizia dell’intenzione di mettere da parte lo strumento del project.

Ad eccezione di una nota datata 27 novembre 2008 con cui il Dipartimento Comunale Cimitaeri ha “evidenziato diverse problematiche in relazione allo stato attuale dei cimiteri interessati in relazione alle previsioni del progetto di finanza”, l’Ati non sarebbe stata messa a conoscenza dei successivi in atti posti in essere dall’amministrazione. Unica comunicazione, si legge nel ricorso, quella dello scorso 26 aprile con cui si dà notizia della delibera di “addio” da parte del Comune di Messina. La mancanza di interesse motivato dalla giunta, basato principalmente sulla relazione economica stilata dal Rup Raffaele Cucinotta e dal Ragioniere Ferdinando Coglitore, cui è spettato valutare l’effettiva utilità del progetto di finanza, trae origine anche da quanto emerso nella seduta del consiglio comunale del 21 gennaio 2009. In quell’occasione, infatti, il civico consesso ha impegnato l‘amministrazione a “porre in essere tutte le iniziative, anche in autotutela, per procedere all’annullamento del procedimento di aggiudicazione” allora in corso. Una decisione che fa però storcere il naso all’Ati Alfano Srl, decisa più che mai a portare avanti l’iter del project financing. In arrivo l’ennesima, costosa, battaglia legale. (ELENA DE PASQUALE)

3 commenti

  1. avanti avvocati e masnadieri,dobbiamo recuperare le spese legali del noto avvocato.ogni causa è bona anche quella di causi persi.Tantu paga u buddaciotu

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  2. Non c’è atto amministrativo istruito dalla burocrazia comunale che non corra il rischio di essere impugnato, e purtroppo di essere stravinto in sede giudiziale dalle parti che si ritengono danneggiate,con la conseguenza che a noi messinesi tocca pagare le spese di giudizio e gli eventuali danni. Insomma palazzo Zanca il paradiso in terra per gli avvocati.

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  3. Forse non tutti sanno….che l’amministrazione comunale ha affidato la progettazione dell’ampliamento del cimitero di larderia, ma……stranamente non trova più gli elaborati già presentati da tempo, dai due progettisti……
    Ed intanto nell’area destinata all’ampliamento, è spuntata…una piattaforma destinata al deposito di autocarri…., sembra “autorizzata” dall’amministrazione.
    ….intanto le salme dei defunti….affollano il deposito….del Cimitero di Villa Dante

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